Arriva dal Tribunale del Lavoro di Napoli una nuova vittoria ottenuta dall'Anief che annulla il CCNI sulla mobilità nella parte in cui non attribuisce ai lavoratori la precedenza per assistenza al genitore disabile nei movimenti interprovinciali. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief presso il Giudice del Lavoro se si sono dichiarati i titoli culturali, di precedenza e i servizi utili ai fini del ricorso nella domanda di mobilità
È come sempre targata Anief la nuova sentenza favorevole ottenuta pochi giorni fa a Napoli che accoglie le ragioni patrocinate con la solita competenza e professionalità dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Michele Speranza e impone all'Amministrazione l'immediata rettifica dei movimenti evidenziando come “il diritto del lavoratore familiare del disabile può cedere solo a fronte di rilevanti esigenze economiche, organizzative o produttive dell’impresa e – nei casi di rapporto di lavoro pubblico, come quello in esame – ad interessi della collettività ostativi di fatto alla operatività della scelta” specificando che “in ipotesi di fattibilità materiale (che si risolve nella disponibilità concreta del posto nella sede richiesta, nel caso in esame sussistente alla luce della documentazione prodotta dalle parti) e in difetto di prova di una qualche rilevante lesione delle esigenze economiche ed organizzative del datore di lavoro (nella fattispecie non fornita), il diritto del lavoratore alla assegnazione ad una sede di lavoro viciniore debba essere riconosciuto”.
“Le sentenze che stiamo ottenendo in tribunale danno piena ragione alle nostre tesi e rammentano che la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - riconosce il diritto delle persone con disabilità a beneficiare di “misure idonee” dirette a garantirne, tra l’altro, l’autonomia e l’inserimento sociale. È evidente come sia assolutamente conforme a questo quadro normativo l’esclusione di limiti all’esercizio del diritto all’assistenza all’interno della famiglia per le persone affette da disabilità grave, quindi anche un approccio sistematico induce a ritenere che il diritto enunciato dall’art. 601 del Testo Unico sulla scuola debba essere riconosciuto senza riserve anche nei trasferimenti interprovinciali. Come sindacato siamo orgogliosi dei risultati che stiamo ottenendo per la tutela di questi diritti fondamentali e presto proporremo anche ai tavoli della contrattazione integrativa il rispetto di questi principi di civiltà e rispetto per le persone con disabilità che necessitano di assistenza da parte dei propri familiari”.
Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief presso il Giudice del Lavoro per ottenere il trasferimento interprovinciale con precedenza per assistenza al genitore disabile, il punteggio del servizio svolto nelle scuole paritarie o il punteggio per i titoli SSIS, TFA, Sostegno, per il servizio militare svolto non in costanza di nomina cui il CCNI non attribuisce punteggio, se si sono dichiarati nella domanda di mobilità e non si è ottenuto il movimento richiesto.
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