La delegazione ha apprezzato alcuni spunti innovativi come predisposti nel Patto siglato dalle confederazioni con il Governo circa l’utilizzo di risorse aggiuntive per valorizzare tutte le professionalità, applicare la carta europea dei ricercatori, valorizzare il servizio preruolo da precario nella ricostruzione di carriera. L’incontro è avvenuto con un tavolo a parte per via di una errata comunicazione da parte dell’amministrazione. Marcello Pacifico (Anief): “Bene, ora cambiamo insieme le norme contrattuali”
In data odierna si è svolto incontro con la Ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, il suo staff e i Capi dipartimento ANIEF, Ettore Michelazzi per l’AFAM, Roberto Papi per la Ricerca e Stefano Lazzarini per l’Università, dopo un sollecito del presidente nazionale a causa di problemi inerenti la convocazione dei giorni scorsi.
L’incontro si è svolto in un clima cordiale e propositivo: è stato presentato l’atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale del triennio 2019-2021, nel quale è stato illustrato l’atto d’Indirizzo integrativo per i settori Università, Ricerca ed AFAM, propedeutico per l’avvio della stagione contrattuale.
Questi, in sintesi, sono le principali parti ed indirizzi generali: aumento delle retribuzioni avendo come riferimento le altre realtà europee; superamento dei vigenti limiti al salario accessorio per potenziare la contrattazione decentrata e riconoscere professionalità, competenza, impegno e responsabilità del personale; riforma dell’ordinamento professionale orientata alla valorizzazione delle professionalità rimuovendo le cause che hanno determinato il sostanziale blocco delle progressioni economiche e di carriera; lavoro agile; welfare contrattuale; formazione del personale collaboratori esperti linguistici.
Le intenzioni del ministero, politiche e non solo, sono di rilanciare tutti e tre questi importanti settori, che rappresentano le eccellenze italiane; una prima volontà difatti è di non perderle con le fughe all’estero dei cervelli. L’ANIEF ha ribadito l’importanza del momento storico; negli anni passati sono state fatte tante promesse senza poi raggiungere nulla di concreto, quindi in questo momento, anche grazie alle risorse del Recovery Fund, si deve investire fortemente nei settori dell’Università, della Ricerca e dell’AFAM senza indugio, per non tradire ancora una volta le legittime aspettative di tutto il personale.
L’ANIEF ha ribadito che le tematiche contenute nell’Atto d’indirizzo hanno necessità di supporto economico specifico per poter dare risposte risolutive non più rinviabili.
Per l’AFAM sono state accolte molte delle richieste del nostro sindacato. Abbiamo tuttavia tenuto a ribadire l’importanza di importanti aumenti salariali e di livello, l’equiparazione alle università, recepire la direttiva 99/70 della comunità europea per salvaguardare i precari, impegnarsi nell’internazionalizzazione e nella ricerca, compreso il terzo livello (dottorato), nonché per l’attribuzione della qualifica dirigenziale ai direttori amministrativi e dei direttori di ragioneria solo per citare alcuni esempi. Per le nuove figure professionali degli accompagnatori al pianoforte, di clavicembalo e di tecnico di laboratorio di cui all’art.1 comma 892 della L.178/2020 si esprime soddisfazione ma allo stesso tempo il sindacato chiede da subito di aprire un ampio e approfondito confronto sul tema.
Per l’Università, ha ricordato Lazzarini, la revisione dei sistemi di classificazione del personale, introducendo soluzioni innovative tendenti alla valorizzazione delle professionalità nel mutato contesto normativo, deve essere funzionale a rivedere: il processo di revisione della classificazione delle competenze definendo le modalità di confluenza dal vecchio al nuovo ordinamento professionale - per favorire l’adeguamento dei profili al mutato quadro organizzativo discendente dalla L.240/2010; l’attuale profilo delle Elevate Professionalità, nell’intento di valorizzare compiutamente il personale che svolge qualificate attività professionali, scientifiche, tecnologiche e di ricerca, nonché amministrativo-gestionali e sanitarie, per le quali sono necessarie competenze specifiche, eventuali abilitazioni o iscrizioni a albi professionali, da collocare in una apposita e separata area contrattuale, con struttura retributiva coerente con incarichi di struttura complessa o di alta qualificazione professionale. Bisogna tener conto del mutato contesto normativo non solo nel SSN ma soprattutto nel sistema universitario, che svolge la funzione di Didattica e Ricerca.
Bisogna recuperare le problematiche irrisolte con le varie leggi a partire dal DgLs 517\99, in particolar modo, se si parla di ordinamento professionale. I percorsi formativi delle professioni sanitare, apportate con i D.M 509\99 e 270\04, paradossalmente, all’interno delle AOU non hanno dato il giusto riconoscimento al personale universitario ascritto all’AREA Sanitaria – Universitaria con proprio stato giuridico universitario e relativo profilo specifico, risalente al CCNL 2000, disconoscendogli le funzioni universitarie, di formazione e ricerca, mantenendoli agganciati , ancora oggi, all’art. 31 della 761\79 con un’equiparazione solo economica ai professionisti del SSR che operano all’interno delle AOU.
Per la Ricerca, abbiamo rilevato con soddisfazione la presenza, nel testo, di moltissime delle nostre istanze e indicazioni. Ciò consentirà di semplificare il confronto all’ARAN sulle nostre piattaforme per il rinnovo del CCNL. Partecipazione sindacale, valorizzazione del personale, lavoro agile e ordinamento del personale i principali temi su cui innovare.
Certamente determinanti saranno le risorse aggiuntive messe a disposizione, in particolare per la revisione dell’ordinamento, ma altrettanto importanti saranno i tempi concessi al confronto e all’approfondimento, che dovranno necessariamente essere proporzionati alla complessità dei temi. Dovranno invece necessariamente essere ampliati i contenuti riservati alle attività pre-ruolo. Occorre, inoltre, virare su modelli assunzionali a regime che favoriscano l’ingresso di personale direttamente attraverso assunzioni a tempo indeterminato.
L’ANIEF continuerà a fornire il suo fattivo contributo alla discussione; vi terremo aggiornati.