A margine nella riunione tra Ministero e sindacati rappresentativi sul contingente delle nomine in ruolo e le procedure informatizzate per la fase straordinaria di immissioni utilizzando le Graduatorie Provinciali delle Supplenze, l'Anief ha esternato contrarietà alla decisione Ministeriale di riconoscere l'abilitazione all'insegnamento e il conseguente diritto all'inserimento negli elenchi aggiuntivi di I Fascia solo ai candidati del concorso straordinario che nell'a.s. 2020/2021 abbiano stipulato un contratto almeno al 30 giugno nel sistema nazionale di istruzione. Marcello Pacifico (Anief): “Con l'intervento del decreto Sostegni Bis sulla norma che regolamentava il concorso straordinario prevedendo la semplificazione della procedura di riconoscimento dell'abilitazione e, di fatto eliminando la prova disciplinare, il Ministero ben avrebbe potuto riconoscere a tutti gli i candidati la relativa abilitazione. Non dimentichiamo che sono docenti che da anni lavorano nella scuola come precari. Valuteremo le giuste azioni legali”.
Si è appena concluso l'incontro tra la delegazione Anief – composta dai Segretari Generali Chiara Cozzetto e Marco Giordano – e il Ministero dell'Istruzione sul contingente delle nomine a tempo indeterminato che attende la definitiva autorizzazione attesa entro pochi giorni e sulle procedure informatizzate volte a gestire le nomine ordinarie e anche le procedure straordinarie attingendo proprio dalla I Fascia delle GPS. Anief, come sempre, ha evidenziato le criticità rilevate già lo scorso anno nelle procedure di gestione delle nomine tramite il sistema Polis IstanzeOnLine e a breve il Ministero convocherà nuovamente le organizzazioni sindacali per mostrare la nuova procedura prevista per la Fase 2. Ulteriore procedura informatizzata, distinta dalle nomine “ordinarie” sarà rilasciata dal Ministero per la gestione delle nomine da GPS. “Ovviamente abbiamo accolto con soddisfazione la notizia del riconoscimento dell'abilitazione ai docenti che si sono sottoposti al concorso straordinario 2020 in modo da farli accedere sin da subito alla possibilità di entrare in ruolo anche da GPS – commenta il presidente Anief Marcello Pacifico – ma appare evidente che i “paletti” previsti dal Ministero non sono assolutamente condivisibili dal nostro sindacato”.
Il riconoscimento dell'abilitazione, infatti, non sarà “erga omnes” ma solo nei confronti di quanti nell'anno scolastico 2020/2021 avevano un contratto in essere almeno al 30 giugno nel sistema nazionale di istruzione. “Ai docenti di ruolo, ai precari con contratti al 30 giugno o al 31 agosto stipulati esclusivamente nell'a.s. 2020/2021 il Ministero nella Nota di prossima emanazione riconoscerà l'abilitazione – spiega il segretario generale Anief Marco Giordano – ed è anche chiaro che non importa la classe di concorso su cui si è lavorato quest'anno o se il servizio sia stato svolto in scuole comunali, paritarie o nei percorsi IeFP, ma quello che non consideriamo plausibile è il fatto che precari che svolgono servizio da tanti anni, se per caso in questo anno scolastico hanno accettato una delle cosiddette “supplenze Covid” siano discriminati o siano discriminati quanti, proprio per il Covid, quest'anno non abbiano potuto accettare una supplenza almeno al 30 giugno e abbiamo esternato al Ministero la nostra forte contrarietà alla decisione presa e comunicataci oggi”. Ovviamente l'abilitazione verrà riconosciuta anche a quanti dovessero accedere all'immissione in ruolo dal concorso straordinario. Ma i precari a restare delusi potrebbero essere tanti, soprattutto per quelle classi di concorso della secondaria per cui il contingente delle nomine in ruolo, anche nel triennio, non andrà ad esaurire le Graduatorie di Merito. L'Ufficio Legale Anief, dunque, sta già valutando le opportune azioni legali da proporre per la tutela di questi docenti.
Le procedure di immissione in ruolo, intanto, stanno per prendere l'avvio con la pubblicazione del Contingente autorizzato dal MEF - atteso entro al massimo 48 ore - a seguito del quale gli Uffici Scolastici Regionali potranno emanare le circolari regionali di riparto degli organici e avviare finalmente la Fase 2 delle nomine in ruolo online, per poi passare, laddove le graduatorie dei concorsi dovessero completamente esaurirsi, alle procedure “straordinarie” di immissione in ruolo dalla I Fascia delle GPS “Siamo consapevoli che queste procedure di nomina in ruolo da GPS non potranno certo riguardare alcune classi di concorso per cui ancora esistono consistenti Graduatorie a Esaurimento e Graduatorie di Merito concorsuali ancora piene di candidati in attesa dell'immissione in ruolo – spiega la segretaria generale Anief Chiara Cozzetto - ma siamo certi anche che in molte regioni le nomine da GPS potranno riguardare i posti di sostegno per tutti i gradi di istruzione e in alcuni casi anche quelle classi di concorso per cui ormai già da anni GaE e GM precedenti al 2020 sono esaurite. Anche attingendo a tutte le GM 2020, infatti, per alcune classi di concorso e in alcune regioni l'Organico non sarebbe comunque saturo e allora le GPS, fatti i dovuti accantonamenti per i concorsi ordinari, potranno essere interessate dalle nomine. Non ci spieghiamo il motivo per cui il Ministero abbia voluto ridurre la platea di abilitati cui conferire finalmente il ruolo non riconoscendo a tutti i candidati dello straordinario l'abilitazione”.
Entro domani, intanto, attesa la Nota Ministeriale annunciata oggi con le modifiche in corsa al sistema Polis per consentire ai neoabilitati la dichiarazione della specifica abilitazione conseguita tramite il concorso straordinario e il possesso dell'ulteriore requisito del servizio nell'a.s. 2020/2021. L'Ufficio Legale Anief, intanto, a breve darà il suo parere sull'argomento promuovendo eventuali azioni legali mirate a beneficio dei precari esclusi dal riconoscimento dell'abilitazione. “È assurdo – conclude il presidente Pacifico – che in corsa il Ministero riconosca di aver sbagliato riguardo i candidati del concorso straordinario, ma non riconosca l'errore fino in fondo e leda i diritti di una parte di precari che da anni si spendono nelle nostre scuole con professionalità e competenza. Questo il nostro sindacato non può accettarlo”.