Si è appena concluso il secondo incontro del tavolo permanente per la definizione del protocollo di sicurezza 2020-21, presenti per l’amministrazione il dottor Jacopo Greco e in rappresentanza della struttura commissariale per la campagna vaccinale il Colonello Latorre.
Si è trattato di un incontro pressoché interlocutorio per l’assenza dei rappresentanti del Comitato Tecnico Scientifico in cui però sono emerse subito le criticità per le intenzioni del governo di imporre l’obbligo vaccinale ai dipendenti: “si tratta di una misura ancora una volta tampone destinata ad essere impopolare e lesiva delle professionalità della scuola che invece hanno sempre dimostrato piena disponibilità anche oltre i termini contrattuali al punto da avere cumulato livelli di stress e di stanchezza secondi solo al personale della sanità” ha affermato Gianmauro Nonnis, in delegazione per l’ANIEF insieme all’ing. Nanni Saccone e il dirigente scolastico Vito Lo Scrudato. “Il protocollo di sicurezza potrebbe non risultare sufficiente se non viene garantito il distanziamento, e questo, come più volte ribadito, è legato al numero di studenti per classe”.
Secondo Saccone “non si condivide il verbale del CTS del 12 luglio 2021, in merito alla deroga sul distanziamento con l’obbligo della mascherina chirurgica anche se trasparente per tutti. Quando non si può garantire il distanziamento interpersonale (asset imprescindibile insieme ad igienizzazione delle mani e dei luoghi congiuntamente alle areazioni naturali o meccaniche controllate) per mancanza delle dovute superfici e degli spazi, le classi devono essere sdoppiate o andranno nuovamente in DaD con numerose quarantene, alla luce delle nuove varianti oltre la Epsilon, che imperverseranno dai paesi più poveri oltre Europa”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha affermato che “basterebbe applicare il dm del 18 dicembre 1975 che porta la metratura minima a 1,8m2 a studente salvo misure maggiori in base all’ordine di scuola e alla presenza di portatori di handicap, e per fare questo occorre fare investimenti strutturali e non, come si sta facendo, colpevolizzare la categoria dei lavoratori se non si vaccina, misura inutile se non si proteggono 8 milioni di studenti, proprio contro questo principio di colpevolizzazione del personale si sta organizzando una class-action per la tutela della professionalità dei lavoratori dei nostri istituti”.