Si è svolta oggi, 5 agosto, la riunione in videoconferenza convocata dall’Ufficio del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero dell’Istruzione guidato da Filippo Serra e i delegati Anief, relativamente alla comunicazione sulle bozze dei decreti organici PED. Per Anief è stato presente Vittorio Forgione, Referente Nazionale del personale educativo.
Durante l'incontro Forgione ha sottolineato in primis l'assenza in questo periodo di pandemia di un piano ad hoc sulla sicurezza delle Istituzioni Educative. Si è sottolineato la continua discriminazione nei confronti di un'intera categoria, unica a subire a tutt'oggi il blocco dell'organico in base ai parametri del DPR 81/2009.
In merito alla bozza del contingente per le immissioni in ruolo, si è fatto presente la discrepanza tra le unità disponibili e quelle autorizzate, ossia, 350 posti vacanti e disponibili, 113 pensionamenti, 108 autorizzazioni da parte del MEF, meno di un terzo.
Inoltre, ha continuato Forgione: "non è possibile perpetrare la discriminazione di genere nelle assunzioni, nei trasferimenti e/o nelle assegnazione, nonostante le Graduatorie siano unificate, come previsto dalle norme vigenti".
Un altro aspetto è quello dei precari, "vi sono alcune regioni dove non è più presente nessun candidato sia nelle Graduatorie da Concorso - ultimo bandito nel lontano 2000 - tanto meno nelle Gae.
Per questo motivo si richiede di bandire un concorso a livello regionale per stabilizzare una volta per tutte il Personale Educativo precario che da anni porta avanti queste prestigiose Istituzioni".
Come Anief, conclude Vittorio Forgione, "speriamo che il MIUR avvii al più presto un tavolo specifico per questa categoria nell'ottica di una valorizzazione generale e perché no, una modifica dello status degli Educatori stessi".