Oggi pomeriggio, in occasione dell’ottava festa di Left wing, il presidente nazionale del sindacato Anief interverrà per discutere di scuola. Marcello Pacifico (Anief): “La scuola deve essere messa al primo posto fra tutte le iniziative del Governo, non solo per i soldi che devono arrivare dal PNRR, ma anche per rimettere al centro della scuola quel Patto che deve portare la società civile a rilanciare il Paese con un investimento sulle risorse umane, strutturali e finanziarie della scuola. C'è bisogno anche di tutelare la salute e la famiglia con delle regole nuove sulla mobilità che eliminano i paletti e i vincoli. La scuola insomma deve essere plurale, democratica, un'occasione giusta e sicura per tutti: per i lavoratori, per gli studenti e anche per le famiglie”
Oggi pomeriggio, in occasione dell’ottava festa di Left wing, nel parco Nemorense a Roma, Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, interverrà per discutere di scuola. Il leader del sindacato stamani ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Teleborsa e ha affermato che “la scuola deve essere messa al primo posto fra tutte le iniziative del Governo, non solo per i soldi che devono arrivare dal PNRR, ma anche per rimettere al centro della scuola quel Patto che deve portare la società civile a rilanciare il Paese con un investimento sulle risorse umane, strutturali e finanziarie della scuola. La prima cosa che chiediamo tutti con la ripresa dell'attività in presenza è la sicurezza: dobbiamo garantire la sicurezza con più aule, più spazi, minor numero di alunni per classe nel rispetto del distanziamento. E questo vuol dire più organici”.
"Dobbiamo avere una scuola non più precaria – ha aggiunto Pacifico - che vada finalmente a stabilizzare gli oltre 200 mila precari che ancora quest'anno saranno chiamati a insegnare per dare certezza e per valorizzare la professione di tutti quanti. Una scuola che paghi finalmente il merito di coloro che insegnano ai nostri figli e hanno fatto un percorso anche con più specializzazioni, master e con tanta esperienza di servizio, per ottenere in cambio stipendi lontani dall'inflazione e lontani dalla media UE".
"C'è bisogno poi di un'indennità di rischio biologico per fare lezione nelle scuole che non sono ancora sicure, d’incarico per tutti i precari che vengono sfruttati dopo 36 mesi di servizio e di un'indennità ancora che riconosca il burnout nell'insegnamento, con delle finestre sulle pensioni che permettano agli insegnanti già a 60-61 anni di andare in pensione. C'è bisogno anche di tutelare la salute e la famiglia con delle regole nuove sulla mobilità che eliminano i paletti e i vincoli. La scuola insomma deve essere plurale, democratica, un'occasione giusta e sicura per tutti: per i lavoratori, per gli studenti e anche per le famiglie", ha concluso il sindacalista autonomo.
PER APPROFONDIMENTI:
LEFT WING - “Un patto per l'università e per la ricerca”, Pacifico (Anief) presente