Ormai inarrestabile da anni la serie di vittorie in tribunale per il sindacato Anief che da sempre si è schierato a tutela dei diritti dei lavoratori precari della scuola da anni sfruttati dal Ministero con contratti illecitamente reiterati in palese violazione delle norme comunitarie. Nelle ultime settimane le sentenze favorevoli alle tesi del nostro sindacato arrivano dalla Corte d'Appello di Firenze (Avv. Simona Fabbrini) e dai Tribunali del Lavoro di Cosenza (Avv.ti Donatella Longo e Ida Mendicino), Ferrara (Avv. Tiziana Sponga), Lucca (Avv. Simona Rotundo, Paola (Avv.ti Donatella Longo e Ida Mendicino) e Parma (Avv. Irene Lo Bue) dove gli Avvocati Fabio Ganci e Walter Miceli, in stretta collaborazione con i nostri legali sul territorio, fanno condannare il Ministero dell'Istruzione al riconoscimento delle progressioni stipendiali mai corrisposte al personale precario e al computo integrale della carriera per quanti fossero poi passsati di ruolo. Marcello Pacifico (Anief): “Il personale precario della scuola continua a essere sfruttato: al nostro sindacato appare urgente conformare il contratto collettivo alle direttive europee”. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief per ottenere gli scatti di anzianità e il risarcimento del danno per il periodo di precariato svolto oltre i 36 mesi di servizio su posto vacante.
La squadra di legali Anief vince in tutta Italia con queste nuove sentenze che accolgono le tesi sostenute dall'Anief, ed evidenzia come “la clausola 4 dell’Accordo quadro sul rapporto di lavoro a tempo determinato recepito dalla direttiva 99/70/CE, di diretta applicazione, impone di riconoscere l’anzianità di servizio maturata al personale del comparto scuola assunto con contratti a termine, ai fini dell’attribuzione della medesima progressione stipendiale prevista per i dipendenti a tempo indeterminato dai C.C.N.L. succedutisi nel tempo”, accordando in favore dei lavoratori che si sono affidati al nostro sindacato per la tutela dei propri diritti, il diritto “a vedersi riconosciuta l’anzianità maturata nel corso di tutti i servizi non di ruolo prestati ai fini giuridici ed economici e, conseguentemente, condanna il Ministero convenuto a conteggiare gli scatti di anzianità in misura pari a quella dei lavoratori assunti ab initio a tempo indeterminato secondo le determinazioni di cui al CCNL di comparto del 29.11.2007 e a corrispondere le differenze retributive maturate”. I sei docenti si sono visti riconoscere un totale di circa 20mila Euro tra scatti mai riconosciuti e arretrati stipendiali.
“Il nostro sindacato non si fermerà e continuerà a denunciare come il personale precario della scuola subisca un vero e proprio abuso – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – sia per la reiterazione di contratti a termine sia per quanto riguarda le condizioni stipendiali. Le nostre azioni legali mirano a restituire dignità alla professionalità dei lavoratori a termine della scuola, ma ribadiamo che urge modificare immediatamente la contrattazione nazionale per conformarla alle direttive eurounitarie e il nostro sindacato di farà portavoce dei loro diritti al tavolo della contrattazione. I precari hanno atteso anche troppo!”.
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