È stata presentata oggi ai sindacati la circolare ministeriale sul periodo di formazione e prova dei docenti neoassunti e di quelli che hanno ottenuto il passaggio di ruolo. Confermato il modello di formazione ormai consolidato dal 2015. Ritornano, seppur per un ridotto numero di docenti, le visite nelle scuole innovative, sospese lo scorso anno a causa della pandemia. Marcello Pacifico (ANIEF): la nostra delegazione ha ribadito la necessità di riconoscere il bonus formazione a tutti i precari, ma a maggior ragione ai docenti assunti da GPS che quest'anno dovranno sottoporsi all'anno di prova e richiesti chiarimenti più specifici che tutelino i lavoratori fragili e quanti sono già sottoposti in precedenza al periodo di formazione e prova.
Il Ministero dell’istruzione ha presentato ai sindacati la circolare sul periodo di formazione e prova per i docenti neoassunti e per coloro che hanno ottenuto il passaggio di ruolo nell’anno scolastico 2021/2022. Per ANIEF sono intervenuti i segretari generali Chiara Cozzetto e Marco Giordano. Nessuna novità di rilievo rispetto all’ormai consolidato modello di formazione introdotto dal 2015 con il D.M. 850, di cui vengono confermate le caratteristiche salienti. La durata del percorso sarà di 50 ore complessive: 6 per gli incontri propedeutici e di restituzione finale, 12 per i laboratori formativi, 12 per il peer to peer (attività di osservazione con il tutor), 20 di formazione on line sulla piattaforma INDIRE. Confermato il ruolo educativo, di orientamento e di garanzia del dirigente scolastico, che è chiamato anche a visitare le classi in cui i neoassunti prestano servizio. La nota ribadisce, inoltre, che non devono svolgere nuovamente il periodo di prova coloro che lo hanno già svolto nello stesso grado di immissione in ruolo, gli assunti in ruolo in precedenza con riserva che lo hanno già superato, coloro che rientrano in precedente ruolo per il quale avevano già superato l’anno di prova, coloro che hanno ottenuto trasferimento da posto comune a sostegno (o viceversa) nel medesimo grado. “La nostra delegazione ha chiesto di inserire ulteriori e specifici chiarimenti in modo da evidenziare che anche gli immessi in ruolo da GPS, in base all'articolo 59, comma 4 del DL 73/2021, se hanno superato l'anno di prova in precedente ruolo del medesimo grado, non dovranno sottoporsi nuovamente alla procedura, ma dovranno sostenere solo il colloquio disciplinare che peraltro il nostro sindacato già più volte ha chiarito come sia inutile per chi è già abilitato – commenta Marco Giordano, segretario generale Anief intervenuto all'incontro – Un colloquio disciplinare avrebbe avuto senso laddove si fosse accolta la nostra proposta di immettere in ruolo dalla II Fascia delle GPS, ma per docenti già abilitati davvero a nostro avviso non ha senso. Ma la normativa è andata in altra direzione, come sappiamo”.
Questi docenti, infatti, a differenza dei colleghi neoimmessi in ruolo a tempo indeterminato, sono chiamati non solo al superamento dell’anno di prova, ma anche allo svolgimento di una prova disciplinare di idoneità davanti a una commissione esterna. La prova finale potrà essere svolta solo in caso di superamento dell’anno di prova, mentre sarà rimandata in caso di mancato svolgimento dei 180 giorni di servizio (di cui almeno 120 per attività didattiche) previsti o di valutazione negativa dell’anno di prova, che – lo ricordiamo – può essere ripetuto solo una volta. Non è previsto, invece, un secondo tentativo per chi non dovesse superare la prova di idoneità finale (che, ribadiamo, riguarda esclusivamente gli assunti da prima fascia GPS): in questo caso, infatti, la norma prevede la decadenza dalla procedura di immissione in ruolo dell’aspirante che rimarrà, comunque, inserito nelle GPS e il contratto stipulato si concluderà comunque al 31 agosto.
Numerosi, inoltre, i temi che il Ministero invita a trattare durante i laboratori formativi, che si potranno svolgere in presenza oppure online e che potranno riguardare: iniziative e provvedimenti legati alla gestione delle istituzioni scolastiche in fase di emergenza pandemica; metodologie e tecnologie della didattica digitale e loro integrazione nel curricolo; competenze digitali degli studenti e dei docenti; inclusione sociale e dinamiche interculturali; gestione della classe e dinamiche relazionali, con particolare riferimento alla prevenzione dei fenomeni di violenza, bullismo e discriminazioni; competenze relazionali e competenze trasversali (soft-skills e character skills); bisogni educativi speciali; motivare gli studenti ad apprendere; innovazione della didattica delle discipline; insegnamento di educazione civica e sua integrazione nel curricolo; valutazione finale degli apprendimenti; percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento; educazione sostenibile e transizione ecologica, con particolare riferimento al Piano “Rigenerazione Scuola” presentato nel corso del 2020-2021.
Tornano, dopo la sospensione dello scorso anno causa Covid, le visite alle scuole innovative sul versante della didattica e dell’organizzazione. L’esperienza manterrà ancora un carattere sperimentale e potrà riguardare, a domanda, solo un piccolo gruppo di docenti (3mila al massimo in tutta Italia). La novità, quest’anno, sarà invece rappresentata dalla platea degli aspiranti che dovranno svolgere l’anno di formazione e di prova. Tra questi, infatti, ci saranno anche gli assunti a tempo determinato dalla prima fascia GPS ai sensi del DL 73/2021. “Per loro – ricorda la segretaria generale Anief Chiara Cozzetto – abbiamo chiesto fosse immediatamente riconosciuta la card docenti che da anni come sindacato sosteniamo debba essere garantita a tutto il personale, docente e ATA, precario o di ruolo che sia. Appare davvero inverosimile che docenti che quest'anno dovranno sottoporsi al periodo di formazione e prova come tutti gli altri neoimmessi, sia negato il diritto al bonus formazione”.
Richiesti, infine, dal nostro sindacato specifici chiarimenti già emanati negli anni precedenti per il personale fragile visto il perdurare dell'emergenza sanitaria per cui, laddove dichiarato inidoneo anche temporaneamente e che non dovesse riuscire a svolgere il 120 giorni di attività didattica, l'anno di formazione e prova dovrà essere rinviato all'anno successivo senza alcuna penalizzazione. Senza dimenticare, anche, il personale in part-time per cui è necessario il richiamo alla specifica nota Miur n. 36167 del 5 novembre 2015 che proporziona i 180 giorni di servizio e i 120 giorni di attività didattica all'effettivo monte ore prestato settimanalmente. La nota, nella sua versione definitiva che il Ministero ha dichiarato sarà integrata da tutti i chiarimenti necessari, sarà emanata a breve in modo da dare il via, anche quest'anno, al periodo di formazione e prova per quanti siano finalmente arrivati al conseguimento dell'obiettivo dell'immissione in ruolo. “Resta l'amaro in bocca – conclude il presidente Pacifico – sulla mancata previsione delle immissioni in ruolo da I Fascia posto comune senza il requisito dei 3 anni e da II Fascia GPS come avevamo chiesto per tempo, visto che ancora molti posti vacanti non sono stati coperti dalle immissioni in ruolo e tanti docenti precari – anche quelli non ancora in possesso dell'abilitazione - ormai da anni svolgono servizio a termine nelle nostre scuole. Il nostro sindacato continuerà comunque a perorare la loro causa e, così come ci stiamo battendo anche per l'estensione della card docenti a tutti i precari attraverso specifica azione legale, continueremo a rivendicare in tutte le sedi opportune il diritto di tutti i lavoratori della scuola all'immissione in ruolo”.