''Chiediamo l'immediata convocazione del tavolo sul reclutamento affinché non si ripetano gli errori del recente passato. L'argomento è di centrale importanza e non possiamo permetterci altri passaggi a vuoto''. Così Marcello Pacifico, presidente di Anief, dopo che "indiscrezioni della stampa specializzata riferiscono di ipotesi sul tema della formazione iniziale e del reclutamento dei docenti".
"Fonti parlamentari, riferisce Orizzonte Scuola, parlano di uno schema che prevede concorsi con una sola prova scritta a risposte chiusa seguìto, per chi lo supera, dall'anno di formazione e prova. L'accesso alla procedura concorsuale sarà consentito solo previo conseguimento dell'abilitazione, che potrà essere acquisita totalizzando 60 Cfu, di cui 24 riservati al tirocinio. Si tratta di un'ipotesi ancora tutta da verificare, esattamente come le voci di una possibile nuova fase transitoria per i precari con almeno tre anni di servizio, che chiedono di essere assunti attraverso una procedura per titoli e servizi", aggiunge Anief.
''Il reclutamento dei docenti - ricorda Marco Giordano, segretario generale Anief- è una delle riforme-chiave previste dal Pnrr. È significativo che una parte delle risorse del Next Generation Eu siano state destinate a questo, evidentemente anche l'Europa si è accorta di quanto sia inefficace il nostro sistema di assunzione dei docenti. Non
si può continuare a lasciare scoperti ogni anno decine di migliaia di posti autorizzati per le immissioni in ruolo mentre crescono a dismisura i contratti a tempo determinato. Servono misure strutturali, anche sui precari storici, non l'ennesima e inutile fase transitoria''. Sul reclutamento, Anief da anni chiede il ritorno al sistema del cosiddetto ''doppio canale'', che prevede assunzioni al 50% dai concorsi ordinari (da bandire con regolarità) e al 50% da graduatorie per titoli e servizi.