L'Anief ha ottenuto cinque nuove vittorie presso la Sezione Lavoro del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE), conseguendo l’accertamento del diritto dei docenti precari al riconoscimento dell’anzianità di servizio maturata ai fini dell’attribuzione della medesima progressione stipendiale prevista per i dipendenti a tempo indeterminato.
Il Giudice del lavoro di Santa Maria Capua Vetere, infatti, ha accolto le tesi Anief su ricorsi patrocinati dagli avvocati Walter Miceli, Fabio Ganci e Guglielmo Abbate e ha condannato il Ministero dell'Istruzione a collocare i ricorrenti – immessi in ruolo dopo anche un decennio di servizio a tempo determinato - nelle fasce stipendiali, conseguenti all’immediato ed integrale riconoscimento di tutta la pregressa anzianità preruolo senza alcuna limitazione e proprio in ossequio al principio di non discriminazione tra lavoratori a tempo determinato e quelli a tempo indeterminato sancito dalla Direttiva Comunitaria 1999/70/CE.
Le cinque sentenze, che danno ragione ad altrettanti docenti, dunque, condannano il Ministero dell'Istruzione a risarcire i lavoratori per un totale che supera i 30mila Euro. La questione, com’è noto, costituisce “giurisprudenza consolidata”ottenuta ormai da anni dai legali Anief sia nelle Corti territoriali sia presso la Suprema Corte di Cassazione.
Oggi, venerdì 3 dicembre, dalle ore 16 alle 17.30, si svolgerà il webinar organizzato dal sindacato “Presentazione calcolatore Anief per il recupero delle differenze retributive”. Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief, aprirà i lavori; interverranno gli avvocati Fabio Ganci e Walter Miceli.
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L'Anief ricorda a tutti i propri iscritti, inoltre, che è ancora possibile ricorrere per vedersi riconosciuto il diritto all'integrale ricostruzione di carriera commisurata agli effettivi anni di servizio prestati con contratti a tempo determinato e per ottenere immediatamente il corretto inquadramento stipendiale anche con l'applicazione del gradone 3-8 anni per gli immessi in ruolo dopo il 2011.
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