I Tribunali del Lavoro di Cosenza e Catrovillari (CS) accolgono in toto le tesi patrocinate dai legali Anief Ida Mendicino e Donatella Longo e riconoscono il diritto di altri 5 docenti, immessi in ruolo dopo anni di precariato, al riconoscimento integrale del preruolo nella ricostruzione di carriera, a percepire gli scatti di anzianità mai riconosciuti durante i servizi a termine e, per quei docenti immessi in ruolo successivamente al 2011, ad applicare anche il previgente gradone stipendiale 3-8 anni se avevano prestato comunque servizio a termine prima del 2011, ribadendo l'obbligo per l'Amministrazione di non discriminazione dei contratti a termine neanche dopo l'immissione in ruolo. L'Anief ricorda a tutti i lavoratori che è ancora possibile ricorrere per vedersi riconosciuto il diritto all'integrale ricostruzione di carriera commisurata agli effettivi anni di servizio prestati con contratti a tempo determinato e per ottenere immediatamente il corretto inquadramento stipendiale.
Arrivano altre cinque sentenze dai Tribunali del Lavoro di Cosenza e Castrovillari che accolgono le tesi del nostro sindacato sul diritto dei docenti immessi in ruolo al riconoscimento immediato e integrale di tutto il servizio preruolo. Accolte, anche, le richieste di riconoscimento del diritto agli scatti di anzianità e relative progressioni di carriera anche durante i reiterati contratti a termine. “La contrattazione che prevede una discriminazione tanto palese nei confronti del lavoro a termine – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è illegittima e i tribunali ci stanno dando ragione ormai da anni. Il CCNL va adeguato alle normative eurounitarie e questo doveva accadere già da tempo. Non è possibile che un precario non percepisca le progressioni stipendiali e non è possibile che il periodo di precariato non venga valutato immediatamente e per intero all'atto della ricostruzione di carriera. Saremo noi a tavoli della trattativa a ribadire la necessità di conformare la normativa interna alle direttive comunitarie e, finalmente, superare queste odiose discriminazioni”.
L'Anief ricorda a tutti i lavoratori che è ancora possibile ricorrere per vedersi riconosciuto il diritto all'integrale ricostruzione di carriera commisurata agli effettivi anni di servizio prestati con contratti a tempo determinato e per ottenere immediatamente il corretto inquadramento stipendiale.
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