Pieno diritto all'inserimento a pettine per altri due iscritti ANIEF riconosciuto presso il Tribunale di Pistoia. L'Avvocato Salvatore Russo dà ulteriore prova delle proprie capacità professionali smontando tesi contorte insinuate da detrattori “dell'ultimo minuto” e continuando la serie di successi ottenuti ormai in vari Tribunali italiani a nome dell'ANIEF. Accolte le richieste cautelari a tutela dei diritti dei ricorrenti con relativa conferma dell'inserimento a pettine a tutti gli effetti giuridici.
Il Giudice del Lavoro di Pistoia, Dott.ssa Tarquini, dopo aver compiuto un'ottima ed esaustiva ricostruzione della vicenda giudiziaria dei ricorrenti “Pettine”, con due ordinanze dall'identico tono riconosce le ragioni portate avanti con estrema perizia dall'Avv. Salvatore Russo, rilevando che dall'inserimento a pettine dei ricorrenti dipendono “certamente ben diverse chance” di essere individuati quali destinatari di un contratto a tempo indeterminato. Viene chiarito, inoltre, che l'accesso alla tutela urgente non può dirsi “precluso dalla sopravvenuta perdita di efficacia dell'ordinanza interinale del TAR, attesa l'espressa previsione dell'art. 11 comma 7 del D. Lvo 2.7.2010 n. 105”.
Il Giudice, quindi, doverosamente e sensibilmente ha dato soddisfazione a quanto con cura sostenuto dal legale ANIEF insistendo sul pericolo che, ove non si disponesse con urgenza l'inserimento a pettine dei nostri iscritti nella graduatoria di preferenza, il MIUR avrebbe potuto nuovamente “provvedere ad assunzioni a tempo indeterminato attingendo da quelle graduatorie e pretermettendo la posizione del prof. Omissis, che potrebbe così vedere pregiudicato il suo diritto ad una stabile assunzione”.
Il MIUR, quindi, soccombe ancora e riceve nuovamente l'ordine di inserire i ricorrenti ANIEF a pettine “con decorrenza dalla data di prima pubblicazione delle graduatorie definitive a tutti gli effetti giuridici”. Anche in questo caso diritto e ragionevolezza hanno vinto: le tesi portate avanti dall'ANIEF sono solide e inattaccabili. Chi con protervia sosteneva che il merito, il giusto riconoscimento della propria professionalità e i diritti costituzionalmente garantiti portati avanti dall'ANIEF potessero ottenere solo “tanto fumo e niente arrosto” ha ricevuto concreta risposta non solo oggi, ma simbolicamente già da mesi e da centinaia di Tribunali italiani.