Mentre CGA Sicilia decide sulla costituzionalità il 16 marzo e il Tribunale di Padova rinvia alla Corte di giustizia europea la questione sulla legittimità rispetto alla normativa europea
Che la questione dell’obbligo vaccinale non fosse poi così pacifica, lo aveva dichiarato Marcello Pacifico fin dall’estate scorso, quando unico tra i sindacati rappresentativi del pubblico impiego aveva denunciato già l’illegittimità dell’estensione del semplice green pass sul lavoro.
E ancora una volta, il Consiglio di Stato conferma il suo orientamento nel rigettare una richiesta urgente di sospensione di un obbligo che non ha per i legali ANIEF alcun fondamento giuridico, e che di certo non trova tutti i giudici italiani unanimi, mentre negli USA è stato dichiarato incostituzionale per i lavoratori del privato e sospeso per il personale sanitario e in Slovenia è stato dichiarato incostituzionale per i lavoratori pubblici.
Nella motivazione del giudice si legge che è “assolutamente prevalente la tutela della salute pubblica e, in particolare, quella degli studenti e del personale scolastico” ed è ribadita la legittimità costituzionale già richiamata dalla sentenza dello stesso CDS del 20 ottobre 2021, n. 7045, sentenza che però, è stata ritenuta superata dal CGA Sicilia, il 17 gennaio scorso con ordinanza n. 38. L’alto consesso siciliano, infatti, si esprimerà sulla costituzionalità della norma il 16 marzo, alla luce dell’istruttoria richiesta al ministero della Salute e della preminenza della varianza Omicron.
Nel frattempo, il Tribunale di Padova, ha rinviato alla Corte di giustizia europea la stessa normativa per violazione della legislazione euro-unitaria. E intanto, nonostante sia stato sospeso lo 0,8% del personale scolastico non vaccinato, più di un milione di studenti continua a seguire le lezioni da casa a causa dell’aumento dei contagi nelle classi, a dimostrazione della inutilità del provvedimento contestato che per il CDS dovrebbe servire proprio a garantire le lezioni in presenza.
Anief, ad ogni modo, in attese delle udienze richiamate, sta notificando i primi ricorsi anche presso i Tribunali del lavoro per annullare le sospensioni disposte illegittimamente, senza assegni alimentari o proposte di altre mansioni, e per chiedere comunque la reintegrazione durante la DAD o DDI del personale temporaneamente sospeso.