Anief chiede nel prossimo Consiglio dei ministri lo stanziamento urgente delle risorse aggiuntive promesse nel Patto, l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale e nel Patto per la scuola per adeguare gli stipendi all’inflazione, riconoscere alcune specifiche indennità, retribuire la formazione, garantire la parità di trattamento economica e giuridica tra personale di ruolo e precari, rivedere i livelli e i profili professionali.
Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, durante l’incontro ha sottolineato che “mancano le risorse aggiuntive per il personale della scuola: in questo atto di indirizzo si dice che ci saranno per i profili professionali, bene, ma attendiamo di conoscere il numero della quantità di queste risorse, per poi ai tavoli andare a definire i profili. Ma manca una voce specifica, che non è rappresentata dai 300 milioni già stanziati; infatti, bisogna aggiungere altre risorse, perché il governo che è in carica si è impegnato su ciò a maggio con le confederazioni rappresentative “.
Per quanto riguarda poi le relazioni sindacali, Pacifico ha detto che “bisogna rafforzare l'istituto del confronto piuttosto che quello dell’informativa”. Per quanto riguarda la formazione, il leader dell’Anief ha ribadito che “si fa in orario di lavoro e deve essere retribuita”.
Si è infatti svolto il confronto preventivo tra il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi e i sindacati sull’atto di indirizzo. Anief chiede la riapertura del tavolo sulla mobilità per eliminare tutti i vincoli rimasti, ammettere ai trasferimenti i 12 mila neo-immessi dalle GPS, riportare le aliquote dal 25% al 100% dei posti disponibili in organico, assicurare le precedenze nell’assistenza a disabili, dei posti nel rispetto degli impegni assunti nel Patto per la scuola.
Secondo il giovane sindacato, per il personale Ata devono essere rivisti i vecchi livelli e i profili professionali, attivati i posti in organico dei coordinatori dei collaboratori scolastici e assistenti tecnici e amministrativi, è necessario ancora agevolare i passaggi di ruolo dei facenti funzioni Dsga nell’area superiore, oltre a riconoscere la qualifica dirigenziale ai Dsga.
Sui provvedimenti disciplinari bisogna inoltre fare chiarezza su chi deve irrorare la sanzione e comunque garantire l’assegno alimentare sospeso anche al personale non vaccinato che dal 15 dicembre non può prestare servizio, visto che è riconosciuto in tutti gli altri casi.