Il Miur impone una visione tutta sua, bloccando per cinque anni nella provincia di assunzione a tempo indeterminato i docenti immessi in ruolo dal 1° settembre 2011. Ora però la Funzione Pubblica dice no all’inserimento della norma nel contratto di mobilità. Per l’Anief è giunto il momento di impugnare questa costrizione iniqua, assieme alla vecchia tabella di valutazione dei titoli.
Se la legge prevede che dal 1° gennaio 2010 un Contratto Collettivo Nazionale debba passare necessariamente per il parere positivo del Ministero dell’Economia e della Funzione Pubblica, non si comprende come mai il Ministero dell’Istruzione con eccesso di potere, adottando un provvedimento unilaterale, per decidere i trasferimenti del personale della scuola possa mettere in atto solo le istruzioni concordate con i sindacati. Con il risultato di adottare una tabella di valutazione dei titoli vecchia vent’anni e di bloccare il ricongiungimento familiare ai soli ultimi 20mila docenti assunti a tempo indeterminato a partire dal 1° settembre 2011.
Secondo il Miur i docenti che hanno firmato la loro immissione in ruolo oltre quella data, quindi anche quelli che si accingono a farlo nei prossimi giorni, sono costretti (tranne i casi di difficili situazioni personali o familiari) a non poter chiedere né utilizzazione né assegnazione provvisoria in altra provincia. E questo per colpa di un assurdo vincolo quinquennale, sancito da una legge approvata la scorsa estate in tutta fretta dal Parlamento.
La novità è che l’indicazione, inserita nella bozza di contratto sulla mobilità di comparto, non ha superato l’esame della Funzione Pubblica. La quale ha fatto sapere di non avere alcuna intenzione di sciogliere la propria riserva sino a quando non verranno forniti adeguati chiarimenti sul futuro dei tanti docenti soprannumerari presenti nelle scuole italiane.
“Ancora una volta – dichiara Marcello Pacifico, presidente dell’Anief - il Miur trasgredisce le regole del corretto funzionamento e del buon andamento della pubblica amministrazione impartendo regole extra legem. Anief non concederà nessun sconto e impugnerà, assieme alla vecchia tabella di valutazione dei titoli, anche l’iniquo divieto di spostamento per neo-immessi in ruolo”.
17 agosto 2012
Ufficio Stampa Anief
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