Stamani si è svolta la riunione all’ARAN sul proseguimento dei lavori per il rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca. All’ordine del giorno c’era il sistema di classificazione e dell’ordinamento del personale universitario
C’è stata fornita una bozza di classificazione che trasforma le categorie in Aree professionali.
Il modello classificatorio del personale persegue la finalità di realizzare il bilanciamento tra le esigenze e obiettivi organizzativi delle amministrazioni e la gestione e valorizzazione delle competenze dei dipendenti a cui è offerto, attraverso il riconoscimento delle professionalità e competenze acquisite, un chiaro e ben delineato percorso di sviluppo professionale.
Il sistema di classificazione del personale, improntato alla primaria esigenza delle amministrazioni in termini di perseguimento degli obiettivi di innovazione e di dinamica evolutiva dell’organizzazione di lavoro, è articolato in quattro aree professionali che corrispondono a quattro differenti livelli di conoscenze, abilità e competenze professionali:
Area degli operatori
Area degli assistenti
Area dei funzionari
Area delle elevate professionalità.
Le aree corrispondono a livelli omogenei di competenze, conoscenze e capacità necessarie per l’espletamento di una vasta e diversificata gamma di attività lavorative. All’interno dell’area si ha equivalenza e fungibilità delle mansioni ed esigibilità delle stesse in relazione alle esigenze dell’organizzazione di lavoro.
Ciascuna delle quattro aree è articolata in settori professionali, ovvero ambiti professionali omogenei caratterizzati da competenze similari o da una base
professionale e di conoscenze in comune che definiscono il particolare ambito dell’attività lavorativa.
Sono previste le Progressioni economiche all’interno delle aree.
Al fine di remunerare il maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai dipendenti nello svolgimento delle funzioni proprie dell’area di appartenenza, agli stessi possono essere attribuibili, nel corso della vita lavorativa, uno o più “differenziali stipendiali” di pari importo, da intendersi come incrementi stabili dello stipendio.
All’interno delle 4 Aree, si prevedono Posizioni organizzative e professionali
- Nell’ambito del sistema di classificazione di cui al presente Titolo, le amministrazioni, sulla base dei propri ordinamenti ed in relazione alle esigenze organizzative e di servizio, possono conferire ai dipendenti dell’area dei funzionari, effettivamente in servizio, incarichi a termine di natura organizzativa o professionale che, pur rientrando nell’ambito delle funzioni di appartenenza, richiedano lo svolgimento di compiti di maggiore responsabilità e professionalità, anche implicanti iscrizione ad albi professionali, per i quali è attribuita una specifica indennità di posizione organizzativa.
- I valori dell’indennità di cui al comma 1 sono ricompresi tra un minimo di Euro …. e un massimo di Euro … annui lordi per 13 mensilità, di cui un terzo è corrisposto a seguito della verifica positiva dei risultati conseguiti dal dipendente.
- L’indennità di cui al presente articolo è finanziata con le risorse del Fondo di cui all’art. … (Fondo risorse decentrate per le aree operatori, assistenti e funzionari: costituzione) destinate alla remunerazione degli incarichi nonché alla graduazione degli stessi.
Sono altresì previsti Incarichi al personale dell’Area delle elevate professionalità divisi in incarichi di posizione organizzativa e professionale.
Si sono susseguiti gli interventi da parte delle OO.SS. che hanno manifestato dubbi derivanti dalle scarse risorse messe a disposizione, facendo presente che questo nuovo sistema, in realtà ripercorre il sistema di classificazione vigente in ambito universitario, differentemente dagli altri settori.
Come ANIEF abbiamo ribadito la posizione già espressa in merito ad un contratto ponte che realizzava la distribuzione delle poche risorse economiche, per poi proseguire sui temi di aspetto normativo, posizione ribadita oggi, alla luce delle questioni emerse sulla classificazione senza soldi che mette a rischio quella che vuole essere chiamata VALORIZZAZIONE del personale.
Altro tema evidenziato è stata la questione dei Policlinici, che non è più rinviabile e che necessiterebbe di una sezione a parte all’interno del CCNL.
Abbiamo rimarcato la necessità di definire i Profili Professionali, che non hanno ancora trovato allocazione all’interno del CCNL, vedi i RAD, i Manager didattici, i Referenti della ricerca, gli informatici, i tecnici stabularisti, ecc.
Le riunioni proseguiranno, sperando di arrivare quanto prima al rinnovo di un CCNL scaduto da 40 mesi.