Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha rilasciato un’intervista alla rivista specializzata Orizzonte scuola. Il leader Anief ha parlato dei temi caldi della scuola, di Legge di Bilancio e contratto tra i tanti
Sulla Legge di Bilancio, il presidente Pacifico ha sottolineato che come sindacato “il nostro compito è quello di segnalare a chi ci governa le urgenze per il mondo della scuola. Abbiamo fatto segnalazioni sia sulla Manovra che nel Decreto Aiuti Quater. La Legge di Bilancio non si occupa bene di scuola, anzi, forse ci sono pure dei tagli. Abbiamo presentato oltre 40 emendamenti, da quello che abbiamo capito si lavorerà per organico aggiuntivo e dimensionamento, ma anche nel Dl Aiuti Quater ci sono nostre proposte. Speriamo che la politica” ci dia ascolto.
Rispetto alla questione Merito, il sindacalista autonomo ha affermato che “se alle parole corrispondessero i fatti andrebbe bene, invece non è così. In Legge di Bilancio non mi ritrovo soldi per la scuola”.
Sul rinnovo del contratto, il presidente del giovane sindacato ha detto che “si tratta di misure in gran parte già stanziate. Il governo ha inserito 500 milioni in più, abbiamo recuperato qualcosa. A gennaio, per l’indennità di vacanza contrattuale, dovremmo avere oltre 150 euro in più rispetto ai 125 euro già stanziati. Mancano 3 miliardi ai docenti e Ata per dare ulteriori soldi per gli aumenti stipendiali”.
Sull’organico Covid Pacifico ha affermato che “con l’organico a disposizione delle scuole ci sarebbe la possibilità di liberare delle risorse in professione docente e amministrativa per lavorare sul PNRR. Se non abbiamo l’organico aggiuntivo sul PNRR rischiamo di perderli”.
Sul reddito di cittadinanza il presidente Anief ha detto che “il ministero dovrebbe, prima, allungare l’obbligo scolastico e, successivamente, anticipare l’inizio. Dovremmo ripristinare l’insegnamento per moduli, fino a 12 anni fa era così. Piuttosto che educare uno studente su tre che arriva alle superiori, bisogna potenziare la scuola primaria, aumentare l’organico e prevedere nuovamente l’insegnamento per moduli”.
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