Il 19 gennaio 2023 si è tenuto un incontro tra il MAECI e le organizzazioni sindacali con all’ordine del giorno il confronto sul piano triennale di formazione del personale scolastico in servizio all’estero, previsto dal D.lgs 64/17
Per il Maeci erano presenti il nuovo dirigente dell’Ufficio V della DGDP del MAECI, Consigliere Marco Maria Cerbo e la Dirigente Scolastica distaccata al Ministero, Prof. Frigenti, erano altresì presenti i rappresentanti di tutte le altre sigle sindacali.
Per Anief era presente il Prof. Salvatore Fina, responsabile Nazionale per il personale in servizio all’estero.
Ha introdotto i lavori sul confronto il Consigliere Cerbo, che ha poi passato la parola alla Dirigente la quale ha illustrato la bozza del piano.
Le attività di formazione si svolgeranno in modalità telematica, saranno obbligatorie per tutti coloro che sono destinati all’estero a partire dall’anno scolastico 2022/23 e facoltative per il personale attualmente in servizio.
Si suddividono in attività propedeutiche alla destinazione all’estero, che si svolgeranno prima o nei primissimi mesi di servizio all’estero e consistono in 12 ore; e attività di formazione in servizio che si svolgeranno negli anni successivi al primo.
Le attività di formazione propedeutiche saranno affidate a personale distaccato al MAECI, mentre le attività di formazione dedicate al personale già in servizio all’estero saranno erogate da enti formatori esterni selezionati dal MAECI attraverso bandi pubblici.
Le finalità del piano: partendo dal principio di fondo, che è quello dell’unitarietà dell’azione di promozione del sistema Paese all’estero, le attività formative si inseriscono all’interno del più generale complesso di iniziative del MAECI finalizzate alla promozione della lingua e della cultura italiana all’estero. Il piano di formazione oltre a mirare alla crescita professionale del personale coinvolto, nell’ottica dello sviluppo di competenze necessarie a fornire un servizio di sempre maggiore qualità, punta a sviluppare competenze utili alla promozione e diffusione della lingua e della cultura italiana all’estero.
La formazione propedeutica verterà sulle seguenti tematiche:
1) LA GESTIONE DELLA RETE SCOLASTICA: INQUADRAMENTO GENERALE E FABBISOGNI FORMATIVI
2) TRATTAMENTO ECONOMICO ALL’ESTERO, TUTELE ASSICURATIVE, CONGEDI E RELAZIONI SINDACALI
3) IL SISTEMA DELLA FORMAZIONE ITALIANA NEL MONDO
4) VALORIZZAZIONE DEL SISTEMA DELLA FORMAZIONE ITALIANA NEL MONDO
Le priorità formative del piano:
1) Innovazione e sostenibilità
2) Inclusione
3) Progettazione, Valutazione degli studenti e di sistema e miglioramento
4) Dialogo interculturale
5) Sicurezza.
La posizione di Anief.
Durante l’incontro Anief ha espresso il proprio apprezzamento per il fatto che dopo tanti anni, seppur con notevole ritardo, finalmente si mette mano alla realizzazione di questo piano, già previsto dal D.lgs 64/17.
Il piano è ambizioso e ben strutturato, affronta le tematiche fondamentali per la formazione del personale in servizio all’estero, mira a fornire loro gli strumenti per svolgere al meglio l’importante compito di promuovere la nostra scuola, la nostra lingua e la nostra cultura all’estero, nonché la conoscenza del funzionamento del sistema anche da un punto di vista organizzativo e burocratico.
Anief, con spirito costruttivo e nell’ottica di migliorare il piano, ha chiesto che vengano ben esplicitate le modalità di fruizione della formazione, chiarendo che le ore che il personale dedicherà a queste attività, qualora svolte fuori dall’orario di servizio, devono trovare collocazione all’interno del piano delle attività funzionali all’insegnamento, e non devono determinare in nessun modo un aumento delle ore di lavoro previste dal CCNL.
Anief ha chiesto che alla fine della formazione venga rilasciata al personale partecipante apposita certificazione valutabile ai fini giuridici.
Il piano, a giudizio di Anief, è deficitario nella parte che riguarda il personale scolastico in servizio nei corsi di lingua italiana, soprattutto per quanto riguarda la funzione del Dirigente Scolastico assegnato agli uffici scolastici consolari, che spesso si limita ad un ruolo meramente burocratico e non di vero lavoro di promozione della lingua italiana sul territorio di riferimento e quasi sempre opera senza un progetto di qualità a lungo termine.
Infine Anief, ha chiesto che nelle attività di formazione vengano coinvolte figure professionali che hanno esperienza di servizio all’estero, in veste di formatori. E’ necessario dare valore all’esperienza sul campo.
Anief ha proposto che anche il personale assunto con contratto locale a tempo indeterminato possa partecipare fruire delle attività di formazione.
Non positiva è l’esclusione dalla formazione del personale in servizio presso le SEU.
Alle fine dell’incontro, il consigliere Cerbo ha assicurato alle OO.SS che valuterà le proposte ricevute e ha dato appuntamento a data da definire.