Saranno formati in 40 mila con un corso di 20 ore. Avranno un bonus annuo da 1.500 a 4.500 euro lordo come è stato deciso in contrattazione e dovranno impegnarsi per un triennio per raggiungere obiettivi PNRR. Anief chiede di non escludere i precari e di assegnare un organico aggiuntivo per non far fallire il progetto. A giorni, dopo l'informativa sindacale, il prossimo decreto ministeriale relativo ai criteri di attribuzione del bonus e alle linee guida già pubblicate sulla figura del docente orientatore e tutor.
Il sindacato Anief ha criticato l'esclusione dei docenti precari (uno su quattro dell'attuale organico utilizzato) anche per la nuova figura del tutor scolastico per l’orientamento e la dispersione, ha ribadito la necessità di uno specifico organico aggiuntivo e maggiore chiarezza sui criteri di ripartizione del fondo di 150 milioni di euro fra le diverse scuole.
La delegazione Anief rappresentata dal Segretario Generale Stefano Cavallini nella riunione presieduta dal capo di Gabinetto del Ministro Valditara ha partecipato all’informativa sindacale sulla ripartizione dei fondi relativi alla nuova figura del docente tutor e orientatore così come indicato nelle linee guide allegate al DM n. 328 del 22 dicembre 2022.
Il ministero ha comunicato che a breve sarà pubblicata la circolare esplicativa del prossimo decreto ministeriale che sarà emanato entro i 180 giorni previsti dalla legge. Il tutor sarà istituito a partire dal prossimo anno scolastico. L'incarico sarà annuale con impegno per altri 2 anni almeno. I fondi per finanziare questa figura saranno presi dai 150 milioni del fondo per la valorizzazione del personale scolastico (art. 1 commi 561 della Legge di Bilancio 2023).
La circolare, presentata per sommi capi nell’incontro, delinea i criteri circa l'individuazione, il percorso e la remunerazione del tutor. Saranno circa 40.000 docenti, di cui poco più di 2.500 saranno gli orientatori. L'attività riguarderà gli alunni del triennio delle scuole secondarie di secondo grado.
I docenti interessati dovranno seguire un corso di formazione di 20 ore gestito da Indire e completamente on line, che inizierà ad aprile di quest’anno. Tra i criteri non vincolanti ma indicativi per l’individuazione di tale figure:
- Aver prestato 5 anni di servizio a tempo indeterminato;
- Aver svolto funzioni interne alla scuola su orientamento, Pcto e dispersione;
- Impegnarsi a ricoprire tale incarico per almeno un triennio.
“Su tali criteri ancorché non vincolanti – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – abbiamo subito espresso la nostra contrarietà sull'esclusione del personale a tempo determinato e sulla mancata previsione di un organico aggiuntivo. Necessario, inoltre, valutare anche gli specifici percorsi già seguiti su dispersione e orientamento dal personale come eventuali attività di recupero”.
La ripartizione dei 150 milioni per i tutor sarà fatta in base al solo numero degli alunni delle classi terminali di ogni istituto secondario di secondo grado. La ripartizione per singolo docente sarà effettuata dalla contrattazione di istituto prevedendo una assegno annuo da 2.850 euro a 4.750 euro lordo stato.
“Tale compenso che comunque si ridurrà della metà al netto, non deve trarre in inganno. Sarà necessario dotare le scuole di uno specifico organico aggiuntivo oltre a individuare specifiche risorse finanziarie aggiuntive nelle scuole in zone a rischio alta dispersione – commenta Stefano Cavallini segretario generale Anief – Non possiamo non considerare che fare il tutor orientatore in scuole con un’alta percentuale di dispersione non è confrontabile con il lavoro in una qualsiasi altra scuola. Inoltre con il dimensionamento scolastico dei prossimi 2 anni, avremo scuole con un numero elevato di plessi. Il lavoro dei tutori in tali scuole deve essere valorizzato con incentivi ulteriori altrimenti rischiamo di non riuscire a trovare tutti questi tutor”.
L'incontro si è concludo con una nuova riunione in settimana dopo la ricezione di eventuali osservazioni da parte delle organizzazioni sindacali.