Il MIM ha convocato l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica, incontrando, per la prima volta, le associazioni e le federazioni che, a quel tavolo, rappresentano le famiglie degli alunni e delle alunne con disabilità.
Sono state affrontate questioni rilevanti, attinenti, in particolare, alle novità introdotte con il DI 182/2020 che, dopo le Sentenze del TAR del Lazio prima e del Consiglio di Stato poi, necessita di essere emendato e, contestualmente, accompagnato, nella fase di transizione, con una serie di indicazioni operative che consentano alle scuole di operare proficuamente e serenamente. Durante quest’anno scolastico, infatti, si sono registrate numerose criticità ed evidenti situazioni di disorientamento, derivanti non solo dalla scarsa chiarezza, ma anche da contraddizioni o da passaggi lasciati in sospeso nel testo del decreto.
La scuola dell’inclusione richiede particolare attenzione, sia sul versante degli interventi pedagogico-didattici che su quello delle risorse, risorse che devono essere garantite, sin dal primo giorno di scuola, in quantità sufficiente per rispondere ai bisogni formativi degli alunni con disabilità.
Come Anief condividiamo il già sottoscritto documento presentato dall’ Associazione “Articolo 26” al Ministro Valditara e alla Sottosegretaria, on. Frassinetti, in particolare per quanto concerne la necessaria riformulazione di più punti del DI 182/2020, fra i quali: la restituzione alla famiglia del ruolo di componente effettivo del GLO, e non di mero partecipante ai suoi lavori; la cancellazione dell’esonero e della riduzione dell’orario scolastico, misure che ledono il diritto degli alunni con disabilità; la soppressione degli allegati C e C1 e dei relativi range per la richiesta delle risorse per il sostegno; l’eliminazione di ogni riferimento alla responsabilità erariale a carico del GLO; la riduzione del numero di alunni per classe, per citarne solo alcuni tra i più urgenti.
A questi si possono aggiungere: il nostro fermo no alla “separazione delle carriere”, questione che, fin dal suo insediamento, è già stata sottoposta all’attenzione del Ministro da alcune Associazioni; promuovere, invece, l’organizzazione della cattedra mista, per realizzare una scuola inclusiva di qualità; garantire l’assunzione dei docenti sin dal primo giorno di scuola (e non ad anno scolastico inoltrato), in modo che fin dal primo giorno di scuola in ogni classe siano presenti tutti i docenti; creare le condizioni per una continuità di “tutti i docenti della classe”, a tutela del diritto allo studio dell’alunno con disabilità e di tutti gli alunni della classe; rivedere la formazione iniziale dei docenti, che devono possedere le competenze per lavorare con tutti gli alunni, quindi anche con gli alunni con disabilità, promuovendo nel contempo una idonea formazione per docenti e dirigenti in servizio, riconosciuta economicamente.