È notizia degli ultimi giorni che moltissimi docenti italiani abilitati o specializzati sostegno, soprattutto in Romania, ricevo a mezzo e-mail richiesta da parte del Ministero dell'Istruzione e del Merito di integrazione documentale correlata alla loro precedente richiesta – a volte presentata anni fa - di riconoscimento del Titolo conseguito all'estero
La richiesta di integrazione documentale, tra l’altro da produrre entro un tempo massimo pari a 30 giorni, risulta – ad avviso del sindacato Anief - del tutto illegittime in quanto, in base alle disposizioni normative e, nello specifico, all'art. 16, comma 2 del D.Lgs. 206/2007 le stesse potevano essere richieste dal Ministero entro 30 giorni dalla data di presentazione della domanda di riconoscimento e non, come sta succedendo ora, dopo due o anche tre anni dalla stessa. Il sindacato Anief, da sempre sensibile rispetto alla problematica dell'atteso riconoscimento del titolo in Italia da parte di migliaia di docenti, si è interessato alla questione e ha inviato oggi al MIM una formale richiesta di chiarimenti specificando che, essendo scaduti i termini consentiti al MIM per produrre richiesta di integrazione, appare illegittimo chiedere ai candidati la produzione di documentazione aggiuntiva imponendo il rispetto di qualsivoglia termine temporale.
L'Anief ha, quindi, invitato il Ministero e contattare nuovamente i candidati e pubblicare Nota specifica di chiarimento in modo che sia chiaro che il termine dato di 30 giorni non può essere in nessuno modo perentorio e che la documentazione utile potrà essere fornita non appena nelle disponibilità del candidato per dare la possibilità al docente di fornire quanto richiesto, precisando che gli stessi devono essere rilasciati da autorità di un paese Estero. Il sindacato Anief è, ora, in attesa di risposta da parte del competente Dipartimento Ministeriale rispetto alla richiesta formalmente presentata.