Si è tenuto, giovedì 18 aprile, l’incontro tra il Presidente del CREA, Prof. Andrea Rocchi, e le organizzazioni sindacali. L’incontro era stato preceduto da altre due riunioni, con i Direttori dei Centri e i Dirigenti dell’Amministrazione Centrale. Alla riunione hanno partecipato anche il Direttore tecnico scientifico Prof. Alberto Cavazzini e la Direttrice Generale ff Dr.ssa Laura Proietti, oltre le Dirigenti dr.ssa S. Incoronato e dr.ssa M. Peronti.
L’obiettivo dell’incontro era la presentazione delle parti, finalizzata alla conoscenza e alla condivisione dei percorsi che andranno perseguiti nel corso dei prossimi mesi. Il Presidente, dopo i saluti, ha espresso l’intenzione di rilanciare l’immagine del CREA esternamente, valorizzando il gran lavoro fatto da tutto il personale di ricerca, tecnico, amministrativo e precario presso le strutture e l’amministrazione centrale. Al tempo stesso, ha individuato nel documento di visione strategica lo strumento attraverso il quale si potrà definire l’azione dell’Ente per i prossimi anni.
Come ANIEF abbiamo apprezzato l’apertura al dialogo con le organizzazioni sindacali ed il Presidente, a questo proposito, ha assicurato che avrà confronti con tutti gli stakeholder dell’Ente e con tutto il personale dell’Ente, con visite presso tutte le strutture. Questo è un forte segnale di discontinuità rispetto alla precedente gestione, come auspicato da ANIEF, dove finora vi era un uomo solo al comando e 12 strutture autoreferenziali. Abbiamo quindi chiesto una roadmap per fissare obiettivi che per ANIEF vertono principalmente su 3 grandi temi: personale, patrimonio e gestione.
Per quanto riguarda il personale sarà necessario fare una analisi dello stato attuale delle anzianità del personale, in cui si evidenzino le maggiori criticità degli ultimi anni, in particolare per coloro che sono rimasti nei livelli per più di 10-15 anni. Abbiamo inoltre evidenziato che bisognerà trovare soluzioni per quel personale che, pur avendo ottenuto punteggi eccellenti (oltre 90/100) nelle diverse procedure di progressione, non hanno visto riconosciuti i propri sforzi a causa di carenze di risorse e posti. È inoltre necessario esaminare tutte le posizioni di precariato presenti nell’Ente, chiarire la situazione degli operai agricoli insieme agli altri rapporti di lavoro, che devono trovare un momento di discussione in apposite sedute.
Per quanto riguarda il patrimonio, ANIEF ritiene che debba essere rivisto il Piano dei fabbisogni strutturali, non ritenendo chiusa la stagione dei trasferimenti delle diverse strutture, considerando che molte sedi sono ancora in sofferenza di spazi dopo l’alienazione di sedi, che non sono state sostituite in modo adeguato, costringendo il personale ad effettuare il co-working non disponendo di una postazione fissa.
Ultima, non per importanza, per quanto riguarda l’organizzazione dei Centri ed il rapporto con l’Amministrazione Centrale è necessario scegliere tra una gestione centralizzata con servizi distribuiti sul territorio oppure una gestione per singoli Centri in cui devono essere potenziati gli uffici, in modo da concentrare risorse e servizi senza duplicazioni. È inoltre necessaria una revisione delle responsabilità interne dei Centri, attualmente concentrate solo sui direttori, in alcuni casi senza alcuna condivisione con la propria rete scientifica. Attualmente alcuni ex-Comitati scientifici dimissionari non sono stati sostituiti e ciò richiede un intervento della governance.
È stato infine toccato il tema ANVUR: il precedente vertice ha sottoposto il CREA alla valutazione dell’organismo nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, che avverrà proprio quest’anno. Abbiamo chiesto che nella valutazione sia importante fare chiarezza, senza ambiguità, tra attività di ricerca e la mission dell’Ente nel suo complesso, visto che il CREA risponde anche a richieste di attività di servizio provenienti dal vigilante e che nel CREA rappresentano importanti linee strategiche dei Centri che devono essere correttamente valutati.
Con queste premesse auspichiamo che per il CREA sia davvero un nuovo inizio, volto alla valorizzazione del personale e delle risorse, e che sia chiusa la stagione della conflittualità, ritornando al confronto nel rispetto dei ruoli di ciascuno.