Si sono tenute le prima due assemblee sindacali nelle scuole italiane all’estero. La prima presso la scuola statale italiana di Barcellona si è tenuta il 27 gennaio 2025 e la seconda ieri presso la scuola italiana di Madrid.
Le assemblee hanno avuto lo scopo d’illustrare al personale scolastico la piattaforma sindacale del giovane sindacato per le elezioni RSU.
Il capo dipartimento Anief Estero, professore Salvatore Fina, ha informato i docenti della petizione lanciata da Anief per la modifica dell’articolo 183 del Dpr 18/67 che ha l’obiettivo di consentire ai docenti italiani in servizio all’estero di potere restare in Italia nei periodi di sospensione delle attività didattiche, equiparandoli ai colleghi italiani e stranieri delle Scuole Europee, superando il vincolo dei 60 giorni di assenza dalla sede, dopo i quali si è restituiti ai ruoli metropolitani, previsto appunto dall’articolo citato.
Il Professore Fina ha sottolineato l’impegno di Anief in questa battaglia, che ha già visto presentare un emendamento durante l’iter di approvazione della legge di bilancio 2025, che non ha avuto successo. La petizione serve a dare forza alla richiesta per questa causa giusta che il sindacato proseguirà.
Durante le assemblee il Prof Fina ha parlato dell’importanza delle elezioni RSU nelle scuole auspicando che le scuole, attraverso queste elezioni si dotino di una rappresentanza sindacale diversificata e competente, che possa portare avanti le istanze dei professionisti della scuola in servizio all’estero. Anief invita a votare i propri candidati per una scuola giusta.
Durante le assemblee si è parlato delle proroghe in servizio fino a nove anni previste dall’articolo 21 comma 2 bis del Decreto Legislativo 13 aprile 1017 n. 64. Anief ha informato i presenti che il ministero ha avviato le procedure relative, individuando gli aventi diritto, che lo scorso anno han prodotto istanza di proroga e ha inviato alle sedi interessate gli elenchi con i loro nominativi. Il Maeci ha anche iniziato ad inviare alle USR richiesta di nulla osta. Si ricorda che il personale che ha prestato servizio all'estero per un periodo superiore a cinque anni scolastici nell'arco della vita lavorativa, compreso quello in cui ha avuto luogo l'effettiva assunzione in servizio all'estero, non ha diritto alla proroga.
Sono stati affrontati i temi relativi alle modalità di fruizione e del diritto alle assenze dalla sede e alla domanda di trasferimento per fine mandato.
Nonché alcuni aspetti del trattamento economico e della supervalutazione del servizio all’estero anche nelle sedi non disagiate.
Infine il capo dipartimento ha informato sullo stato dell’arte dei ricorsi per il recupero dell’anno scolastico 2013, e della conglobata, cioè una trattenuta di 46, 92 euro che MAECI applica al personale scolastico all’estero. Per questi due ricorsi si attendono importanti pronunciamenti della cassazione e delle corti di appello che potrebbero determinare una linea di tendenza delle quale non si potrà non tener conto per le azioni legali future.
Anief ha anche informato delle recenti sentenze vittoriose ottenute dai propri legali a favore degli iscritti relative al recupero della IIS e del trasporto masserizie.