Si avvicinano sempre di più le votazioni: infatti, dal 14 al 16 aprile si svolgono le elezioni delle Rsu di tutto il pubblico impiego. Nel comparto Scuola, coinvolti oltre un milione di lavoratori. Ci si può candidare entro il 14 marzo.
Il sindacato invita i lavoratori della scuola a candidarsi e a votare per una scuola giusta, equa e solidale. Infatti, Anief propone una piattaforma politico-sindacale da tradurre in risultati concreti per avere l’effettiva parità di trattamento giuridica ed economica tra personale precario e di ruolo, l’allineamento degli stipendi all'inflazione e alla media europea, l’introduzione di una serie di indennità per i lavoratori fuori sede, i precari storici, i docenti di sostegno.
L’organizzazione sindacale autonoma intende battersi per la cancellazione degli ultimi vincoli alla mobilità del personale dopo le deroghe ottenute nel contratto, per il riscatto gratuito degli anni di formazione universitaria e una finestra in uscita per la pensione a 60 anni per rispondere al burnout.
L’Anief è convinta che siano maturi i tempi per introdurre una profonda revisione degli scatti di anzianità: ogni 4 anni rispetto alla tabella attuale per valorizzare la carriera. Bisogna puntare al riconoscimento dei buoni pasto e alla retribuzione dell’anno sabbatico come avviene nelle province autonome di Trento e Bolzano dove anche gli stessi stipendi sono nettamente superiori. Il sindacato intende ottenere l’aumento della retribuzione del lavoro straordinario, l’aggiornamento dei livelli stipendiali del personale Ata e il riconoscimento del profilo delle elevate qualificazioni nella dirigenza amministrativa. Anief punta anche sul middle management e sulle figure di sistema per valorizzare più 100mila lavoratori funzionali alla scuola autonoma, allo stanziamento di maggiori risorse aggiuntive per il personale del comparto, all’introduzione e al potenziamento del welfare, all’abolizione della trattenuta TFR ed ENAM e all’adesione volontaria al fondo Espero contro l’attuale silenzio-assenso.
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