Parte la mobilitazione dell’ANIEF per il rilancio del comparto da molto tempo trascurato, 14 anni dopo dalla legge 508/99. Il sindacato avvia i ricorsi per la stabilizzazione dopo 36 mesi di servizio e la restituzione del TFR/TFS. Previsto anche lo sblocco del contratto. Scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per ricevere le istruzioni per ricorrere al giudice del lavoro.
Le prime iniziative - dichiara il presidente Anief e coordinatore Confedir della Scuola, Marcello Pacifico - tendono alla salvaguardia e alla tutela non solo del personale precario che da anni è lasciato in uno stato di incertezza ma anche di tutto il personale di ruolo. In un paese dove l'arte e la cultura sono state il punto di riferimento di tutta l'umanità è impensabile rilanciare le istituzioni e valorizzare tutto il personale del comparto Artistico e Musicale senza partire dalla stabilizzazione di tutto il personale con almeno 3 anni di servizio fino ad arrivare allo sblocco degli automatismi contrattuali e alla restituzione del TFS/TFR indebitamente percepito dall'amministrazione.
Anche nelle istituzioni del comparto Afam spesso gli allievi superano i maestri. Ma in questo caso non parliamo di migliori capacità in campo artistico. I docenti dell’AFAM restano precari mentre guardano ogni anno i propri ex-studenti passare di ruolo nella scuola. Quando ormai tutti gli studenti dei corsi abilitanti AFAM stanno lavorando e molti stipulano contratti a tempo indeterminato grazie anche all'intervento del nostro sindacato, la maggior parte dei docenti dei corsi AFAM sono costretti ad essere precari. Già l'ANIEF aveva portato all'attenzione del Parlamento la questione della stabilizzazione dei precari dell'AFAM presentando propri emendamenti. Solo in Italia i docenti che hanno dato l'abilitazione all'insegnamento si trovano a non essere assunti a tempo indeterminato. Il sindacato ANIEF ora dice basta. Inizia la mobilitazione. Partono i ricorsi al Giudice del Lavoro per ottenere la trasformazione in contratto a tempo indeterminato dei contratti a tempo determinato su posti vacanti e disponibili illegittimamente reiterati per oltre 36 mesi con richiesta di relativo risarcimento.
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