Dopo oltre due decenni di supplenze non se l’è sentita a 65 anni di entrare in ruolo lontano da casa. Fa scalpore la storia di una maestra di scuola dell’Infanzia, raccontata dal Messaggero Veneto e ripresa dalla stampa specialistica: la protagonista è una donna di Pordenone, a cui è stata proposta l’assunzione a tempo indeterminato in un istituto scolastico di Udine, distante circa 50 chilometri. La donna non avendo la patente di guida ha declinato l’offerta, per non rivoluzionare la propria vita, e ha deciso di continuare a essere precaria, a questo punto probabilmente fino alla pensione. “Dispiace rinunciare al sogno di una vita professionale ma a 65 anni i sacrifici richiesti, partire all’alba e tornare al tramonto, non si reggono. La priorità è la salute”, ha detto la docente.