Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, torna a occuparsi di Sostegno: come ribadito spesso, la giovane associazione sindacale chiede si assumere i docenti specializzati Tfa anche per quest’anno dalle Gps.
Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, torna a occuparsi di Sostegno: come ribadito spesso, la giovane associazione sindacale chiede si assumere i docenti specializzati Tfa anche per quest’anno dalle Gps.
Portare la fiscalità tributaria al 9%, ovvero alla media dell’Unione europea, ma senza costo Irpef: questo produrrebbe un incremento del 40% la spesa sociale, quindi anche per la previdenza, e a beneficiarne sarebbe pure l’incidenza sul PIL che scenderebbe dal 16% al 12%. A sostenerlo è il sindacato autonomo Anief, che chiede interventi ad hoc per l’uscita anticipata dal lavoro per i dipendenti della scuola, particolarmente sottoposti al burnout, attraverso una disposizione legislativa che preveda finalmente una deroga per il settore.
Il decreto del 13 dicembre 2023, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 23 gennaio 2024, fortemente voluto anche dal Dirigente scolastico Venturella e da tutto il collegio docenti della scuola italiana estero potenzierà l'offerta formativa con l'introduzione dall'as 2024/2025 dell'indirizzo di istruzione tecnica, settore tecnologico. «Informatica e telecomunicazioni".
Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, è intervenuto su Orizzonte scuola Tv per parlare di precariato e della proposta del sindacato di assumere da Gps. “Sicuramente una soluzione è quella di ritornare al doppio canale di reclutamento, che permetterebbe di assumere dalle Graduatori per le supplenze. Lo si fa da qualche anno per il sostegno, ma con il Pnrr non si pensa a questa possibilità, ma ai concorsi. Sul sostegno abbiamo raddoppiato i posti in questi anni ma abbiamo raddoppiato anche il numero di precari. Bisogna cambiare le regole sul reclutamento e bisogna cambiare le regole sulla mobilità”, ha detto il presidente Anief.
“I docenti che compiano (o abbiano compiuto) 70 anni nel corso dell’anno accademico 2023/2024 e che non raggiungano l’anzianità contributiva minima pari a 20 anni hanno diritto a richiedere e ottenere il trattenimento in servizio per un anno accademico (ossia fino all’età di 71 anni), considerati gli incrementi della speranza di vita”. Lo scrive il Ministero dell’Università e della Ricerca, in una nota ufficiale del 26 gennaio 2024, nella quale si indicano le modalità di trattenimento in servizio, anche “del personale tecnicoamministrativo”, specificando che “la mancata accettazione del trattenimento in servizio (esclusivamente per motivazioni legati all’età o all’anzianità contributiva) dovrà essere notificata agli interessati, con motivata comunicazione, entro il 23 febbraio 2024”.