“Ci vuole il parere di esperti, studiosi critici, docenti e Ata della scuola. Troppi pareri favorevoli negli ultimi 8 anni, avrebbero potuto far cambiare gli atti normativi”. Per visualizzare il calendario delle assemblee clicca qui.
“Ci vuole il parere di esperti, studiosi critici, docenti e Ata della scuola. Troppi pareri favorevoli negli ultimi 8 anni, avrebbero potuto far cambiare gli atti normativi”. Per visualizzare il calendario delle assemblee clicca qui.
Dopo le promesse in campagna elettorale, sulla riforma delle pensioni il Governo tira già la maschera: ci sono poche risorse e nel 2025 potrebbe addirittura arrivare Quota 104, che significherebbe un anno in più di richiesta per uscire dal lavoro. La novità peggiorativa, annunciata in queste ore dalla stampa, è in arrivo con il Documento di Economia e Finanza che la prossima settimana verrà portato sul tavolo del Consiglio dei Ministri, con tanto di penalizzazione economica pure sull’assegno di quiescenza “per via del ricalcolo contributivo”: il problema è che “le stime di crescita dell’economia sono contenute - anzi la percentuale dell’1% stimata nel Def sembra essere persino troppo ottimistica - e da parte della Bce non è arrivata ancora quell’apertura a un taglio dei tassi di interesse che aiuterebbe a liberare delle risorse per la prossima manovra finanziaria”.
La rivista specializzata Scuola informa ha intervistato Cristina Dal Pino, coordinatrice nazionale Anief per il personale Ata, per fare il punto sull’aggiornamento Ata III fascia; infatti, “migliaia di persone sono in attesa della pubblicazione del bando”. Mentre “alcuni aspiranti si inseriranno per la prima volta, altri dovranno aggiornare la propria posizione, per ottenere un punteggio maggiore e sperare in una chiamata per le supplenze del prossimo anno scolastico. Da poco si è svolto un incontro fra Ministero e sindacati su questa tematica e abbiamo chiesto alla Coordinatrice nazionale Anief per il personale ATA, Cristina Dal Pino, di rispondere ad alcune domande”.
“Anche nella scuola devono entrare delle forme di middle management, da introdurre per via contrattuale: senza queste figure intermedie preziosissime la scuola dell’autonomia non si potrà mai sviluppare a pieno”: a dichiararlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e Udir. Il sindacalista anticipa uno dei temi clou che l’organizzazione autonoma rappresentativa porterà al tavolo contrattuale dell’Aran quando verrà convocata per l’avvio della trattativa del Ccnl 2022-24. “Non è con la formazione incentivata che si crea una carriera degli insegnanti, ancora di più perché giudicata dai comitati di valutazione con criteri discutibili – dice Pacifico - . La verità è che la scuola ha bisogno di figure intermedie tra quelle attuali e il dirigente scolastico”.
Scade domani 8 aprile, alle ore 14, la possibilità di presentare la domanda per il Bonus Mamme ed ottenere fino a 3.000 euro di esonero contributivo: la procedura, prevista dalla legge di bilancio 2024 per le lavoratrici madri, spetta anche al personale della scuola, ma solo con rapporto di lavoro a tempo indeterminato. L’esonero vale per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 e fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo; inoltre, spetta alle lavoratrici madri di due figli, sempre se di ruolo, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 e fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. L’applicativo informativo è accessibile sul SIDI e mediante questo le mamme possono presentare la richiesta. Se riconosciuto, l’esonero verrà quantificato secondo quanto previsto dalle disposizioni vigenti e accreditato direttamente alla lavoratrice madre beneficiaria tramite NoiPA, il sistema telematico della pubblica amministrazione. Per avere assistenza nella compilazione della domanda, si consiglia di seguire le Istruzioni miniseriali e di consultare anche la Circolare ministeriale prodotta se,pre dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.