Alla vigilia della protesta, nel giorno dell’insediamento delle Camere, Anief chiede con forza di fermare i disastri causati dalla riforma Renzi-Giannini, a partire dal nuovo reclutamento scolastico e sull’alto numero di docenti e Ata non ancora di ruolo dopo anni e anni di supplenze. Il giovane sindacato lo ribadisce commentando le dichiarazioni di Marco Campione (PD), della segreteria tecnica del Miur, che dice la sua sulla proposta della Lega di indire un nuovo Percorso abilitante speciale rivolto ai docenti che hanno raggiunto i 36 mesi di servizio.
Rimangono confermate le modalità della manifestazione di domani a Roma: il raduno dei partecipanti, provenienti da tutta Italia, è previsto a partire dalle ore 9.00 in piazzale Ostiense, da dove il corteo si muoverà - al raggiungimento di almeno 2 mila partecipanti - per arrivare al Miur, in Viale Trastevere. Nella stessa giornata, sono previsti incontri con i nuovi parlamentari eletti e i vari responsabili Scuola di partito, ai quali verranno illustrati i motivi della giornata di contestazione.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Anche Campione dovrebbe avere chiaro come c’è bisogno di una nuova segreteria tecnica al ministero e di un nuovo ministro dell’Istruzione che risolva e non complichi il problema del precariato: tra le prime norme da attuare, c’è l'adeguamento dell'organico di fatto a quello di diritto con lo sblocco di 150 mila immissioni in ruolo, pensionamenti a 61 anni, apertura delle GaE. Le nuove graduatorie, le “Grame”, infatti, creano ulteriore precariato, a dispetto del fatto che la reiterazione delle supplenze è contraria al diritto dell'Unione Europea. Basta traccheggiare: dopo tre anni, un docente abilitato all’insegnamento deve essere stabilizzato o risarcito, certamente non licenziato. Anche per questi motivi, domani scioperiamo e manifestiamo.