In un mese ben 11 sentenze ottenute dall'Anief nei tribunali della regione condannano il Ministero dell'Istruzione a corrispondere ai docenti precari le medesime progressioni di carriera riconosciute solo al personale a tempo indeterminato. Riconosciuto anche il diritto al risarcimento del danno per sfruttamento del precariato. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief.
Sono 11 le sentenze ottenute dall'Anief in meno di un mese grazie al patrocinio degli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Irene Lo Bue e Tiziana Sponga che dichiarano il diritto di altrettanti docenti precari a percepire gli scatti di anzianità riconosciuti solo ai lavoratori di ruolo e condannano l'Amministrazione per sfruttamento del lavoro precario e discriminazione. Il Tribunale di Bologna, in particolare, conferma anche il diritto al risarcimento del danno per sfruttamento del precariato in favore di quattro lavoratori che per diversi anni avevano stipulato contratti a termine su posto vacante. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief.
Inarrestabile la serie di vittorie in tribunale per l'Anief che continua la sua azione legale per tutelare i diritti dei lavoratori precari della scuola e nell'ultimo mese ottiene dai tribunali emiliani altre 11 sentenze che riconoscono l'illegittimità dell'operato del Miur. Presso il Tribunale di Bologna riconosciuta anche l'illegittimità della serie di contratti a termine stipulati con quattro lavoratori precari, con conseguente condanna del Ministero a risarcirli con ulteriori 25 mensilità calcolate sull'ultima retribuzione globale di fatto. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): ‘Rilevata e dimostrata, ancora una volta, l'evidente disparità nel trattamento retributivo dei dipendenti assunti a termine in totale assenza di qualsivoglia ragione atta a giustificare tale disparità. Lo scatto di anzianità non ha altra funzione se non quella di parametrare il trattamento retributivo alla progressiva acquisizione di una maggior professionalità e competenza del lavoratore ed è evidente che anche il personale precario acquisisca, con gli anni, la medesima professionalità cui deve corrispondere il dovuto aumento stipendiale’. L'Anief ha promosso ricorsi mirati per la tutela dei lavoratori precari della scuola cui è ancora possibile aderire per ottenere giustizia.