Pubblichiamo di seguito alcuni articoli su Nuovo anno, vecchi vizi: si riparte con classi pollaio e stipendi insegnanti da fame
TMNEWS: Scuola, Anief - Ocse conferma disagi degli insegnanti
I dati del rapporto internazionale sull'efficienza della spesa
Roma, 6 set. (TMNews) - Nelle scuole italiane gli insegnanti lavorano male e vengono pagati poco. In una nota l'Anief sottolinea "che all'impietosa conclusione dell'Ocse, da anni denunciata dall'associazione, è giunta in queste ore attraverso il primo rapporto internazionale sull'efficienza della spesa per l'educazione, condotto da Peter Dolton, esperto mondiale di economia dell'educazione della London School of Economics".
"Tra i motivi della inefficienza della scuola italiana, e del consueto fondo della graduatoria dell'Ue, ci sarebbe - aggiunge l'Anief - l'elevato numero di alunni per classe e il trattamento economico decisamente sfavorevole dei docenti. Dallo studio emerge che se si rapportano i risultati ottenuti dagli studenti nei test Pisa con la spesa per l'istruzione, il nostro Paese - evidenzia ancora l'Anief - si colloca appena al 23esimo posto della classifica di 30 paesi Ocse. Tuttavia l'Italia potrebbe ottenere risultati ai livelli ragguardevoli della Finlandia se riducesse il rapporto insegnante-allievo da 10,8 a 8,2 (-24,4%).
Ma anche se si aumentasse la busta paga dei docenti dalla media attuale di 31.460 dollari a 34.760 dollari (+10,5%)".
La realtà scolastica italiana, "che caratterizzera' anche questo nuovo anno scolastico ormai alle porte, e' invece - ricorda l'Associazione - quella di classi-pollaio in crescita, con punte di 42-45 iscritti per aula; di dirigenti scolastici in rivolta perche' i loro alunni devono farsi "spazio in una selva di teste, zaini e banchetti"; di 87mila alunni in piu' iscritti nelle scuole pubbliche, rispetto al 2012, ma con una consistenza di organici del personale, anche non docente, praticamente immutata"
ANSA: Scuola - Anief, Ocse conferma disagi degli insegnanti
(ANSA) - ROMA, 6 SET - Nelle scuole italiane gli insegnanti lavorano male e vengono pagati poco: lo afferma in una nota l'Anief, sottolineando "che all'impietosa conclusione, da anni denunciata dall'Associazione, è giunta in queste ore attraverso il primo rapporto internazionale sull'Efficienza della spesa per l'educazione, condotto da Peter Dolton, esperto mondiale di economia dell'educazione della London School of Economics". "Tra i motivi della inefficienza della scuola italiana, e del consueto fondo della graduatoria dell'Ue, ci sarebbe - aggiunge l'Anief - l'elevato numero di alunni per classe e il trattamento economico decisamente sfavorevole dei docenti. Dallo studio emerge che se si rapportano i risultati ottenuti dagli studenti nei test Pisa con la spesa per l'istruzione, il nostro Paese - evidenzia ancora l'Anief - si colloca appena al 23esimo posto della classifica di 30 paesi Ocse. Tuttavia l'Italia potrebbe ottenere risultati ai livelli ragguardevoli della Finlandia se riducesse il rapporto insegnante-allievo da 10,8 a 8,2 (-24,4%). Ma anche se si aumentasse la busta paga dei docenti dalla media attuale di 31.460 dollari a 34.760 dollari (+10,5%)". La realtà scolastica italiana, "che caratterizzerà anche questo nuovo anno scolastico ormai alle porte, è invece - ricorda l'Associazione - quella di classi-pollaio in crescita, con punte di 42-45 iscritti per aula; di dirigenti scolastici in rivolta perché i loro alunni devono farsi "spazio in una selva di teste, zaini e banchetti"; di 87mila alunni in più iscritti nelle scuole pubbliche, rispetto al 2012, ma con una consistenza di organici del personale, anche non docente, praticamente immutata".(ANSA).
Notizie Yahoo: Scuola, Anief: Ocse conferma disagi degli insegnanti
IMG press: Nuovo anno, vecchi vizi - Si riparte con classi pollaio e stipendi insegnanti da fame
Metro news: APRE IL NUOVO ANNO LA SCUOLA RESTA VECCHIA
Italpress: SCUOLA - ANIEF-CONFEDIR "NUOVO ANNO, CLASSI POLLAIO E STIPENDI DA FAME"