Pubblichiamo alcuni articoli sull'appello dell'Anief durante la Giornata di ascolto del PD e le riflessioni sul registro elettronico dei docenti che non decolla
Rassegna stampa Giornata di ascolto del PD, appello dell'Anief: agli alunni italiani meno ore di scuola dell'area Ocse
ANSA - Scuola: Anief, si ripristini modello pre-Gelmini
(ANSA) - ROMA, 9 OTT - "La prima riforma da realizzare è riportare il tempo scuola sui livelli precedenti alla riforma Tremonti-Gelmini del 2008: lo si faccia subito, inserendo nella prossima Legge di Stabilità almeno 3 miliardi di euro". A chiederlo è stato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel corso dell'intervento in occasione della Giornata di Ascolto sulle linee guida della "Buona Scuola" organizzata dal Pd. "Fino a sei anni fa - ha detto il sindacalista - l'Italia deteneva livelli scolatici ambiti da tutto il mondo. Tagliando centinaia di ore di offerta formativa l'anno, 4mila scuole e 200mila unità di personale, tra docenti e Ata, con riflessi negativi su tutto il comparto ma soprattutto sui precari, siamo riusciti nell'impresa di ritrovarci con un'offerta formativa compressa, di qualità ridotta perché venutasi a trovare con il numero di ore più basso dell'area Ocse". "Per recuperare il gap - spiega Pacifico - non c'è altra scelta che quella dell'investimento. Servono risorse fresche: almeno 3 miliardi di euro. Ma attenzione, perché devono essere soldi veri, non come quelli degli scatti di anzianità, saccheggiati, con la complicità di alcuni sindacati, dal fondo destinato per legge al Miglioramento dell'offerta formativa".
Tecnica della Scuola: Il Pd ascolta gli attori della Buona Scuola: tanti interventi, tanti pareri
Rassegna stampa Il registro elettronico dei docenti non decolla
Il Corriere delle Comunicazioni: Anief: "140mila aule senza banda larga. Il Governo stanzi i fondi"
La Voce Sociale: Scuola, Anief: il registro elettronico non decolla, sono poche le aule con il pc
QUO MEDIA: Scuole solo 16% con la banda larga
ANSA - Scuola: Anief, governo stanzi soldi per 'dematerializzazione'
Registro elettronico non decolla e solo 16% ha banda larga
(ANSA) - ROMA, 9 OTT - "Se il Governo vuole davvero informatizzare le procedure scolastiche e in particolare quelle relative alla didattica deve decidere di stanziare un corposo finanziamento nella Legge di Stabilità di fine 2014". Lo afferma Marcello Pacifico, presidente Anie, facendo notare che a due anni dall'avvio del 'processo di dematerializzazione' sono ancora 140mila le aule che rimangono scoperte da connessione Adsl sia via cavo che wi-fi. "Per i 626mila insegnanti italiani il registro elettronico rimane un progetto lontano dal compiersi: a due anni dalla nota Miur 1682/U del 3 ottobre 2012, il 'processo di dematerializzazione' delle scuole italiane non ha trovato attuazione perché la maggior parte delle classi sono sprovviste di computer. E ammesso che i pc vengano forniti, appena il 23% delle scuole secondarie sono connesse a Internet con rete veloce, il 10% delle primarie. In queste condizioni anche quest'anno - osserva l'Anief - sarà impossibile dare vita agli indubbi vantaggi che porterebbe l'adozione del registro elettronico nelle classi". "Non si può però chiedere agli insegnanti di compilare i registri on line al di fuori dell'orario d'insegnamento, magari da casa, perché in classe manca il computer o il collegamento alla banda larga. Le presenze e i voti degli alunni - conclude Pacifico - vanno necessariamente registrati in classe. Intanto il tempo passa e la 'Buona Scuola' è proprio il caso di dire, rimane un progetto sulla carta".(ANSA).
AGENPARL: ISTRUZIONE: ANIEF, REGISTRO ELETTRONICO NON DECOLLA
ITALPRESS: SCUOLA, ANIEF "REGISTRO ELETTRONICO NON DECOLLA,POCHE AULE DOTATE DI PC"
OIPA Magazine: Scuola, il registro elettronico resta un miraggio. Cercasi PC e banda larga