Pubblichiamo alcuni articoli sulla Buona Scuola non è risolutiva, l'Anief presenta la contro-riforma che viene dal basso e l'Italia ultima nell'Unione Europea per spesa pubblica nell'istruzione. Un milione di domande per fare il bidello e le sostituzioni nelle segreterie scolastiche.
Rassegna stampa su La Buona Scuola non è risolutiva, l'Anief presenta la contro-riforma che viene dal basso
ANSA - Scuola: Anief, "Buona scuola"non risolutiva, nostre proposte
No abolizione scatti, formazione fino a 18 anni, stop tagli
(ANSA) - ROMA, 28 DIC - La riforma della Buona Scuola, presentata dal Governo, non entusiasma dirigenti scolastici, docenti, personale Ata Direttori dei servizi generali e amministrativi. A sostenerlo è il sindacato Anief, secondo il quale dei 10mila lavoratori del settore che ha incontrato nel corso degli ultimi quattro mesi, per saggiarne i pareri e avviare un confronto vero sulle linee guida già approvate dal Consiglio dei Ministri, la gran parte hanno chiesto degli interventi urgenti su alcuni punti assenti nel testo governativo. Tra le richieste maggioritarie fatte nel corso dei 400 seminari di formazione e dibattito svolti in tutte le regioni italiane, tenuti dal presidente Anief Marcello Pacifico e da più di 40 relatori, ve ne sono alcune su cui si è sviluppato un consenso comune: a partire dal no all'abolizione degli scatti, passando per il sì all'adeguamento dell'Italia alla normativa comunitaria e all'abolizione della trattenuta ENAM e TFR, al via libera alle regole flessibili per le pensioni, all'obbligo formativo fino al 18° anno di età, all'organico funzionale ma non sostitutivo all'insegnamento. Tra le richieste espresse dalla "base", vi è anche quella di garantire al personale risorse aggiuntive, senza però attuare nuovi tagli come accaduto negli ultimi anni. E pure l'assegnazione di stipendi base ancorati all'inflazione, regole per contratti di apprendistato e lo stop alle discriminazione per i contratti a termine.
Img press: La Buona Scuola non è risolutiva, l'Anief presenta la contro-riforma che viene dal basso
Italpress - ISTRUZIONE: ANIEF "BUONA SCUOLA NON RISOLUTIVA, ECCO CONTRO-RIFORMA"
Mister X: SCUOLA: ANIEF, «BUONA SCUOLA»NON RISOLUTIVA, NOSTRE PROPOSTE
Scuola Press: La Buona Scuola non piace, arriva la controriforma della base
Rassegna stampa su L'Italia ultima nell'Unione Europea per spesa pubblica nell'istruzione
Tmnews - Scuola, Anief: Italia ultima tra i paesi Ue per spesa istruzione
Pacifico: Bisogna capire che si tratta di investimenti
Roma, 27 dic. (askanews) - L'Italia si classifica ultima nell'Unione Europea per la spesa pubblica nell'istruzione: il dato è contenuto nell'Annuario statistico italiano pubblicato dall'Istat in questi giorni sulla base degli ultimi dati Ocse disponibili.
Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, "questi dati confermano che investire nella formazione, nella scuola e nell'università non va considerata una spesa, ma un saggio investimento: perché un giovane ben formato e preparato è una risorsa in più, anche per rilanciare lo sviluppo economico del Paese. Per questo motivo, spendere di più per formare capitale umano significa credere nella capacità civilizzatrice e lavorativa dei cittadini. E, nel contempo, gettare le basi per la costruzione di una società equa e solidale".
Ansa -Scuola:Anief, Italia fanalino di coda investe solo 4,6% Pil
Dati negativi anche in conseguimento maturità(79%)e laurea(32%)
(ANSA) - ROMA, 27 DIC - L'Italia è ultima nell'Unione Europea per spesa pubblica nell'istruzione, settore nel quale investe solo il 4,6% del Pil. Lo sottolinea l'Anief - associazione nazionale insegnanti e formatori - evidenziando il dato contenuto nell'Annuario statistico pubblicato dall'Istat nei giorni scorsi. Se in valori assoluti, è la Danimarca a investire più risorse nel sistema educativo, fanno meglio meglio di noi - segnala l'associazione sindacale - anche paesi come il Regno Unito (6,4%), Paesi Bassi (6,2%), Francia (6,1%), Portogallo e Spagna (5,5%), Germania (5,1%). Usciamo sconfitti anche dal confronto con Stati Uniti (6,9%), Australia (5,8%) e Giappone (5,1%). Il risultato del basso investimento dell'Italia "si traduce in un deludente tasso di scolarità dei giovani di 15-19 anni e in un modesto conseguimento di diplomi di maturità e di laurea". Ad avviso di Marcello Pacifico, presidente dell'Anief e segretario dell'associazione dei dirigenti scolastici Confedir, "tutti i Governi dei Paesi moderni hanno compreso che un giovane ben formato è una risorsa in più, anche per rilanciare lo sviluppo economico nazionale: da noi gli ultimi anni invece sono stati contrassegnati dai tagli". "E ancora non si volta pagina: nella Legge di Stabilità approvata a ridosso di Natale sono state cancellate le supplenze brevi e gli esoneri dei vice-presidi, oltre alla mancata stabilizzazione dei 100mila docenti precari abilitati dopo il 2011", conclude Pacifico. Il confronto diventa "ancora più vistoso - prosegue l'Anief - se si guarda al 'Tasso di scolarità dei giovani di 15-19 anni' per il quale l'Istat rileva che da noi è inferiore alla maggior parte degli altri Paesi europei, e che tra il 2011 e il 2012 in Italia è calato passando dall'81,3% all'81%". "In Germania - prosegue l'Anief - la frequenza scolastica nella stessa fascia di età è superiore al 90%: in altri Paesi, come Belgio, Irlanda e Paesi Bassi si attesta attorno al 93-94%". Per l'Anief, "non ci si può meravigliare, se da noi il tasso di conseguimento della maturità superiore e del diploma di laurea è fermo al 79% e al 32%. In Danimarca arriva al diploma il 90% e alla laurea il 50%. Se si guarda solo al conseguimento della maturità, la Finlandia riesce nel 96%. Germania, Regno Unito e Paesi Bassi tra il 92% e il 95%". Secondo Pacifico, "questi dati confermano che investire nella formazione, nella scuola e nell'università non va considerata una spesa, ma un saggio investimento: perché un giovane preparato è una risorsa in più, anche per rilanciare lo sviluppo economico del Paese". (ANSA).
Adnkronos: Scuola: Anief, in Italia troppi tagli, ultimi in Ue per spesa istruzione
Avvenire: Scuola: Anief, in Italia troppi tagli, ultimi in Ue per spesa istruzione
Avanti: Scuola. Ultimi della classe in UE
La Discussione: Anief Scuola: Italia ultima nella Ue per spesa pubblica nell'istruzione
Yahoo notizie: Scuola, Anief: Italia ultima tra i paesi Ue per spesa istruzione
Orizzonte Scuola: L'Italia ultima nell'Unione Europea per spesa pubblica nell'istruzione
Imgpress: L'Italia ultima nell'Unione Europea per spesa pubblica nell'istruzione
Tecnica della Scuola: Italia ultima in Ue per spesa in istruzione
Contatto news: 13:15 Scuola Anief: Italia ultima tra i paesi Ue per spesa istruzione
Freenewspos: L'Italia ultima nell'Unione Europea per spesa pubblica nell'istruzione
Il corriere del web: SCUOLA – L'Italia ultima nell'Unione Europea per spesa pubblica nell'istruzione
Secolo d'Italia: Investiamo nella scuola solo il 4,6% del Pil. Italia tra gli ultimi in Europa
In Terris: Italia ultima in Europa per spesa nell'istruzione
Quotidiano di Puglia: Italia ultima in UE per spesa pubblica nell'istruzione
Il Messaggero - Economia: Italia ultima in UE per spesa pubblica nell'istruzione
Milano Post: ISTRUZIONE, L'ITALIA È ANCORA IL FANALINO DI CODA NELLA UE
Scuola Press: Italia ultima in UE per spesa pubblica nell'istruzione
Teleborsa: Italia ultima in UE per spesa pubblica nell'istruzione
Fatti italiani: Istruzione – Italia fanalino di coda dell'Unione Europea
Radio Vaticana: Istat: Italia ultima tra i Paesi Ocse per spesa in istruzione
XXI Secolo: Spesa Istruzione: Italia all'ultimo posto
Rassegna stampa su Un milione di domande per fare il bidello e le sostituzioni nelle segreterie scolastiche
Corriere Adriatico: Boom di richieste per fare il bidello.Tra gli aspiranti anche tanti laureati
ANSA -Scuola: Anief, un milione di domande per fare il bidello
(ANSA) - ROMA, 23 DIC - La scuola italiana "rimane un saldo punto di riferimento per tantissimi aspiranti lavoratori: lo testimonia il boom di domande, probabilmente superiori al milione, presentate in questi giorni per essere collocati nella terza fascia delle graduatorie d'istituto al fine di candidarsi a svolgere, per brevi periodi, mansioni di assistente amministrativo o tecnico. Ma anche per fare il collaboratore scolastico". Lo segnala l'Anief. "Ma il boom di richieste di inserimento nelle graduatorie di terza fascia d'Istituto, utile per subentrare al titolare per brevi periodi, cozza - fa notare - con la norma della Legge di Stabilità 2015 che cancella di fatto le supplenze del personale per brevi periodi. Eppure tra gli aspiranti Ata ci sono anche tanti laureati, disposti ad accettare ruoli professionali di livello base: l'inserimento a scuola rappresenta ancora un'aspirazione o un'alternativa in un periodo di grave crisi lavorativa ed economica". Per Marcello Pacifico, presidente dell'Anief "la scelta di razionalizzare gli organici del personale non docente e le sostituzioni confligge davvero con quella dell'aumento esponenziale dei compiti assegnati alle scuole".
Messaggero – Economia: Boom di richieste per fare il bidello. Tra gli aspiranti anche tanti laureati
Leggo: BOOM DI RICHIESTE PER FARE IL BIDELLO:TRA GLI ASPIRANTI ANCHE TANTI LAUREATI
Scuola Press: Boom di richieste per fare il bidello. Tra gli aspiranti anche tanti laureati
IMG press: Un milione di domande per fare il bidello
Repubblica Finanza: Boom di richieste per fare il bidello. Tra gli aspiranti anche tanti laureati
Virgilio: Boom di richieste per fare il bidello. Tra gli aspiranti anche tanti laureati
Italpress - SCUOLA: ANIEF, 1 MLN DOMANDE PER BIDELLI E SOSTITUZIONI IN SEGRETERIE
Libreprensa.com: Boom di richieste per fare il bidello. Tra gli aspiranti anche tanti laureati
Teleborsa: Boom di richieste per fare il bidello. Tra gli aspiranti anche tanti laureati