La Gazzetta del Mezzogiorno – 4 marzo 2011
“Tre corsi post diploma per formare gli engineer”
░ In Puglia sarà avviato un nuovo modello di istruzione e formazione tecnica, riservato ai diplomati, in alternativa all’università.
Il progetto, annunciato dall’assessore regionale al Diritto allo Studio e alla Formazione, Alba Sasso diventerà operativo dal prossimo a.s. e coinvolgerà tre nuovi ITS che sono stati istituiti dalla Regione a Bari, per le nuove tecnologie nel settore meccanico e meccanotronico, a Locorotondo per la produzione agroalimentare, e a Francavilla Fontana (Brindisi) per il settore aerospaziale e per la mobilità sostenibile. Ad ogni ITS corrisponde una fondazione a cui aderiscono scuole, università, imprese ed enti locali; le attività didattiche si svolgeranno in strutture messe a disposizione dalle province…. Ogni istituto attiverà tre corsi a numero chiuso, con prove di selezione, dalla durata da 1800 a 2000 ore, lezioni in laboratorio e tirocini in azienda. Obiettivo: formare una nuova figura professionale, quella dell’engineer…
Il Gazzettino – 4 marzo 2011
“Graduatorie: precari al Quirinale contro i nuovi inserimenti”
░ I capponi di Renzo… Questa guerra tra precari è la principale amarezza per noi dell’ANIEF.
Anno parlato con il senatore Mario Pittoni, poi sono andati in udienza dal D.G. del Miur Luciano Chiappetta, ed infine si sono recati al Quirinale. Il Presidente della Repubblica, però, non li ha potuti ricevere…. Ha dato appuntamento per il 19 marzo… Sono i tre insegnanti del comitato “No pettine” che ieri sono partiti in treno da Venezia per “dirne quattro” agli amministratori romani…. Vogliono che le GaE rimangano così come sono, senza inserire gli insegnanti che hanno vinto il ricorso presentato dall’ANIEF… Alla fine della giornata erano soddisfatti: ”Il senatore e il direttore generale del MIur ci hanno dato ragione e si sono impegnati per risolvere questa questione che rischia davvero di esplodere…”.
Il Giornale di Sicilia – 4 marzo 2011
“Docenti e personale Ata: altri tagli in Sicilia”
░ Per la Sicilia, la ricetta più amara: si tratta di tagli per 2534 cattedre e 1600 posti Ata.
Il decreto sugli organici 2011/2012 non è ancora definito ma l’anticipazione della bozza pubblicata ieri da IL Sole 24Ore è una doccia fredda per docenti e Ata: la scuola italiana, l’anno prossimo, perderà 19700 posti di insegnante e tra 14 e 16 mila di personale ATA. Una cura dimagrante… che colpirà profondamente gli organici siciliani, nei quali sono previsti 2534 cattedre e 1600 posti Ata in meno… che si aggiungono in Sicilia a 7200 posti tagliati nel 2009/10 e quasi 5000 nel 2010/11. A subire la sforbiciata più drastica sarà la scuola primaria (perderà 9252 posti in tutta la penisola). Buone notizie arrivano invece dal fronte dei pensionamenti, che potrebbero in qualche modo compensare le pesanti riduzioni di organico…. Il Miur, secondo fonti sindacali, è intenzionato a chiedere l’autorizzazione al Tesoro, per assumere 30mila persone.
Il Venerdì, supplemento de la Repubblica – 4 marzo 2011
“Sui libri di testo la battaglia è sleale”
░ l’On. Siragusa (PD) denuncia risvolti di illegalità nella concorrenza tra editori.
Il mercato dell’editoria scolastica è ormai un campo di battaglia combattuta con lavagne multimediali e notebook donati a professori e presidi. Una forma di concorrenza sleale denunciata dall’On. Alessandra Siragusa, secondo cui la legge del 2008 del ministro Gelmini, che obbliga le scuole a non cambiare libri di testo per cinque o sei anni, sta favorendo le grandi case editrici…. La questione su cui la Siragusa ha presentato un’interrogazione alla Camera è stata sollevata anche dall’associazione degli editori e da quella dei rappresentanti di libri.
Italia Oggi – 5 marzo 2011
“Le assenze scolastiche si pagano”
░ Studenti bocciati, oltre il tetto del 25% di assenza, rispetto ai 200 giorni canonici minimi per la validità giuridica dell’a.s. Il tetto è esteso alle scuole secondarie di secondo grado.
Nessuna scappatoia. Da Quest’anno gli studenti delle medie e delle superiori che si assentano troppo, cioè oltre il 25% dell’orario scolastico, non devono essere ammessi allo scrutinio finale. E dunque dovranno ripetere l’anno. A ribadire che la riforma, prevista da un dpr del 2009, deve partire senza scorciatoie, è stato il Miur con una circolare emanata ieri in cui si specifica che potranno esservi delle deroghe: gravi motivi di salute documentati, adesione a confessioni religiose, partecipazione ad attività sportive Coni….
Il Messaggero – 5 marzo 2011
“Scuola, arriva la nuova sforbiciata: a settembre 19.700 prof in meno”
░ La scure della finanziaria si abbatte per il terzo anno consecutivo sul settore più mal vessato del pubblico impiego, e il Ministro considera di aver solo perso consultando i sindacati.
Era già tutto scritto nella finanziaria 2008: anche nell’anno 20011/12 continua l’opera di dimensionamento… Con il governo Berlusconi, sono già volate via 68mila cattedre: Quest’anno ne devono sparire altre 19700 per ottenere i risparmi chiesti dal Tesoro: altri docenti di ruolo finiranno in esubero e molti precari, anche se hanno lavorato per anni con contratti di 12 mesi, rimarranno a casa…. Le regioni più penalizzate dai tagli, secondo le tabelle del Miur, saranno: Sicilia (-2534 posti), Lombardia (-2415 posti), Campania (-2234 posti) e Lazio (-1989 posti). Nei prossimi giorni arriveranno i numeri definitivi, ma i giochi sembrano fatti…. Per il personale ATA si parla di 15mila posti in meno… Intanto la scuola si prepara a tornare in piazza il 12 marzo, giorno in cui si manifesterà in difesa della Costituzione…..
l’Unità – 5 marzo 2011
“L’anno prossimo mancheranno migliaia di presidi”
░ A Palermo e Provincia, il Miur ne autorizza l’avvio sin dal prossimo settembre; USR e Consiglio scolastico provinciale erano stati più cauti.
Gli istituti superiori della provincia di Palermo, dal prossimo anno, avranno 37 nuovi indirizzi di studio. Lo ha stabilito il Miur.. Colpo di scena: il Ministero, su richiesta della regione, ha autorizzato anche 10 dei 13 corsi per i quali sia il Consiglio scolastico provinciale che l’Ufficio Scolastico Regionale avevano dato parere negativo…. Ai ragazzi non resterà che confrontarsi col nuovo ventaglio di opzioni… Il presidente del Consiglio scolastico provinciale, Salvatore Cecala, avanza qualche perplessità: “Sono lieto che si possano attivare nuovi corsi… Mi sorprende che la Regione abbia segnalato al ministero anche indirizzi non necessari, proposti dall’amministrazione provinciale ma sui quali, dopo attento esame, si erano espressi negativamente sia il Consiglio scolastico che l’Ufficio Scolastico Regionale… Temo che possa succedere, come già avvenuto in passato, che alcuni corsi non vengano attivati per mancanza di condizioni…
Corriere della sera – 5 marzo 2011
“La UIL contro il 17 marzo: così sono ferie obbligatorie”
░ Limitatamente a questo 2011, il 17 marzo (giovedì) sarà festa nazionale (anniversario dell’Unità nazionale); gli uffici pubblici e le scuole resteranno chiusi. Ma la Confindustria e la Lega hanno storto il muso, e il governo ha chiarito che la festa del 17 marzo sostituisce, per un anno, la festività del 4 novembre (che è qualificata, ai fini retributivi, tra le “festività soppresse” che possono essere chieste, nel calcolo delle ferie, in data decisa dal lavoratore stesso (eventualmente a rinforzo delle ferie o “a ponte”). Da ciò, l’obiezione del sindacato: si riducono da 4 a 3 le festività soppresse. In sostanza, c’è polemica anche per la Patria. Sono 2 le interpretazioni possibili (e non sapremmo dire qual è la peggiore): o una nebbia ideologica soffoca il sentimento nazionale, o non abbiamo neanche i soldi per un giorno di festa.
“Alla fine, il 17 marzo si celebrerà l’Unità d’Italia, a spese dei lavoratori che vedranno scendere da 4 a 3 i giorni di festività compensativi”. Grida al pasticcio dagli evidenti profili di legittimità, il segretario generale della UIL pubblica amministrazione…. E non è l’unico a denunciare il “trucco”… Un artificio contabile che ha scambiato alla pari, ai fini della paga, 2 giornate, il 4 novembre e il 17 marzo….
Il Sole 24Ore – 7 marzo 2011
“Venti giorni full-time per imparare in azienda”
░ All’ITIS “Mattei” di San Donato, una sperimentazione promettente.
Una partenership con due grosse aziende per avvicinare i propri studenti al mondo del lavoro. L’Itis Mattei di San Donato Milanese sta lavorando quasi da un anno con Accenture ed Edison, per studiare progetti di alternanza scuola-lavoro…. “L’avvio è stato incoraggiante – dichiara il preside – con massima disponibilità da entrambe le parti, anche se è inutile negare che il gap più ampio riguarda le competenze”. La scuola trasferisce conoscenze; le aziende vorrebbero più abilità pratiche. E’ il ritornello che si ripete anche per la formazione in campo informatico…. Tre settimane full-time a diretto contatto con il mondo del lavoro, che andranno a sostituire altrettante settimane di lezioni.
ItaliaOggi - 8 marzo 2011
“Laureati, poco lavoro e mal pagato”
░ Il XII rapporto di Almalaurea fotografa la caduta dei livelli occupazionali e delle retribuzioni. A un anno dal titolo è disoccupato il 17,7% degli specialisti.
Laureati e sottopagati. Nella migliore delle ipotesi. Ma anche disoccupati e con un lavoro in nero, nella peggiore. La crisi non smette di produrre i suoi effetti… E basta scorrere i numeri messi in fila dal XIII Rapporto Almalaurea sulla condizione occupazionale dei laureati….. oggi il 16,2 dei laureati brevi è disoccupato a un anno dal conseguimento del titolo di studio, nel 2007 erano l’11.3%. E neppure dalla specialistica arrivano numeri migliori… A cinque anni dalla laurea, il potere d’acquisto delle retribuzioni dei laureati con impiego è diminuito, il 5 anni, di quasi il 10%.... Il mondo dei contratti atipici interessa più di 4 laureati brevi su 10. Allo stesso tempo, i rapporti di lavoro stabili sono passati dal 50,7% al 46,2%. Tra le facoltà, le disparità sono evidenti… i picchi interessano oltre a chi esce dal percorso medico e professioni sanitarie (98%), i laureati del gruppo economico-statistico, e di architettura (entrambi, quasi l’85%). All’estremo opposto, i laureati nel gruppo geo-biologico (47,1), chimico-farmaceutico (48,5%) e giuridico (50%).
ItaliaOggi - 8 marzo 2011
“Il gran pasticcio della valutazione”
░ Il testo Milleproroghe utilizza la sigla Indire, che non esiste più (c’è l’Ansas); in VII Commissione, il governo parla di errore tecnico.
La riforma delineata dal decreto Milleproroghe si regge su tre gambe: INDIRE (per il sostegno alla didattica), Invalsi (per la valutazione degli studenti), e corpo ispattivo (a cui compete giudicare gli sviluppi di ogni singola scuola)… Ma al Senato è venuto fuori… che il sistema si regge su una gamba che non esiste: si tratta dell’INDIRE (chiuso con la finanziaria del 2007)… A sollevare il problema, la Commissione cultura del senato… Il sottosegretario Giuseppe Pizza ha commentato il richiamo all’INDIRE come un errore tecnico…
ItaliaOggi - 8 marzo 2011
“Ecco i test Invalsi, ma non fanno media”
░ L’esordio dei test nelle scuole secondarie di secondo grado: un test unico per tutti gli indirizzi di licei, indirizzi degli istituti tecnici e indirizzi degli istituto professionali.
Alle superiori arrivano i test Invalsi ma gli studenti che affronteranno la maturità possono dormire sonni tranquilli. Per loro l’Invalsi può attendere: a sostenere il 10 maggio la prima prova nazionale di italiano e matematica saranno solo le seconde classi. E i rusultati delle verifiche non faranno media con la votazione finale, perché lo scopo è valutare i livelli di apprendimento alla fine del biennio delle superiori… Per questo motivo, le prove saranno uniche per tutte le tipologie di scuola.. L’Invalsi ha predisposto un documento con esempi di prove per esercitarsi ai test… I docenti riporteranno su appositi moduli le risposte degli alunni, mentre in alcune classi saranno inviati dal Miur osservatori esterni per verificare che i test vengano somministrati correttamente secondo i protocolli. L’hanno passata liscia i maturandi: per loro l’Invalsi attenderà il 2012…. Dal prossimo anno la terza prova cambierà volto, come annunziato mesi fa dal ministro Gelmini. Su modello dei Pesei europei, in arrivo criteri standardizzati per tutti….
ItaliaOggi - 8 marzo 2011
“La maturità mette ko i diplomifici”
░ Rapporto della Gelmini al parlamento sulla riforma avviata a partire dall’ex ministro Fioroni; in calo i privatisti (-30%), e quasi azzerati gli ammessi per merito.
Addio diplomi facili e stop ai pendolari della maturità. Le nuove regole sull’ammissione all’esame di Stato…. Hanno contrastato l’azione dei cosiddetti diplomifici…. Ridotto considerevolmente il numero dei privatisti e di fatto spariti i candidati interni ammessi con un anno di anticipo all’esame per merito scolastico.
ItaliaOggi - 8 marzo 2011
“Per gli insegnanti alternativi, i diritti dei prof di religione”
░ Una sentenza emessa dalla III sezione del Tar del Lazio (n.924 depositata lo scorso febbraio) dichiara illegittima la disposizione dell’Ordinanza sugli esami di stato (la n.44/2010) che preclude ai docenti di attività alternative alla RC il diritto di far parte a pieno titolo del CdC, come i docenti di religione.
I giudici amministrativi hanno annullato l’ordinanza n.44, censurando il diverso trattamento tra i docenti di religione e gli insegnanti che si occupano degli alunni che non si avvalgono di questo insegnamento… E’ da considerarsi illegittimo il diverso trattamento riservato nel procedimento decisionale alle due distinte categorie di dicenti, perché i docenti di RC, facendo parte a pieno titolo del CdC, concorrono alle sue deliberazioni in ordine all’attribuzione del punteggio per il credito scolastico. Mentre invece le prerogative degli insegnanti di attività alternative si limitano all’obbligo di fornire preventivamente al Cdc meri elementi conoscitivi sull’interesse e il profitto mostrati da ciascuno studente… anziché partecipare anche essi a pieno titolo alle deliberazioni del Cdc..
ItaliaOggi - 8 marzo 2011
“In 10 anni, fuori 270 mila prof”
░ Secondo una stima di ItaliaOggi (di Alessandra Ricciardi e Franco Bastinini), entro il 2021 i pensionamenti libereranno il 40% dei posti di lavoro nella scuola: 27mila posti nella scuola per l’infanzia; 75mila della primaria; 70 mila della scuola secondaria di primo grado; 88mila della scuola secondaria di II grado. Già nel 2012 saranno 38mila le cattedre senza titolare.
Sarà un’occasione epocale. Per immettere nella scuola insegnanti giovani, per realizzare quella riforma del sistema che passa attraverso un nuovo reclutamento e nuove leve… Secondo una stima fatta da ItaliaOggi, sulla scorta di dati ministeriali, nei prossimi 10 anni si libereranno circa 270mila posti (tanti sono i docenti che arriveranno, entro il 2021 al compimento dei 65 anni). Solo il prossimo anno 2011/12 saranno 38mila le cattedre senza titolare negli organici di diritto, tra quelle mai coperte e quelle che si renderanno libere grazie alle uscite previdenziali… I posti vacanti sono 31 mila, i pensionati saranno 27mila. A questi vanno sottratti i circa 20mila tagli che avranno corso col prossimo primo settembre… C’è anche la variabile di circa 10mila esuberi, che potranno ma solo parzialmente essere riassorbiti, con un minimo di mobilità, grazie ai pensionamenti.
ItaliaOggi - 8 marzo 2011
“Il preside non tocchi le note”
░ Una sentenza del CdS (n.715/2011, depositata il 31 gennaio scorso) censura il comportamento di un d.s. che aveva modificato d’autorità l’annotazione di un fatto, riportata sul registro di classe per mano di un docente dell’istituto. La sentenza conferma una precedente del Tar Lazio.
Un professore era messo al corrente da una studentessa di un fatto che l’aveva vista soggetta a molestie sessuali realizzate da un altro alunno dell’istituto. A fronte di ciò, il docente si procurava, trattandosi di situazione avente rilevanza disciplinare, di interrogare lo studente, pur facendo parte di una classe non di sua pertinenza, e ne riceveva l’ammissione… Conseguiva che il docente apponeva sul registro della classe dell’allievo una nota… Questa veniva successivamente modificata dal d.s. con la più stringata segnalazione: “l’alunno importuna pesantemente una compagna”. L’atto dirigenziale era impugnato dal docente nella logica dell’immodificabilità, in via autoritativa, da parte del capo d’istituto, di un atto pubblico quale deve ritenersi essere il registro di classe. Il tribunale amministrativo di Genova (sentenza n.282/2009) confermava le ragioni del docente.
ItaliaOggi - 8 marzo 2011
“Verso il voto per le RSU”
░ Dopo il parere favorevole del CdS, l’Aran ha convocato i sindacati del pubblico impiego per il prossimo 21 marzo, per decidere del rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie.
Il mancato rinnovo delle RSU, già scadute, è stato fin ora imputato alla mancata definizione delle nuove aree di contrattazione previste dal decreto 150/2009. Ma il CdS ha chiarito che, in attesa delle nuove aree, è possibile rinnovare le RSU anche per consentire il normale proseguimento delle relazioni sindacali. Visti i tempi per l’avvio della macchina elettorale, è possibile che nella scuola si rinvii il tutto all’inizio del nuovo a.s.
GIORNALE DI SICILIA - 9 marzo 2011
“Le fabbriche di disoccupati”
░ Nino Sunseri non esita a proporre un accostamento: “L’Università nel Sud somiglia ai corsi finanziati dalla Regione”.
Le iscrizioni nelle università sono in calo. Nell’ultimo anno sono scese del 5%... a fronte della diserzione dall’università statale si registra un aumento in quelle private…. Certo non tutti i ragazzi possono andare alla Bocconi. Però è sperabile che tutte le università italiane provino a diventare come la grande università milanese. Un modello di serietà e rigore, ma anche una cura particolare nel collegamento con il mondo del lavoro. Che senso ha, per es., lasciare prosperare lauree deboli come Lettere ?... L’università statale, soprattutto nel Mezzogiorno, più che con la Bocconi comincia ad avere fin troppi punti di contatto con i corsi di formazione finanziati dalla Regione Siciliana. Costosi, pletorici e sostanzialmente inutili. Producono (quando ci riescono) professionalità totalmente superflue. Fabbriche di disoccupati che hanno uno scopo di fondo: assicurare lo stipendio ai formatori.
GIORNALE DI SICILIA - 9 marzo 2011
“Due incontri per ricordare l’impegno del prof.re Salvo”
░ Il Liceo classico Umberto I di Palermo commemora il suo prestigioso professore di Filosofia e Storia: Franco Salvo, che vi insegnò dagli anni Sessanta agli anni Ottanta. Fu “maestro di vita” autentico di non pochi noi, e lo ricordiamo con affetto e riconoscenza.
Il Sole 24Ore - 10 marzo 2011
“Precari assunti entro sette-otto anni”
░ Il Ministro Gelmini presenta alla Camera l’obiettivo del Miur.
“Nell’arco di sette-otto anni i precari potranno trovare un posto a tempo indeterminato nella pianta organica della scuola”. Intervenuta ieri alla Camera per rispondere a un’interrogazione del leader Idv Antonio Di Pietro, il ministro Gelmini ha rilanciato una delle parole d’ordine storiche del mondo della scuola: l’assorbimento integrale dei precari… “una graduale immissione in ruolo proporzionata alla capacità di assorbire posti di lavoro da parte della scuola”. In lista di attesa ci sono 232mila docenti, più 60mila Ata…
Il Foglio - 10 marzo 2011
“Così cambia la scuola, tra studenti nativi e prof digitali”
░ Uno studio del CREMIT – Centro di ricerca universitario sull’educazione (Università cattolica di Milano).
La nuova scuola digitale italiana sperimenta l’introduzione in aula della LIM, la lavagna interattiva multimediale. Che poi è uno schermo periferico collegato a un computer, e a un proiettore. L’introduzione realizza parte di un più ampio progetto ministeriale per l’integrazione delle tecnologie della comunicazione, nella didattica in classe, e in modo trasversale nelle diverse discipline…. Certo serve una didattica saggia, servita da insegnanti saggi… è inutile utilizzare nuove macchine, senza una solida motivazione educativa… L’insegnante saggio sa dosare la tecnologia al dilà delle sue competenze tecniche…
http://it.wikisource.org/wiki
“Discorso_pronunciato_da_Piero_Calamandrei_
al_III_Congresso_dell'Associazione_a_difesa_della_scuola_nazionale”
░ Se stiamo perdendo l’orientamento, una buona bussola è certamente questa riflessione – un discorso pronunciato nel febbraio 1950 - di un grande padre della Repubblica. Ne riportiamo il passo centrale.
La scuola, come la vedo io, è un organo "costituzionale". Ha la sua posizione, la sua importanza al centro di quel complesso di organi che formano la Costituzione… è un organo vitale della democrazia come noi la concepiamo. Se si dovesse fare un paragone tra l'organismo costituzionale e l'organismo umano, si dovrebbe dire che la scuola corrisponde a quegli organi che nell'organismo umano hanno la funzione di creare il sangue [...]. La scuola, organo centrale della democrazia, perché serve a risolvere quello che secondo noi è il problema centrale della democrazia: la formazione della classe dirigente. La formazione della classe dirigente, non solo nel senso di classe politica, di quella classe cioè che siede in Parlamento e discute e parla (e magari urla) che è al vertice degli organi più propriamente politici, ma anche classe dirigente nel senso culturale e tecnico: coloro che sono a capo delle officine e delle aziende, che insegnano, che scrivono, artisti, professionisti, poeti. Questo è il problema della democrazia, la creazione di questa classe, la quale non deve essere una casta ereditaria, chiusa, una oligarchia, una chiesa, un clero, un ordine. No. Nel nostro pensiero di democrazia, la classe dirigente deve essere aperta e sempre rinnovata dall'afflusso verso l'alto degli elementi migliori di tutte le classi, di tutte le categorie. Ogni classe, ogni categoria deve avere la possibilità di liberare verso l'alto i suoi elementi migliori, perché ciascuno di essi possa temporaneamente, transitoriamente, per quel breve istante di vita che la sorte concede a ciascuno di noi, contribuire a portare il suo lavoro, le sue migliori qualità personali al progresso della società [...]. A questo deve servire la democrazia, permettere ad ogni uomo degno di avere la sua parte di sole e di dignità (applausi). Ma questo può farlo soltanto la scuola, la quale è il complemento necessario del suffragio universale. La scuola, che ha proprio questo carattere in alto senso politico, perché solo essa può aiutare a scegliere, essa sola può aiutare a creare le persone degne di essere scelte, che affiorino da tutti i ceti sociali…. Ora, se questa è la funzione costituzionale della scuola nella nostra Repubblica, domandiamoci: com'è costruito questo strumento? Quali sono i suoi principi fondamentali? Prima di tutto, scuola di Stato. Lo Stato deve costituire le sue scuole. Prima di tutto la scuola pubblica. Prima di esaltare la scuola privata bisogna parlare della scuola pubblica. La scuola pubblica è il prius, quella privata è il posterius. Per aversi una scuola privata buona bisogna che quella dello Stato sia ottima (applausi). Vedete, noi dobbiamo prima di tutto mettere l'accento su quel comma dell'art. 33 della Costituzione che dice così: "La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi". Dunque, per questo comma [...] lo Stato ha in materia scolastica, prima di tutto una funzione normativa. Lo Stato deve porre la legislazione scolastica nei suoi principi generali. Poi, immediatamente, lo Stato ha una funzione di realizzazione [...]. La scuola di Stato, la scuola democratica, è una scuola che ha un carattere unitario, è la scuola di tutti…. Quando la scuola pubblica è così forte e sicura, allora, ma allora soltanto, la scuola privata non è pericolosa. Allora, ma allora soltanto, la scuola privata può essere un bene. … Il mandare il proprio figlio alla scuola privata è un diritto, lo dice la Costituzione, ma è un diritto il farselo pagare? È un diritto che uno, se vuole, lo esercita, ma a proprie spese…