Pubblichiamo alcuni articoli sulla riforma e le assunzioni che rischiano di slittare di un anno, il futuro dei precari rimane appeso alle graduatorie. Docenti italiani, altro record di cui vergognarsi: i più anziani e meno pagati. Se passa il ddl andrà ancora peggio
Rassegna stampa su Riforma e assunzioni rischiano di slittare di un anno, il futuro dei precari rimane appeso alle graduatorie
ADNKRONOS -SCUOLA: ANIEF, RIFORMA E ASSUNZIONI RISCHIANO DI SLITTARE DI UN ANNO
IL FUTURO DEI PRECARI RIMANE APPESO ALLE GRADUATORIE
Roma, 12 giu. (AdnKronos) - L'allungamento dei tempi per l'approvazione della riforma della scuola sta mettendo a serio rischio l'attuazione delle 100mila assunzioni previste. È quanto sostiene l'Anief spiegando che «qualora, infatti, il testo dovesse inciampare di nuovo, come è accaduto un paio di giorni fa in Commissione Affari costituzionali, ci troveremmo davanti ad un disegno di legge sfiduciato dal personale, dagli studenti, dalle famiglie, dalla piazza, e ora anche dai parlamentari. Con il fondato rischio - evidenzia il sindacato - che, dopo averle annunciate a gran voce, le 50mila assunzioni, da spalmare sulle scuole per la creazione dell'organico funzionale, possano sfumare all'ultimo momento». Anief, «che chiede da mesi un decreto legge che scongiuri questa eventualità, dal sapore della beffa annunciata, ricorda a Governo e parlamentari che a questo punto diventa ancora più impellente allestire delle graduatorie dei precari corrette, formulate sulla base degli effettivi titoli di studio e servizi svolti dal personale che sta chiedendo di esservi collocato». «Sarebbe stato necessario - sottolinea l'Anief - avere questa certezza, anche in caso di attuazione del piano straordinario di stabilizzazione predisposto dal Governo, perché a dispetto di chi dice che 'è finita l'era della supplentitè, a settembre nella migliore delle ipotesi verranno comunque chiamati 80mila docenti a tempo determinato, fino al 30 giugno, e 30mila Ata precari; figuriamoci ora, che le percentuali di insuccesso del piano cominciano a salire (sembra che i deputati più vicini a Renzi abbiano imposto al resto del Pd, come data limite, la fine di giugno, altrimenti la riforma slitterebbe al 2016)». (segue) (Rre-Ste/AdnKronos)
ITALPRESS - SCUOLA: ANIEF "CON ALLUNGAMENTO TEMPI RIFORMA ASSUNZIONI A RISCHIO"
ROMA (ITALPRESS) - Per l'Anief "l'allungamento dei tempi per l'approvazione della riforma della scuola, sta mettendo a serio rischio l'attuazione delle 100mila assunzioni previste. Qualora, infatti, il testo dovesse inciampare di nuovo, come e' accaduto un paio di giorni fa in commissione Affari costituzionali, ci troveremmo davanti a un disegno di legge sfiduciato dal personale, dagli studenti, dalle famiglie, dalla piazza, e ora anche dai parlamentari. Con il fondato rischio che, dopo averle annunciate a gran voce, le 50mila assunzioni, da spalmare sulle scuole per la creazione dell'organico funzionale, possano sfumare all'ultimo momento". Anief, che chiede da mesi un decreto legge che scongiuri questa eventualita' "dal sapore della beffa annunciata", ricorda a Governo e parlamentari che "a questo punto diventa ancora piu' impellente allestire delle graduatorie dei precari corrette, formulate sulla base degli effettivi titoli di studio e servizi svolti dal personale che sta chiedendo di esservi collocato.cSarebbe stato necessario avere questa certezza, anche in caso di attuazione del piano straordinario di stabilizzazione predisposto dal Governo, perche' a dispetto di chi dice che 'e' finita l'era della supplentite', a settembre nella migliore delle ipotesi verranno comunque chiamati 80mila docenti a tempo determinato, fino al 30 giugno, e 30mila Ata precari; figuriamoci ora, che le percentuali di insuccesso del piano cominciano a salire".
Qui Finanza: Scuola, il futuro dei precari resta appeso alle graduatorie
Mister X: SCUOLA: ANIEF, RIFORMA E ASSUNZIONI RISCHIANO DI SLITTARE DI UN ANNO
Teleborsa: Scuola, il futuro dei precari resta appeso alle graduatorie
L'Unico: SCUOLA: ANIEF, RIFORMA E ASSUNZIONI RISCHIANO DI SLITTARE DI UN ANNO
Non uno di meno: Riforma, ora il rischio è che salti di un anno
Repubblica.it: Scuola, il futuro dei precari resta appeso alle graduatorie
Radio Cosenza Nord. Intervista al Presidente Pacifico
La Nuova Sardegna: Slitta il 95% degli scrutini, esami salvi
Rassegna stampa su Docenti italiani, altro record di cui vergognarsi: i più anziani e meno pagati. Se passa il ddl andrà ancora peggio
ANSA - Scuola: rapporto, prof italiani i più anziani e meno pagati
Anief, rapporto Eurydice rivela altro record di cui vergognarsi
(ANSA) - ROMA, 12 GIU - In Europa i docenti italiani sono i più anziani e vanno in pensione sempre più tardi, guadagnano meno e operano all'interno di scuole che percepiscono bassi finanziamenti pubblici. I dati "non sono contestabili" perché - spiega l'Anief - sono stati pubblicati in queste ore attraverso il rapporto annuale Eurydice che ha messo a confronto i vari sistemi scolastici del vecchio Continente. Partendo dall'età, si scopre che l'8,2% dei docenti francese ha meno di 30 anni, mentre in Italia ad avere quell'età sono appena lo 0,4%. Se in Spagna solo il 29,3% dei docenti ha più di 50 anni, nel nostro Paese, anche per via della riforma Monti-Fornero - sottolinea l'Anief - si sfiora il 60%. Sul fronte stipendi il gap non è da meno: i docenti spagnoli percepiscono fra i 32mila e i 45mila euro lordi l'anno; i tedeschi tra i 46mila e i 64mila; gli italiani si fermano tra i 24mila e i 38mila euro. Anche per i finanziamenti pubblici, il resoconto è negativo: nel 2013 l'Inghilterra, dove risiedono 7 milioni di persone in meno rispetto all'Italia, ha speso per l'Istruzione 80 miliardi di euro, la Francia 78 miliardi, il nostro Paese appena 48. Quanto alla valutazione dei docenti, i Paesi Europei che prevedono una valutazione del docente ci sono, ma nessuno di essi - fa notare l'Anief - prevede che l'insegnante sia valutato da genitori e alunni. "Se la riforma 'La Buona Scuola' dovesse essere approvata, per i giovani laureati porte sbarrate nei concorsi. Per tutto il personale, inoltre - afferma il sindacato - non sono previste risorse per riportare gli stipendi, fermi dal 2009, almeno al livello dell'inflazione. Infine, saremmo gli unici in Europa ad avere gli insegnanti valutati da genitori e alunni". Quelli di Eurydice - commenta Marcello Pacifico, presidente dell'Anief - "sono dati che non ci sorprendono, ma il futuro è davvero nero. Perché si continua a non parlare di rinnovo del Ccnl. E lo sblocco dell'indennità di vacanza contrattuale, prevista soltanto dal 2019, porterà appena cinque euro in più al mese a lavoratore".
ITALPRESS - SCUOLA: ANIEF "DOCENTI ITALIANI I PIÙ ANZIANI E MENO PAGATI"
ROMA (ITALPRESS) - "In Europa i docenti italiani sono i piu' anziani e vanno in pensione sempre piu' tardi, guadagnano meno e operano all'interno di scuole che percepiscono i bassi finanziamenti pubblici: il quadro diventa drammatico se si pensa che gli insegnanti di paesi a noi geograficamente e culturalmente vicini, come - come Francia, Germania e Spagna - possono contare su supporti ben superiori. I dati non sono contestabili, perche' sono stati pubblicati in queste ore attraverso il rapporto annuale Eurydice ha messo a confronto i vari sistemi scolastici del vecchio Continente". Lo afferma l'Anief in una nota. "Partendo dall'eta', scopriamo che l'8,2% dei docenti francese ha meno di 30 anni, mentre in Italia ad avere quell'eta' sono appena lo 0,4%. Se in Spagna solo il 29,3% dei docenti ha piu' di 50 anni, nel nostro Paese, anche per via della riforma Monti-Fornero, sfioriamo il 60%. Sul fronte stipendi il gap non e' da meno: i docenti spagnoli percepiscono fra i 32mila e i 45mila euro lordi l'anno; i tedeschi tra i 46mila e i 64mila; gli italiani si fermano tra i 24mila e i 38mila euro - aggiunge -. Anche per i finanziamenti pubblici, il resoconto e' negativo: nel 2013 l'Inghilterra, dove risiedono 7 milioni di persone in meno rispetto all'Italia, ha speso per l'Istruzione 80 miliardi di euro, la Francia 78 miliardi, il nostro Paese appena 48". Anief ricorda che "in Italia sul fronte scolastico si vive una situazione di stallo sempre piu' preoccupante: nel 2009, infatti, il numero di docenti over 50 era fermo al 52%, mentre oggi si e' elevato di quasi 8 punti percentuali. Per quanto riguarda gli stipendi, invece, la poverta' dei salari degli insegnanti italiani e' stata accentuata dal contratto bloccato dal 2009, a cui nell'ultimo periodo si e' aggiunto il dimezzamento dei fondi destinati alle attivita' aggiuntive. Intanto, negli altri Paesi la crisi economica non frenava di certo l'adeguamento stipendiale dei docenti".
L'Eco di Bergamo: Sempre più anziani e meno pagati. Ecco la fotografia dei prof italiani
L'Eco del Sud: Scuola. Insegnanti italiani i più anziani e poveri d'Europa
IMG press: DOCENTI ITALIANI I PIù ANZIATI E MENO PAGATI. SE PASSA IL ddl ANDRà ANCORA PEGGIO
Orizzonte Scuola: In Italia gli insegnanti più anziani e meno pagati
Roma Virgilio: Sempre più anziani e meno pagati Ecco la fotografia dei prof italiani