Il giorno – 1 aprile 2011
“I presidi si sfidano: in palio 2350 posti ”
░ Si prevedeva un numero superiore di posti, ma il Tesoro ne ha sottratto la quota (più di quattrocento) da assegnarsi ai presidi nominati in Sicilia, a seguito del pasticciato concorso di cinque anni addietro: quale che sarà l’esito dei ricorsi e controricorsi, quei dirigenti già inseriti nei ruoli non li si può estromettere.
Ecco il concorso dei presidi. E’ imminente la pubblicazione in G.U.del bando che porterà ossigeno alla dirigenza nelle scuole… Le assegnazioni dei futuri dd.ss. sono ancora da valutare ma la Lombardia è la regione con più scuole vacanti… Una scuola su cinque è acefala, affidata in reggenza. Cioè ad un altro d.s. In Italia sono 1600 su 10mila. Se il concorso partisse a breve, i nuovi incarichi sarebbero assegnati, al minimo, tra un anno e mezzo.
Giornale di Sicilia – 1 aprile 2011
“I falsi diplomi ora vanno al rogo. Per 150 torna l’incubo degli esami”
░ La notizia è pubblica oggi, ma per i 150 falsi “maturati” (ignari ?) non è un pesce d’Aprile, né la sceneggiatura del film “Immaturi”, è la dura realtà che fa seguito alla sentenza emessa dalla terza sezione del Tribunale di Palermo. E adesso che ne sarà degli altri eventuali titoli di studio e professionali conseguiti successivamente, sulla base del diploma ? Intanto, la gang dei falsi diplomi si becca 43 anni di galera.
La decisione del tribunale sulle pene accessorie parla chiaro: i 150 diplomi sequestrati sono come se non ci fossero: tamquam non essent. Gli ex alunni delle scuole private coinvolte nel processo concluso mercoledì scorso, con 10 condanne e 4 assoluzioni, si sentono come nel film di Paolo Genovese: “Immaturi”…..Per gli ex ragazzi degli anni 2001-2002 e 2002-2003, degli istituti Verga, Oriani, Colombo, Nove studi e altri… è una drammatica realtà.
Avaaz.org – Il mondo in azione – 1 aprile 2011
“Appello al Primo ministro Erdoğan e al governo della Turchia”
░ Sabato 26 marzo una donna avvocato di nome Iman al-Obeidi ha fatto irruzione in un hotel di Tripoli e ha pregato i giornalisti stranieri di aiutarla, mostrando le sue ferite e denunciando che era stata violentata da 15 uomini di Gheddafi. Ha continuato a urlare mentre alcuni agenti di Gheddafi la portavano via. Riportiamo l’appello su cui sono state raccolte centinaia di migliaia di firme, con cui si chiede al Primo ministro Erdoğan di aiutare Iman, con intervento diplomatico su Gheddafi.
“Apprezzando il suo ruolo nella liberazione di altri ostaggi in Libia, ci appelliamo a lei per mettere in campo tutte le vie diplomatiche a disposizione per garantire la sicurezza e la liberazione di Iman al-Obeidi e incoraggiare un'indagine sulla violenza e gli abusi che ha subito”.
Avvenire – 2 aprile 2011
“Stop ai tagli alla scuola”
░ E’ la richiesta contenuta in un duro documento dell’Anci Lombardia.
I comuni non possono più sostituirsi allo Stato per il funzionamento della scuola, sia essa pubblica che paritaria. Pierfranco Maffè assessore al comune di Monza e presidente del dipartimento P.I. dell’Anci è categorico: “E’ in Lombardia che si sono registrati i maggiori risparmi”…
All’unanimità è stato approvato un documento nel quale si esprime contrarietà per ulteriori riduzioni degli organici del personale docente e ATA… Anci Lombardia critica il criterio adottato nell’apportare tagli generalizzati senza tenere conto dello sforzo dei comuni che in passato hanno proceduto al contenimento della spesa pubblica…
LA SICILIA – 4 aprile 2011
“Graduatorie permanenti bloccate su una provincia”
░ C’era da aspettarselo: la Gelmini azzarda ancora il suo braccio di ferro con gli insegnanti precari bloccando sulla sola provincia originaria (e non nelle altre tre provincie prescelte in aggiunta a quella originaria) l’aggiornamento delle graduatorie a esaurimento.
Sembra prossima la svolta per gli insegnanti precari per l’aggiornamento delle GaE…. Il ministro Gelmini ha stoppato l’inserimento “a pettine” attraverso una norma inserita nel decreto mille proroghe stabilendo il blocco per un anno su una sola provincia… Occorre anche dire che vi è una diversa pressione in sede parlamentare che, invece, punta alla liberalizzazione della scelta della provincia da parte di ciascun candidato. Ci sembra logico che in un quadro di unità nazionale si debba senz’altro consentire ad ogni cittadino la scelta della sede…
LA STAMPA – 5 aprile 2011
“Test Invalsi inutili e dannosi. E i prof boicottano le prove”
░ I Cobas pronti allo sciopero: è un lavoro straordinario non previsto tra gli obblighi contrattuali, e non retribuito. Il MIUR replica che si tratta di uno strumento indispensabile di valutazione, e che non comporta aggravio di lavoro ai docenti.
Come far saltare le prove Invalsi: il titolo è chiaro, l’obiettivo anche. Domani l’Unicobas di Roma organizza un incontro che avrà come tema il boicottaggio delle prove di Maggio…. Da due mesi i Cobas hanno lanciato la campagna:” Inutili, anzi dannosi. Boicottiamo l’Invalsi”… Hanno pubblicato un elenco di scuole dove sono stati approvati documenti anti prove Invalsi, e indetto uno sciopero per l’ultima ore del 12 maggio e perla giornata del 13, con l’obiettivo di boicottare la compilazione della scheda psico-attitudinale prevista per il 12nelle scuole medie e le prove pre la primaria in programma per il giorno seguente…. Dal punto di vista dei Cobas, le prove sono illegittime per due motivi. Citano una circolare del Miur dov’è scritto che la valutazione “riguarderà obbligatoriamente tutti gli studenti delle classi coinvolte”, Ma le circolari, come le note ministeriali, non sono fonti di diritto... E poi, trattandosi di un lavoro straordinario non può in alcun modo essere imposto ai docenti. I Cobas sbagliano, risponde il Miur…. Le prove sono condotte dall’istituto su un campione di scuole, attraverso rilevatori esterni che seguono direttamente la fase di erogazione e tabulazione delle prove. Non è quindi richiesto agli insegnanti agli insegnanti delle classi comprese nel campione alcun tipo di intervento straordinario o aggiuntivo.... Il campione comprende 2300 scuole superiori, 1981 scuole medie e 1778 elementari.
ItaliaOggi – 5 aprile 2011
“Il contratto d’istituto sopravvive”
░ Anche dopo il varo della Riforma Brunetta, c’è spazio per la contrattazione d’istituto. Chiarimenti in questo articolo di A.DiGeronimo
La riforma Brunetta non cancella la contrattazione d’istituto. E’ questo il dato univocamente affermato da giudici del lavoro con varie sentenze già emesse sulla questione. Ma non c’è accordo tra i magistrati su quali siano le materie effettivamente sopravvissute al dl 150/2009…. I vari orientamenti possono essere riassunti in due filoni. Il primo afferma che il decreto esiste e cancella i contratti. Il secondo, che esiste ma non cancella proprio tutto. Anzi secondo alcuni non cancella proprio niente.
… L’USR del Veneto (439/2011) è intervenuto di propria iniziativa affermando che la contrattazione non doveva più aver luogo e che le materie originariamente regolate al tavolo negoziale d’istituto dovevano ritenersi trasformate in mera informazione sindacale. Dopo di che, il Miur è intervenuto l’8 febbraio 2011, con la nota 1042, ribadendo che la contrattazione va effettuata regolarmente secondo quanto stabilito nel contratto….. Alcuni dd.ss. hanno però ritenuto di comportarsi in modo difforme e ciò ha comportato un forte contenzioso giurisdizionale… L’ultima pronuncia è del tribunale di Bologna (decreto 21 marzo 2011) secondo cui il decreto Brunetta ha già effetti ma non sulla contrattazione nella scuola, vieta la contrattazione sull’organizzazione degli uffici ma è una cosa diversa dall’assegnazione dei docenti e degli Ata ai plessi e alle sezioni staccate. Idem per quanto riguarda i criteri di elaborazione dell’orario di lavoro…. Non così invece il Tribunale di Venezia (decreto del 13.3.2011) secondo il quale l’orario di lavoro non può essere contrattato. Mentre, stando a quanto ha stabilito il tribunale di Pesaro (417/2010), con sentenza che riguarda altro comparto, la contrattazione integrativa non esiterebbe più. Il Tribunale di Torino, sentenza 2680/2010) sostiene il contrario: il decreto Brunetta non può stravolgere i contratti (sarebbe incostituzionale)… Secondo il Tribunale di Pesaro, che invoca la gerarchia delle fonti, non è la legge che deve adeguarsi al contratto, ma il contrario…..
ItaliaOggi – 5 aprile 2011
“Nuovi reclami per Espero”
░ Nuova procedura per i reclami. L’ha deliberata il consiglio di amministrazione dei Espero, nell’ultima riunione, il 29 marzo scorso.
Dal 1 aprile 2011, l’iscritto o un suo rappresentante (sindacato, associazione di consumatori, patronato, legaòe) ovvero l’amministrazione datore di lavoro deve utilizzare la nuova procedura. Per inviare un reclamo ad Espero sarà necessaria la forma scritta, con nell’oggetto la dicitura “reclamo” e, oltre ai dati anagrafici va riportata una chiara, sintetica esposizione dei fatti e delle lamentele. La comunicazione può essere fatta via posta, via fax o via e-mail. Il Fondo ha tempo 45 giorni dal ricevimento della richiesta per rispondere.
ItaliaOggi – 5 aprile 2011
“Troppe assenze costano il posto”
░ Il C.dS. (V sezione) ha legittimato il comportamento di un ente che ha licenziato un dipendente. Dopo 18 mesi di malattia, possibili le proroghe, ma senza stipendio.
L’amministrazione scolastica può legittimamente, in assenza di diversa manifestazione di volontà implicita o esplicita del lavoratore, procedere alla risoluzione del rapporto di lavoro di un suo dipendente che abbia superato il periodo di assenza per malattia previsto dall’art.17 comma 1 del CCNL 29 novembre 2007. Il dipendente assente per malattia ha diritto alla conservazione del posto per un periodo di 18 mesi. Alle assenze dovute all’ultimo periodo morboso si sommano quelle per malattia verificatesi nel triennio precedente…. Il dipendente che si assenta dal servizio per motivi di salute per un periodo di 18 mesi nel triennio precedente l’ultimo episodio morboso, se vuole evitare la risoluzione d’ufficio del rapporto di lavoro, può chiedere all’amministrazione di assentarsi per un ulteriore periodo di 18 mesi durante il quale conserva il posto ma senza diritto ad alcun trattamento retributivo.
Europa – 7 aprile 2011
“FLC Cgil: una proposta in tre fasi per risolvere la questione dei precari”
░ Attribuire alle scuole una dotazione di organico funzionale migliora la didattica, evita la continua dispendiosa chiamata di supplenti saltuari, sgonfia le GaE minimizzando il disagio dei precari
Organici, immissioni in ruolo e gestione delle graduatorie: sono i tre pilastri della proposta della Flc Cgil per risolvere la questione del precariato nel mondo della scuola. … Determinare, quindi, gli organici e i finanziamenti, su base triennale, per garantire l’erogazione del servizio in modo programmato e stabilizzato, nel rispetto delle competenze delle regioni. Secondo la Flc occorre superare la distinzione tra organico di fatto e organico di diritto, in una prima fase stabilizzando tutti i posti vacanti in organico di fatto. Questo determinerà che la durata degli incarichi dovrà essere al 31 agosto.
Corriere di Viterbo – 7 aprile 2011
“I professori precari vanno reinseriti”
░ L’Ordinanza del Tar Lazio è stata inviata al Ministero dell’istruzione che, però, farà orecchio da mercante (fulgido esempio di lealtà verso il del personale) fidando nel fatto che di recente la giurisdizione in materia è passata dalla magistratura amministrativa a quella ordinaria.
Il commissario ad acta ha scritto ai dirigenti degli uffici scolastici territoriali chiedendo l’esecuzione delle ordinanze del Tar del Lazio sull’inserimento a pettine dei precari che hanno vinto le cause (3 mila quelli seguiti dal sindacato Anief) con relativa stipula dei contratti per chi ne ha diritto. E braccio di ferro, dunque, con il MIUR: il commissario ritiene nulla la nota che è stata inviata da Viale Trastevere il 21 marzo per mettere in stand by l’inserimento dei precari, e prospetta denunce alle procure per danno erariale e omissione di atti di ufficio. Il sindacato Anief, che ha seguito le cause, metterà a disposizione su richiesta dei 15mila ricorrenti - siano essi tutelati dalle ordinanze commissariali che dalle ordinanze cautelari del Tar Lazio, sia che abbiano ricorso al Presidente della Repubblica per l’inserimento a pettine, sia che siano interessati solo al cambio di provincia per il prossimo aggiornamento - i modelli di denuncia da inviare alle autorità competenti.
La Repubblica – 7 aprile 2011
“La notte bianca della scuola. Studenti e artisti contestano i tagli”
░ La manifestazione a Roma, organizzata dal Partito democratico.
Una “notte bianca” della scuola, della ricerca e dell’università, organizzata in contemporanea nelle principali città d’Italia dal PD, per difendere un settore a rischio, fondamentale per la crescita del Paese. A inaugurare l’evento, domani sera, sarà una fiaccolata dei Comitati dei genitori di alcuni istituti romani, che partirà alle 19,00 dalla scuola “Regina Margherita” di Trastevere, per raggiungere il Miur dove le fiamme verranno spente…. Dalle 20,00, invece, dalla Casa delle Culture prenderà il via la notte bianca vera e propria che avrà come protagonisti dirigenti scolastici, insegnanti,m genitori, ricercatori e alunni. Una lunga maratona di interventi, scandita dalla musica di alcuni gruppi della scuole medie, a cui parteciperanno, fra gli altri, Vincenzo Cerami, Anna Finocchiaro, Marco Lodoli, Silvia Costa, Stefano Menichini, Marianna Madla, Maria Coscia, Walter Tocci ed esponenti del PD romano….
Corriere Nazionale – 7 aprile 2011
“Scuola, a giugno un bando per 2386 posti”
░ Il Miur annuncia il concorso a presidi
Il Miur ieri ha preso un impegno formale con i sindacati a proposito dell’atteso concorso per presidi, finalizzato a sopperire agli attuali 1300 posti come dirigente scolastico vacanti ed assegnati in reggenza: nella riunione, svolta a viale Trastevere, i funzionari del Miur hanno annunziato il bando per i primi di giugno… riguarderà 2386 posti da suddividere per tutte le regioni italiane, in modo proporzionato alle scuole prive di capo d’istituto…. Le domande dovranno essere presentate entro il prossimo primo luglio.
Domani [Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.] - 07-04-2011
░ Nelle prime 24 ore di bombardamenti gli alleati “volonterosi” hanno sganciato 45 bombe, mille chilogrammi l'una, che contengono uranio impoverito. Proprio come a Baghdad, dove Al Jazeera ha calcolato su case, strade e giardini 200 tonnellate di materiale radioattivo. (David Wilson)
Nelle prime 24 ore dell’attacco contro la Libia, i B-2 degli Stati Uniti hanno sganciato 45 bombe da 2 libbre ciascuna . Queste grosse bombe, assieme ad i missili Cruise lanciati da aerei e navi britanniche e francesi, contenevano ogive all’uranio impoverito. L’uranio impoverito [o più esattamente uranio depleto] è il prodotto di scarto del processo di arricchimento dell’uranio. È utilizzato nelle armi e reattori nucleari. Poiché è una sostanza molto pesante, 1,7 volte più denso del piombo, è molto apprezzato in campo militare per la sua capacità di penetrare edifici e veicoli blindati. Quando un’arma dotata di una testata ad uranio impoverito colpisce un oggetto solido, come un carro armato, penetra in profondità e successivamente esplode formando una nuvola di vapore incandescente. Il vapore si deposita come polvere, una polvere che non solo è velenosa, ma è anche radioattiva. Un missile con uranio impoverito quando colpisce brucia a 10.000°C.Quando raggiunge un obiettivo, il 30 % si frammenta in schegge. Il restante 70% evapora in tre ossidi altamente tossici, tra cui l’ossido di uranio. Questa polvere nera rimane sospesa in aria e, a seconda del vento e delle condizioni meteorologiche, può viaggiare a grandi distanze. Se credete che Iraq e Libia siano molto distanti, ricordate che le radiazioni di Chernobyl arrivarono fino in Galles. È molto facile inalare particelle di dimensioni inferiori a 5 micron di diametro, che possono rimanere nei polmoni o in altri organi per anni. L’ uranio impoverito inalato può creare danni ai reni, cancro ai polmoni ed alle ossa, malattie della pelle, disturbi neurocognitivi, danni cromosomici, sindrome da immunodeficienza e rare affezioni renali e intestinali. Le donne incinta esposte all’uranio impoverito possono dare alla luce bambini con malformazioni genetiche. Una volta che la polvere si vaporizza, non c’è da sperare che il problema scompaia in poco tempo. Dal momento che l’uranio impoverito emette particelle alfa, mantiene una vita media di 4,5 miliardi di anni…..William Hague [segretario di Stato per gli Affari esteri britannico] ha detto che stavamo andando in Libia “per proteggere i civili e le zone abitate dai civili”. Non c’è bisogno di guardare molto lontano per vedere chi e che cosa si sta “proteggendo”. Nelle prime 24 ore, gli “alleati” hanno “speso” 100 milioni di sterline in ordigni dotati di testate all’uranio impoverito. Una relazione sul controllo degli armamenti compiuti nell’Unione europea afferma che gli Stati membri nel 2009 hanno concesso licenze per la vendita di sistemi militari e armamenti in Libia per un valore di 333,6 milioni di euro. La Gran Bretagna concesse autorizzazioni alle imprese per la vendita di armi alla Libia pari ad un valore 24,7 milioni di euro ed il colonnello Gheddafi pagò anche i servizi per ricevere dalla SAS [Special Air Service, principale forza speciale britannica] la formazione e l’addestramento della sua 32° Brigata. Gli amici scommettono che per i prossimi 4,5 miliardi di anni, William Hague non andrà in vacanza in Nord Africa.