Fidest – Agenzia giornalistica/press agency Quotidiano di informazione – Anno 27 n° 249
Riforma scuola e assunzioni
Il bando previsto entro 130 giorni: il testo approvato alla Camera prevede non oltre il 1° dicembre 2015. Rimarranno fuori decine di migliaia di candidati docenti, che hanno fatto propria l’abilitazione all’insegnamento attraverso le cosiddette Ssis, poi trasformate in Tfa, ma anche a seguito dei Percorsi abilitanti speciali, le scuole di Scienze delle formazione primaria, quelle specifiche all’estero e i diplomi magistrali conseguiti fino all’anno scolastico 2001/02. Sarà valutato anche il servizio a tempo determinato non inferiore a centottanta giorni nelle scuole statali. Le graduatorie di merito saranno maggiorate del 10% dei posti messi a bando e le assunzioni avverranno per il 50% dei posti disponibili, l’altro 50% da GaE. Marcello Pacifico (Anief-Confedir-Cisal): l’esclusione dei giovani laureati non è legittima, prima di tutto perché anche il Consiglio di Stato ha dato ragione alla loro partecipazione. Ma a confermare l’incongruenza è la stessa riforma che dà facoltà al preside di coprire posti vacanti o sostituire colleghi utilizzando l’organico potenziato dei docenti sprovvisti di abilitazione specifica. E poi c’è un’altra aspetto che non convince: la selezione pubblica avrà una ‘coda’, con i prescelti dalle commissioni statali che finiranno negli albi regionali gestiti dai dirigenti scolastici dai poteri allargati a dismisura. Certamente, ricorreremo anche stavolta.
ANSA
Scuola: presto concorso prof, Anief, sarà super selezione
Bando previsto entro 130 giorni
(ANSA) - ROMA, 13 LUG - La riforma della scuola cambierà le modalità di accesso alla professione. "Per la prima volta, il concorso a cattedra, quello che porta direttamente all'immissione in ruolo senza aver svolto un giorno di precariato, sarà riservato a coloro che hanno già acquisito l'abilitazione all'insegnamento: si tratta del titolo che decine di migliaia di candidati docenti hanno fatto proprio attraverso le cosiddette Ssis, poi trasformate in Tfa, ma anche a seguito dei Percorsi abilitanti speciali, le scuole di Scienze delle formazione primaria, quelle specifiche all'estero e i diplomi magistrali conseguiti fino all'anno scolastico 2001-02". Lo segnala l'Anief. Il concorso verrà bandito entro il 1 dicembre 2015. E' previsto - sottolinea il sindacato - dal comma 114 della riforma, dove si specifica che si tratterà di "assunzione a tempo indeterminato di personale docente per le istituzioni scolastiche ed educative statali" per la copertura, "nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, di tutti i posti vacanti e disponibili nell'organico dell'autonomia, nonché per i posti che si rendano tali nel triennio". Pertanto, i vincitori di concorso verranno assorbiti nell'ambito del potenziamento dell' offerta formativa, legato alla successiva chiamata diretta. Oltre all'abilitazione "sarà valutato anche il servizio a tempo determinato non inferiore a centottanta giorni nelle scuole statali". L'accesso al bando di concorso quindi - osserva l'Anief - è stato precluso ai giovani laureati. "La decisione del Parlamento di escludere a monte così tanti candidati non è legittima- spiega Marcello Pacifico, presidente Anief - prima di tutto perché anche il Consiglio di Stato ha dato ragione alla partecipazione dei giovani laureati. Inoltre, a confermare l'incongruenza è un comma della stessa riforma della scuola, il 79, secondo cui il dirigente scolastico, per coprire posti vacanti o sostituire colleghi assenti, può utilizzare nell'organico potenziato dei docenti sprovvisti di abilitazione specifica per la materia che sono chiamati a insegnare". "Pertanto - continua il sindacalista - non si comprende perché può insegnare senza abilitazione se lo sceglie il preside, mentre lo stesso docente non può ottenere l'abilitazione superando un concorso. È scontato, quindi, che ricorreremo contro questa esclusione a priori dai concorsi". Ma c'è dell'altro. "La selezione pubblica avrà una 'coda': i prescelti dalle commissioni statali finiranno negli albi regionali gestiti dai dirigenti scolastici dai poteri allargati a dismisura attraverso la stessa riforma. I presidi potranno così avere l'ultima parola pure su vincitori e idonei ai concorsi a cattedra". (ANSA).
COM-CLL/ S0A QBXB
Italpress
SCUOLA: ANIEF "PRESTO IL NUOVO CONCORSO PER FARE L'INSEGNANTE"
ROMA (ITALPRESS) - La riforma della scuola cambiera' le modalita' di accesso alla professione. Anche nei tempi brevi. Per la prima volta, il concorso a cattedra, quello che porta direttamente all'immissione in ruolo senza aver svolto un giorno di precariato, sara' riservato a coloro che hanno gia' acquisito l'abilitazione all'insegnamento: si tratta del titolo, da quindici anni rilasciato dalle Facolta' universitarie, che decine di migliaia di candidati docenti hanno fatto proprio attraverso le cosiddette Ssis, poi trasformate in Tfa, ma anche a seguito dei Percorsi abilitanti speciali, le scuole di Scienze delle formazione primaria, quelle specifiche all'estero e i diplomi magistrali conseguiti fino all'anno scolastico 2001/02. Il concorso, come oggi ha messo in evidenza la rivista specializzata "Orizzonte Scuola", verra' bandito entro il 1° dicembre 2015: e' previsto dal comma 114 della riforma, dove si specifica che si trattera' di "assunzione a tempo indeterminato di personale docente per le istituzioni scolastiche ed educative statali ai sensi dell'articolo 400 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come modificato dal comma 113 del presente articolo, per la copertura, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, di tutti i posti vacanti e disponibili nell'organico dell'autonomia, nonche' per i posti che si rendano tali nel triennio". Pertanto, i vincitori di concorso verranno assorbiti nell'ambito del potenziamento offerta formativa, legato alla successiva chiamata diretta.
sat/com
13-Lug-15 17:21