Pubblichiamo alcuni articoli sul decreto Miur dimentica di salvare presidi concorso 2011 e su assunzioni, ANIEF avvia i ricorsi per ammettere al piano straordinario di immissioni in ruolo (FASI B e C) tutti i docenti abilitati fuori dalle Gae e dalle GM
Rassegna stampa su decreto Miur dimentica di salvare presidi concorso 2011
ANSA - Scuola: Anief avvia ricorso contro decreto 'salva presidi'
(ANSA) - ROMA, 23 LUG - E' arrivato nei giorni scorsi il decreto ministeriale che salva gli aspiranti presidi in stand by e i ricorrenti del precedente concorso, ma per l'Anief è tutto illegittimo e avvia un ricorso al Tar Lazio. "Nuovo pasticcio-imbroglio del Miur sulla vicenda dei presidi dell'ultimo concorso in attesa di essere assunti per evitare che il contenzioso travolga le nomine già effettuate: ancora una volta, si violano - osserva l'Anief - le regole sulla trasparenza nell'accesso al pubblico impiego, senza pubblicare la lista degli aspiranti o prevedere l'invio di domande. Il bando è illegittimo. Il sindacato impugnerà con motivi aggiunti anche gli elenchi trasmessi dagli Uffici Scolastici Regionali dei candidati, laddove non contemplano l'ammissione di chi ha ancora attivo, in primo o secondo grado, un ricorso in tribunale avverso l'ultima procedura di selezione per l'evidente incostituzionalità della norma. Potrebbero essere più di 2mila i ricorrenti, c'è tempo sino al 31 luglio". Per Marcello Pacifico, presidente dell'Anief, quella presa a Viale Trastevere "è una decisione illegittima. Perché lascia per strada tanti docenti. Come sindacato, impugneremo gli elenchi trasmessi dagli Usr dei candidati, in tutti quei casi che non contemplino l'ammissione di chi ha ancora attivo un ricorso in tribunale avverso l'ultima procedura di selezione per l'evidente incostituzionalità della norma". (ANSA).
Italpress - SCUOLA: ANIEF "ARRIVA DECRETO CHE SALVA ASPIRANTI PRESIDI IN STAND BY"
ROMA (ITALPRESS) - "Ancora un pasticcio del Ministero dell'Istruzione sulla vicenda dei tanti concorsi regionali per diventare dirigente scolastico negli istituti pubblici mai arrivati a conclusione, perche' investiti da contenziosi infiniti. Alcuni vincitori 'congelati' attendevano speranzosi che la riforma della scuola sanasse la loro incresciosa situazione, quella venutasi a creare malgrado fossero stati giudicati vincitori e idonei alla selezione pubblica, ma dai commi 87 e a seguire della Legge 107/2015 e' arrivata una 'ciambella di salvataggio' solo per sanare una parte del contenzioso pendente nei tribunali. Dimenticando, clamorosamente, tutti coloro che, dopo aver partecipato alla selezione bandita dal Miur nell'estate del 2011, hanno ancora attivo, in primo o secondo grado, un ricorso in tribunale". Lo afferma l'Anief in una nota. "In particolare la riforma - sottolinea il sindacato -, ai commi 87 e 88, riporta che 'al fine di tutelare le esigenze di economicita' dell'azione amministrativa e di prevenire le ripercussioni sul sistema scolastico dei possibili esiti del contenzioso pendente relativo ai concorsi per dirigente scolastico' si procede all'attivazione di 'un corso intensivo di formazione e della relativa prova scritta finale' che verra' frequentato dai 'soggetti gia' vincitori ovvero utilmente collocati nelle graduatorie ovvero che abbiano superato positivamente tutte le fasi di procedure concorsuali successivamente annullate in sede giurisdizionale' dell'ultimo concorso per preside (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4 serie speciale, n. 56 del 15 luglio 2011) e dei 'soggetti che abbiano avuto una sentenza favorevole almeno nel primo grado di giudizio ovvero non abbiano avuto, alla data di entrata in vigore della presente legge, alcuna sentenza definitiva, nell'ambito del contenzioso riferito ai concorsi per dirigente scolastico di cui al decreto direttoriale del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca 22 novembre 2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4 serie speciale, n. 94 del 26 novembre 2004, e al decreto del Ministro della pubblica istruzione 3 ottobre 2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4 serie speciale n. 76 del 6 ottobre 2006'".
Repubblica.it: Scuola, emanato il decreto per gli aspiranti presidi in stand by ma...
Agenparl: Scuola, Anief: arriva decreto Miur su presidi. E' illegittimo
Teleborsa: Scuola, emanato il decreto per gli aspiranti presidi in stand by ma...
Qui Finanza: Scuola, emanato il decreto per gli aspiranti presidi in stand by ma...
Rassegna stampa su ASSUNZIONI: ANIEF avvia i ricorsi per ammettere al piano straordinario di immissioni in ruolo (FASI B e C) tutti i docenti abilitati fuori dalle Gae e dalle GM
Blasting news: Scuola: immissioni in ruolo, fasi di reclutamento e ricorsi all'attivo
Il Sole 24 Ore: Ma l'Anief già annuncia ricorso
Agenparl: Assunzioni scuola, Anief: ricorso al Tar contro decreto attuativo legge 107/2015
Blasting news: Scuola news e ricorsi precari concorsi ante 2012: come e dove si può fare domanda
Il Nuovo Corriere - Raffica di ricorsi contro la riforma appena approvata
"Il Messaggero" del 22 luglio 2015
Scuola, al via le assunzioni domande fino al 14 agosto
Pubblicato il bando, procedura on line Stabilizzazione per 102 mila insegnanti .Per i sindacati ancora molti nodi irrisolti parte dei docenti potrebbe restare esclusa.
ROMA Prima campanella per i precari della scuola. Il Ministero dell'Istruzione, ieri, ha pubblicato il bando per l'iscrizione alla procedura nazionale del piano straordinario di immissioni in ruolo, che segna ufficialmente l'avvio del capitolo «potenziamento» previsto dalla Buona Scuola. A polemiche ancora calde per la riforma, si aprono così le nuove fasi di assunzione. La fase cosiddetta "zero" di contrattualizzazione a tempo indeterminato di oltre 36 mila docenti è stata già avviata, secondo la normativa vigente, e le assegnazioni saranno effettuate tramite le Graduatorie a esaurimento e quelle dei Concorsi.
I PASSAGGI La fase "A", debutto del piano straordinario di assunzioni, riguarda quasi undicimila posti vacanti e disponibili, oltre a quelli residui della fase zero, per i quali concorreranno gli iscritti nelle graduatorie a esaurimento e quelli nelle graduatorie del concorso 2012. Queste ultime graduatorie saranno protagoniste anche della fase "B" - per i posti residui delle fasi zero e A - e della fase "C". E se le prime tre, da chiudere entro metà settembre, vanno a colmare la lacuna delle cattedre vuote, l'ultima, la C, è la nazionale vera e propria, ossia, il potenziamento. Queste ultime figure saliranno in cattedra intorno a novembre. Le domande dovranno essere presentate usando il Sistema di Istanza on line del Miur, tra il 28 luglio - dalle 9 del mattino - e il 14 agosto, termine ultimo le ore 14.
LE PERPLESSITÀ Poco tempo e ancora molte perplessità, che hanno spinto il Ministero a prevedere un servizio di assistenza telefonica ad hoc, per il periodo delle iscrizioni. D'altronde, qualche interrogativo, inevitabilmente, si porrà. Sono molte le incertezze che rimangono ai docenti. E molte pure le minacce di ricorso - numerosi quelli già intentati - per un sistema che nell'aprire le porte a oltre 102mila nuovi assunti, rischia comunque di lasciare senza lavoro altri, teorici aventi diritto, se non per legge, per ore di insegnamento. L'Anief punta l'attenzione su quanti, superati i tre anni consentiti come tetto massimo per i contratti a tempo determinato, non vedranno riconfermate le supplenze e su quanti, idonei ai precedenti concorsi, sono esclusi dalle graduatorie a esaurimento. Criticità potrebbero emergere per il sistema di contrattualizzazione «a scaglioni». Coloro che faranno domanda dovranno, infatti, mettere in ordine di preferenza tutte le province d'Italia. Le nomine avverranno in modo centralizzato. I docenti potranno accettare o meno l'offerta, ma se rifiuteranno non avranno ulteriori proposte di assunzione.
IL MECCANISMO Questo potrebbe, paradossalmente, penalizzare i primi assunti - chiamati per le cattedre vuote - e lasciare a chi è in posizioni più basse in graduatoria la possibilità di scegliere scuole più vicine a casa. Senza dimenticare lo spettro delle assunzioni a chiamata diretta dei dirigenti scolastici, punto caldissimo del dibattito sulla riforma, che ha portato in piazza docenti e studenti più di una volta nel tentativo di fermare l'iter legislativo. Qualche incertezza rimane anche a livello numerico. Difficile, in realtà impossibile, stimare i posti residui a disposizione della fase B. Bisognerà attendere che siano completate le fasi precedenti. Rimane aperta la questione dei tempi. Il Miur assicura che, a scuole riaperte, non ci saranno cattedre senza insegnanti, ma si tratta davvero di una corsa contro il tempo che metterà "fretta" agli Istituti nella gestione delle nuove forze.