Pubblichiamo alcuni articoli sulla scelta sofferta nel dire sì all'assunzione lontano da casa: sinora solo 1 su 9 ha detto sì. Apprezziamo le parole di Faraone sul personale ATA e ancora su esoneri vicari siamo alla farsa.
Rassegna stampa scelta sofferta dire sì all'assunzione lontano da casa: sinora solo 1 su 9 ha detto sì
ASKA NEWS - Scuola, Anief: finora solo un precario su nove ha detto sì. "Cresce il numero delle rinunce obbligate"
Roma, 4 set. (askanews) - Decisione sofferta per i precari della scuola: "Finora solo uno su nove ha detto sì" al piano di assunzioni della Buona Scuola. La stima è dell'Anief che avverte: "Cresce il numero delle rinunce obbligate". Secondo l'Anief, infatti, "ai 40mila aventi diritto che hanno rinunciato a presentare domanda, si stanno aggiungendo i tanti casi di docenti che l'algoritmo ministeriale ha spedito a centinaia di chilometri da casa: ma al sistema automatico predisposto dal Miur bisognava anche dire che un 40-50enne è legato con doppia corda alla terra d'origine per via delle incombenze familiari. Che in molti casi pesano più della possibilità di prendere il posto fisso lontano da casa". E "se è vero che scende di giorno in giorno il numero di assunzioni rispetto alle 150mila iniziali, è altrettanto vero che sale quello dei supplenti che saranno chiamati ancora una volta fino al 30 giugno come supplenti: se ne prevedono oltre 100mila, sarà la risposta più chiara a chi si ostina da mesi a dire che la riforma si sarebbe vinto il precariato", ha sottolineato Marcello Pacifico, presidente Anief, avvertendo: "In 9mila hanno fatto ricorso al Tar per la mancata inclusione nel piano di assunzioni". Non è una decisione facile - ha sottolineato l'Anief - quella che attende 7mila dei 9mila docenti precari, a cui il Miur ha inviato, nella notte tra l'1 e il 2 settembre, la proposta di assunzione della fase B, da attuare in una regione diversa da quella di appartenenza: nei primi due giorni a disposizione, solo in 1.353 hanno accettato di sottoscrivere il contratto a tempo indeterminato. E "probabilmente si tratta, in larga parte, proprio di quella fetta di 'fortunati' che sono stati assunti vicino casa. Per tutti gli altri, invece, dire sì o no non è facile. In ogni caso, è evidente segnale, se ce ne era ancora bisogno, della scelta sofferta che stanno vivendo questi insegnanti, costretti ad emigrare per svolgere il proprio lavoro, coscienti del fatto che tanti tra loro avrebbero potuto ottenere l'assunzione nella provincia di appartenenza, se solo il Miur avesse si dato retta al sindacato censendo i tanti posti liberi oggi considerati a torto come cattedre solo fino al 30 giugno". Roma, 4 set. (askanews) - Al dato di un solo precario su nove che accetta l'immissione in ruolo a due giorni dalla proposta, l'Anief sottolinea che va aggiunto quello dei 40mila aventi diritto che hanno rinunciato a presentare la domanda, "riducendo ulteriormente il numero di assunzioni svolte attraverso quello che doveva essere il mega piano straordinario delle riforma 'spazza-precariato'", perché "molti di loro stanno vivendo la beffa delle beffe: dopo anni di sacrifici, corsi, concorsi, abilitazioni e specializzazioni conseguite, sono stati costretti a giocare alla roulette russa delle fasi B e C del piano di immissioni in ruolo. Per uscirne sconfitti". "A rendere ancora più inverosimile questa situazione - ha fatto notare il presidente Anief Pacifico - è il fatto che proprio questi precari andranno ad allargare il numero di quelli che a breve saranno chiamati ancora una volta al 30 giugno come supplenti: se ne prevedono 100mila e sarà la risposta più chiara a chi si ostina da mesi a dire che la riforma avrebbe vinto il precariato. Anche perché, con il passare dei giorni, cresce il numero di posti persi e di defezioni al piano di assunzioni della riforma: già si sono persi per strada 10mila posti, perché si sono lasciati ottusamente fuori delle GaE i candidati abilitati Tfa, Pas, Sfp, magistrali e all'estero". "Ma- ha concluso - il bello deve ancora arrivare. Perché, oltre alle rinunce, i posti potrebbero scendere nella fase C di altre 5mila se le scuole, in assenza di una risposta del governo, sceglieranno di assegnare esoneri e semiesoneri ai vicari".
ANSA - Scuola: Anief, precari assunti, per ora uno su 9 ha detto sì
Ma c'è tempo fino alla mezzanotte dell'11 settembre per decidere
(ANSA) - ROMA, 4 SET - Decisione sofferta per i precari: fino ad ora "soltanto un precario su 9 ha detto sì" alla proposta di assunzione della fase B della Buona Scuola, mentre "cresce il numero delle rinunce obbligate". Lo afferma l'associazione sindacale Anief. Ma c'è tempo fino alla mezzanotte dell'11 settembre per dare la risposta definitiva alla mail di assunzione del ministero dell'Istruzione. "Ai 40 mila aventi diritto che hanno rinunciato a presentare domanda - è detto in una nota dell'Anief - si stanno aggiungendo i tanti casi di docenti che l'algoritmo ministeriale ha spedito a centinaia di chilometri da casa: ma al sistema automatico predisposto dal Miur bisognava anche dire che un 40-50enne è legato con doppia corda alla terra d'origine per via delle incombenze familiari. Che in molti casi pesano più della possibilità di prendere il posto fisso lontano da casa". Secondo Marcello Pacifico (presidente Anief) "se è vero che scende di giorno in giorno il numero di assunzioni rispetto alle 150 mila iniziali, è altrettanto vero che sale quello dei supplenti che saranno chiamati ancora una volta fino al 30 giugno come supplenti: se ne prevedono oltre 100 mila, sarà la risposta più chiara a chi si ostina da mesi a dire che la riforma si sarebbe vinto il precariato. E in loro cresce anche la sete di giustizia: in 9 mila hanno fatto ricorso al Tar per la mancata inclusione nel piano di assunzioni". (ANSA).
Italpress - SCUOLA: ANIEF "FINORA SOLO 1 PRECARIO SU 9 HA DETTO SÌ"
ROMA (ITALPRESS) - "Non e' una decisione facile quella che attende 7mila dei 9mila docenti precari, a cui il Miur ha inviato, nella notte tra l'1 e il 2 settembre, la proposta di assunzione della fase B, da attuare in una regione diversa da quella di appartenenza: nei primi due giorni a disposizione, solo in 1.353 hanno accettato di sottoscrivere il contratto a tempo indeterminato. E probabilmente si tratta, in larga parte, proprio di quella fetta di 'fortunati' che sono stati assunti vicino casa. Per tutti gli altri, invece, dire si' o no non e' facile. In ogni caso, e' evidente segnale, se ce ne era ancora bisogno, della scelta sofferta che stanno vivendo questi insegnanti, costretti ad emigrare per svolgere il proprio lavoro, coscienti del fatto che tanti tra loro avrebbero potuto ottenere l'assunzione nella provincia di appartenenza, se solo il Miur avesse si dato retta al sindacato censendo i tanti posti liberi oggi considerati a torto come cattedre solo fino al 30 giugno". Lo afferma l'Anief in una nota. "Al dato piu' che significativo di un solo precario su nove che accetta l'immissione in ruolo a due giorni dalla proposta, va aggiunto quello dei 40mila aventi diritto che hanno rinunciato a presentare la domanda. E i tanti casi di quelli che hanno gia' detto che rinunceranno. Riducendo ulteriormente il numero di assunzioni svolte attraverso quello che doveva essere il mega piano straordinario delle riforma 'spazza-precariato' – prosegue il sindacato -. Molti di loro stanno vivendo la beffa delle beffe: dopo anni di sacrifici, corsi, concorsi, abilitazioni e specializzazioni conseguite, sono stati costretti a giocare alla 'roulette russa' delle fasi B e C del piano di immissioni in ruolo. Per uscirne sconfitti. Per colpa di governanti arguti, che non hanno preso in considerazione che quando si entra nell'orbita degli 'anta', con figli da crescere e anziani da seguire, si e' come legati con una doppia corda alla terra d'origine".
Linkursore: Anief: tra i precari assunti, per ora solo un insegnante su 9 ha detto sì
Geos news: Scuola, Anief: finora solo un precario su nove ha detto si'
Secolo d'Italia: Scuola, le assunzioni di Renzi sono un flop: solo un precario su 9 dice sì
Img press: Scuola, decisione sofferta dei precari
Notizie Yahoo: Scuola, Anief: finora solo un precario su nove ha detto sì
Rassegna stampa su apprezziamo parole di Faraone sul personale ATA
ANSA - Scuola: Anief, bene Faraone, ora il governo si deve muovere
Personale soprannumerario Province non vada al posto dei precari
(ANSA) - ROMA, 5 SET - Sul personale Ata della Scuola, "dopo i tagli e il silenzio finalmente dal sottosegretario Faraone parole di apprezzamento: ora però il Governo si deve muovere". Lo afferma in una nota l'Anief, chiedendo che le "6.243 stabilizzazioni previste a seguito dei pensionamenti vanno "scongelate": il personale soprannumerario delle province non può essere collocato al posto di Ata precari vincitori di concorso". Altrimenti, spiega una nota, la "palla passerà ai tribunali, che si pronunceranno così sulla class action avviata nei giorni scorsi dall'Anief a favore degli Ata, per evitare che nell'anno della riforma della scuola non si proceda nemmeno a un' assunzione. Sarebbe assurdo, perché è previsto per legge e c'è la copertura finanziaria. E lo prevede, indirettamente, la stessa riforma della scuola, laddove indica che nella realizzazione del Pof va indicato il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario". Secondo Marcello Pacifico (Anief-Confedir-Cisal), "non si può pensare di sopperire al lavoro degli Ata collocando al loro posto migliaia di lavoratori degli enti locali, con professionalità in molti casi nemmeno sovrapponibili. Non è così che si persegue il merito. Per questo abbiamo presentato ricorso al Tar del Lazio: gli oltre 6.200 posti, liberatisi a seguito dei pensionamenti, vanno assegnati agli Ata collocati nelle graduatorie. E lo stesso vale per altri 6mila posti a tutti gli effetti vacanti. Per non parlare di altri 15mila che vengono assegnati a supplenza sino al 30 giugno, ma di fatto liberi perché senza ragioni sostitutive. Il Governo farebbe ancora in tempo ad approvare un decreto autorizzatorio delle immissioni in ruolo. Altrimenti la parola passerà ai giudici". (ANSA).
ANSA - Da lunedì parte da Bolzano anno della "Buona Scuola"
A seguire tutte le regioni, ma non si placano polemiche
(ANSA) - ROMA, 5 SET - I primi a sedersi sui banchi di scuola saranno gli studenti di Bolzano, lunedì 7 settembre. Poi sarà la volta degli alunni molisani, il 9. Nelle altre regioni la scuola comincia tra il 14 e il 15; gli ultimi a suonare la campanella d'inizio saranno invece gli istituti scolastici di Puglia e Veneto il 16 settembre. Ultimo week-end di vacanza dunque e poi il via all'anno scolastico che quest'anno è all'insegna della 'Buona Scuola'. Nel giro di una settimana saranno anche messi a punto gli organici. L'assegnazione delle supplenze sarà effettuata entro l'8 settembre, praticamente prima dell'apertura della maggior parte delle scuole. Invece entro la mezzanotte dell'11 settembre sono attese le risposte sulla nomina e la destinazione, da parte di coloro che hanno ricevuto la mail del ministero. E tra questi chi avrà una supplenza annuale in un posto più vicino alla sua residenza potrà rimanere senza trasferirsi. Ma l'anno della 'Buona Scuola' comincia tra le polemiche e le proteste. Innanzitutto c'è chi vorrebbe abrogare del tutto la legge e per questo è partita una raccolta di firme. Ma il sottosegretario all'Istruzione, Gabriele Toccafondi, avverte: "Con la firma del referendum abrogativo sulla 'Buona Scuola' tutto resterebbe così come è, ai promotori sembra andare bene la situazione attuale senza assunzioni, valutazione, merito e qualità". Ma i promotori vanni avanti e a Bologna sono stati organizzati due giorni per discutere come 'scardinare' da subito e cambiare in prospettiva la riforma della scuola approvata dal governo Renzi. Oggi è stato il giorno dell'assemblea dei comitati territoriali della Lip, la legge di iniziativa popolare in opposizione alla legge 107 "che restituisca alla scuola pubblica la centralità e il ruolo che la Costituzione le assegna"; domani toccherà invece all'incontro nazionale di mobilitazione della scuola. A difendere l'impianto della riforma è invece Francesca Puglisi, responsabile Scuola del Partito Democratico, che fa presente: "Dopo il piano straordinario di assunzioni di oltre 102.000 insegnanti, entro l'anno verrà bandito il Concorso nazionale, riservato agli insegnanti abilitati, che completerà il percorso di stabilizzazione del precariato nelle scuole del Paese". Infine sul personale Ata della Scuola, l'associazione di settore, l'Anief, chiede il governo di intervenire chiedendo che le 6.243 stabilizzazioni previste a seguito dei pensionamenti siano "scongelate". (ANSA).
Italpress - SCUOLA: ANIEF "SU PERSONALE ATA FINALMENTE APPREZZAMENTO"
ROMA (ITALPRESS) - "Dopo i tagli inferti dalla Legge di Stabilita' 2015 e la mancata considerazione per la categoria nella riforma della Buona Scuola, dal ministero dell'Istruzione giunge finalmente un apprezzamento per il prezioso lavoro svolto dal personale Ata: a fornirlo e' stato il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone, che ha ricordato quanto l'operato di amministrativi, tecnici e ausiliari sia 'fondamentale e va valorizzato. Il loro lavoro - ha aggiunto il vice-ministro -, oltre che necessario per ogni scuola e di grande supporto per gli insegnanti, e' stato fondamentale in questi mesi di grande fermento nel mondo scolastico'". Lo afferma in una nota l'Anief, che apprezza le parole del sottosegretario, e chiede ora pubblicamente al Governo che "dia seguito a questa presa di coscienza, procedendo con immediatezza alle 6.243 assunzioni previste per il turn over, ma 'congelate' in attesa di essere destinate al personale soprannumerario delle province: in caso contrario, tocchera' ai tribunali pronunciarsi sulla class action avviata nei giorni scorsi dal sindacato per evitare che nell'anno della riforma della scuola non si proceda nemmeno ad un'assunzione di amministrativi, tecnici e ausiliari". "Le parole di Faraone ci hanno sorpreso in positivo – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief - perche' significa che su questo personale della scuola si sta probabilmente cambiando idea: certo, ci sono voluti cinque anni, perche' tanto e' passato dalla prima procedura d'infrazione, la 2010/2124, cui ne e' seguita una seconda, sull'inopportuna attivita' legislativa adottata in Italia, come il decreto legge 70/2011, proprio per derogare all'applicazione della direttiva 1999/70/CE (relativa all'accordo quadro CES, UNICE e CEEP) sull'abuso della sottoscrizione di lavoro a tempo determinato del personale Ata". (ITALPRESS)
Tecnica della Scuola: Tra incombenze e polemiche si torna sui banchi
Scuola Press: Lodi di Faraone agli Ata, i dimenticati della riforma
Rassegna stampa su esoneri vicari siamo alla farsa
ANSA - Scuola: Anief, sui vicepresidi siamo alla farsa
Non si possono lasciare soli i dirigenti a gestire 5-6 plessi
(ANSA) - ROMA, 4 SET - Sui "vicepresidi siamo alla farsa". Lo afferma l'associazione sindacale Anief, spiegando che il "Mef li manda in classe, ma il Miur invita i dirigenti scolastici a dargli gli esoneri disapplicando la riforma". "Per trovare una soluzione alla cancellazione della figura professionale prevista dalla Legge di Stabilità 2015 - scrive l'Anief - il dicastero di Viale Trastevere chiede di accantonare i posti dell'organico dell'autonomia, su cui però ancora si devono esprimere gli organi collegiali e non considerando che sono posti inutilizzabili per quest'anno scolastico. E soprattutto, mandando in fumo l'accordo con Mef sulle risorse aggiuntive, annunciato dal ministro Stefania Giannini soltanto qualche giorno fa". Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, "il problema è che il Collegio dei Docenti potrebbe non ratificare la scelta del dirigente scolastico di esonerare i loro colleghi. E anche qualora approvino la proposta, sacrificando ogni cambiamento all'attuale Pof previsto dalla norma, non potrebbe tale scelta consentire esoneri per quest'anno non essendo economicamente possibile, ma soltanto giuridicamente, assegnare del personale alle scuole. Basta con gli annunci: il Miur deve trovare risorse aggiuntive subito, perché non si possono lasciare soli i dirigenti a gestire 5-6 plessi. In questo modo, la scuola diventerebbe ingestibile".
Italpress -SCUOLA: ANIEF "SU VICEPRESIDI SIAMO ALLA FARSA"
ROMA (ITALPRESS) - "Assume connotati sempre piu' teatrali la vicenda degli esoneri e dei semi-esoneri da assegnare a circa 5mila docenti per affiancare i presidi nella conduzione delle scuole: a seguito della assurda cancellazione della figura professionale, introdotta per meri motivi di risparmio a fine 2014 con la Legge di Stabilita' (L. 190/14 art. 1, comma 329), il Governo ha cercato di coprire la 'falla' attraverso la riforma approvata a luglio 2015: prevedendo la possibilita', con la il comma 83 della L. 107/15, che il dirigente scolastico possa 'individuare nell'ambito dell'organico dell'autonomia, fino al 10 per cento di docenti che lo coadiuvano in attivita' di supporto organizzativo e didattico dell'istituzione scolastica', ma sorvolando sul fatto che questo organico potra' realizzarsi, nella migliore delle ipotesi, non prima della fine del 2015, e di fatto solo a settembre 2016". Lo afferma l'Anief in una nota. "Per tamponare la situazione - resa ancora piu' difficile dalla carenza cronica di presidi che con l'anno appena partito ha portato ad avere una scuola italiana su cinque affidata in reggenza - attraverso la nota prot. n. 0001875 del 3 settembre 2015 il capo dipartimento Miur ha invitato gli Uffici Scolastici Regionali a ricordare ai dirigenti scolastici della possibilita' che hanno di concedere esoneri ai loro vicari e chiamare supplenti, salvo accantonamento dei posti nell'istituendo organico dell'autonomia - prosegue il sindacato -. Peccato che la delibera del Pof sia di competenza del Collegio dei Docenti e vada ratificata dal Consiglio d'Istituto, entro il mese di ottobre. E che le stesse future nomine, per l'anno scolastico 2015/2016, saranno giuridiche e non economiche, producendo quindi un sicuro danno erariale alle casse dello Stato e violazione di legge. Inoltre, poiche' nel linguaggio burocratico del capo dipartimento ministeriale si parla di invito e di possibilita', e' evidente che le decisioni quando assunte saranno tutte sulle spalle dei dirigenti scolastici: gli unici responsabili del danno erariale prodotto e subito protagonisti di un conflitto con gli organi collegiali".
Teleborsa: Scuola, caos in vista per la scelta dei vicepresidi
Virgilio: Scuola, caos in vista per la scelta dei vicepresidi
Agenparl: Scuola, Anief: vicepresidi siamo alla farsa
La tua Voce: SCUOLA: VICEPRESIDI, SIAMO ALLA FARSA IL MEF LI MANDA IN CLASSE MA IL MIUR...