Pubblichiamo alcuni articoli sulla resa del ministro Giannini, anche quest’anno 100mila supplenti. Su aumenti stipendiali, Anief smentisce il ministro: il Governo deve dare ai docenti 9 miliardi di arretrati e non può fermarsi ai 200 milioni della riforma. Su Alunni disabili, Anief promuove ricorsi gratuiti per tutelare i loro diritti. Il personale Ata non è figlio di un dio minore: dimenticato dalla riforma, niente assunzioni, supplenze brevi e concorsi e, ancora, il tribunale del lavoro di Genova dà ragione alla prof di Scienze precaria per 15 anni: la ricostruzione di carriera va conteggiata per intero.
Rassegna stampa su la resa del ministro Giannini, anche quest’anno 100mila supplenti
ANSA - Scuola: Anief, anche quest'anno 100 mila supplenti. E su stipendi docenti Governo continua a star fermo.
(ANSA) - ROMA, 18 SET - Anche quest'anno ci saranno 100mila supplenti e per studenti e famiglie continua il caos. Lo denuncia l'Anief che parla di "resa" del ministro Giannini. "Anief lo sostiene da mesi, mentre il Governo continuava a dire, come un disco rotto, che la riforma avrebbe sconfitto il precariato scolastico. Oggi, per bocca del ministro Giannini, si è finalmente capito chi aveva ragione: 'l'incidenza delle supplenze era del 12%, quest'anno arriviamo al 10%', ha dichiarato il titolare del Miur. Siccome la matematica non è un'opinione, significa - osserva il sindacato - che a fronte di un milione di dipendenti della scuola, ben 100mila continuano ad essere supplenti. Ed è esattamente la cifra che il sindacato aveva indicato due mesi fa. Si tratta di una cifra altissima, in linea con il passato. E che, come gli altri anni, produrrà un inizio di anno scolastico caotico e all'insegna del 'balletto'" delle cattedre". "Per noi l'ammissione odierna del ministro dell'Istruzione - commenta Marcello Pacifico, presidente Anief - equivale a una resa delle armi. Perché significa che la riforma della scuola ha fallito il suo obiettivo". "Giannini, anziché esaltarsi, farebbe bene a fare un passo indietro: questi numeri dimostrano che non è in grado di gestire il Miur". L'Anief critica il ministro anche per quanto riguarda il fronte contratti. "Sul mancato adeguamento stipendiale dei docenti della scuola, il Governo continua a stare fermo. Perché le parole di apertura espresse oggi dal ministro dell'Istruzione, alla luce della sentenza del tribunale di Roma, che ha chiesto alla presidenze del Consiglio e all'Aran di aprire le trattative del rinnovo del contratto della scuola, non contengono nulla di nuovo: primo - spiega il sindacato - perché i 500 euro annui in busta paga per l'aggiornamento dei docenti non rappresentano alcun 'incremento stipendiale', come invece vorrebbe far credere Giannini; in secondo luogo, perché quello introdotto con 'la quota del merito, uno dei punti centrali della riforma, per la quale sono stati messi a disposizione 200 milioni l'anno', rappresentano solo un'applicazione del Decreto Legislativo 150/09, voluto dall'allora ministro Renato Brunetta: un decreto che ha legato gli incrementi in busta paga con il livello delle performance professionali, in perfetto stile aziendale". (ANSA).
Italpress - SCUOLA: ANIEF "PRECARIATO, LA RESA DEL MINISTRO GIANNINI"
ROMA (ITALPRESS) - "Anief lo sostiene da mesi, mentre il Governo continuava a dire, come un disco rotto, che la riforma avrebbe sconfitto il precariato scolastico. Oggi, per bocca del ministro Giannini, si e' finalmente capito chi aveva ragione: 'l'incidenza delle supplenze era del 12%, quest'anno arriviamo al 10%', ha dichiarato il titolare del Miur. Siccome la matematica non e' un'opinione, significa che a fronte di un milione di dipendenti della scuola, ben 100mila continuano ad essere supplenti. Ed e' esattamente la cifra che il sindacato aveva indicato due mesi fa. Si tratta di una cifra altissima, in linea con il passato. E che, come gli altri anni, produrra' un inizio di anno scolastico caotico e all'insegna del 'balletto' delle cattedre". Lo afferma in una nota l'Anief. "Anzi, la supplentite', come la definisce il premier Renzi, sara' aggravata dal fatto che anche i contratti di supplenza annuale, con scadenza 31 agosto 2015, per via del possibile approdo su quelle cattedre dei quasi 9mila neo-assunti attraverso la fase B, sono stati stipulati con la clausola 'sino all'avente diritto' - sottolinea il sindacato -. Producendo non pochi cambi di docenti in corso d'anno, con studenti e famiglie sicuri danneggiati. In barba alla continuita' didattica e al buon senso".
Cervelliamo: AMMISSIONE DEL MINISTRO GIANNINI: ANIEF HA RAGIONE MOLTI SONO ANCORA I SUPPLENTI
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Leggo: SCUOLA, AL VIA IL NUOVO ANNO TRA L'IRA DEI PRECARI E QUELLA DEGLI STUDENTI
Rassegna stampa su aumenti stipendiali, Anief smentisce il ministro: il Governo deve dare ai docenti 9 miliardi di arretrati e non può fermarsi ai 200 milioni della riforma
Italpress - SCUOLA: ANIEF "SU STIPENDI GOVERNO STA FERMO"
ROMA (ITALPRESS) - "Sul mancato adeguamento stipendiale dei docenti della scuola, il Governo continua a stare fermo. Perche' le parole di apertura espresse oggi dal ministro dell'Istruzione, alla luce della sentenza del tribunale di Roma, che ha chiesto alla presidenze del Consiglio e all'Aran di aprire le trattative del rinnovo del contratto della scuola, non contengono nulla di nuovo: primo perche' i 500 euro annui in busta paga per l'aggiornamento dei docenti non rappresentano alcun "incremento stipendiale", come invece vorrebbe far credere Giannini; in secondo luogo, perche' quelli introdotto con 'la quota del merito, uno dei punti centrali della riforma, per la quale sono stati messi a disposizione 200 milioni l'anno', rappresentano solo un'applicazione del Decreto Legislativo 150/09, voluto dall'allora ministro Renato Brunetta: un decreto che ha legato gli incrementi in busta paga con il livello delle performance professionali, in perfetto stile aziendale". Lo afferma in una nota l'Anief.
Virgilio: Scuola, per l'Anief l'aumento degli stipendi dovrebbe costare allo Stato 9 miliardi
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Rassegna stampa su Alunni disabili, Anief promuove ricorsi gratuiti per tutelare i loro diritti
Italpress - SCUOLA: ALUNNI DISABILI, ANIEF PROMUOVE RICORSI GRATIS A TUTELA DIRITTI
ROMA (ITALPRESS) - Secondo l'Anief Il ministero dell'Istruzione, anche dopo il varo della "Buona Scuola", continua ad attribuire un numero di ore di sostegno didattico assolutamente insufficiente a soddisfare le esigenze di integrazione degli alunni disabili. Anche quest'anno, il sindacato sta raccogliendo innumerevoli denunce - da parte delle famiglie, dei docenti e dei dirigenti scolastici - per la mancata assegnazione da parte degli uffici scolastici ai giovani allievi in difficolta' del corretto monte ore di didattica di sostegno, pur in presenza di diagnosi funzionali e certificati medici emessi dalle commissioni delle Asl che certificano i loro reali bisogni. Anief ritiene che il risparmio di spesa pubblica non possa essere perseguito a scapito della formazione dei suoi cittadini e diventa intollerabile quando si tenta di farlo sulla pelle dei piu' deboli. Le operazioni di spending review vanno realizzate su ben altri comparti pubblici. Per questi motivi, per il terzo anno consecutivo, il sindacato mettera' gratuitamente a disposizione dei ragazzi disabili e delle loro famiglie i propri avvocati per promuovere ricorsi in tutti i tribunali italiani. I giudici, in tal modo, potranno attribuire l'incremento delle ore di attivita' di sostegno o l'assegnazione del docente specializzato per l'intero orario di servizio settimanale dell'insegnante, rispettando, nei casi piu' gravi, quel rapporto uno a uno previsto dalla normativa a tutela del diritto all'istruzione e all'integrazione dei disabili.
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Qui Finanza: Scuola, caos sostegno per gli alunni disabili
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Rassegna stampa su Il tribunale del lavoro di Genova dà ragione alla prof di Scienze precaria per 15 anni: la ricostruzione di carriera va conteggiata per intero
Italpress - SCUOLA: ANIEF "TRIBUNALE LAVORO GENOVA DÀ RAGIONE A PROF PRECARIA 15 ANNI"
ROMA (ITALPRESS) - "E' da rivedere la normativa sulla ricostruzione di carriera del personale della scuola assunto a tempo indeterminato, perche' si limita a conteggiare per intero solo i primi quattro anni di precariato: a ribadirlo, dopo il Tribunale del lavoro di Torino, e' anche quello di Genova, per il quale 'le modalita' di svolgimento della attivita' lavorativa, per i tempi e il contenuto delle prestazioni svolte nel contesto di servizi pre ruolo, in nulla si differenziano con quelli svolti una volta avuto ingresso nel ruolo'". Lo afferma in una nota l'Anief. "A beneficiare della sentenza e' stata una docente di Genova, immessa in ruolo nella scuola superiore nel 1997 nella classe di concorso A060 'Scienze naturali, chimica e geografia, microbiologia' - sottolinea l'Anief -, dopo essersi abilitata nel 1983 e 15 anni di supplenze: nei suoi confronti sono state corrisposte 'le differenze retributive dovute', oltre gli 'interessi e rivalutazione dalle scadenze al saldo o alla somma meglio vista, con vittoria di spese e distrazione', relative ad oltre 10 anni di precariato sino ad oggi considerato utile alla carriera solo in parte. Per i giudici in servizio nel tribunale ligure non vi sono 'ragioni oggettive per discriminare e valutare solo parzialmente il lavoro a tempo determinato prestato prima dell'immissione in ruolo ai fini del corretto inquadramento professionale del docente appena confermato in ruolo. L'assenza di ragioni oggettive che giustifichino la svalutazione del periodo di precariato da sempre posta in essere dal Ministero dell'Istruzione all'atto della ricostruzione di carriera, quindi, fa maturare il diritto della ricorrente a veder riconosciuta sotto ogni profilo la professionalita' maturata presso la PA anche nel periodo in cui il rapporto di lavoro era a tempo determinato, con particolare riguardo, quindi, alla progressione professionale retributiva in cio' dovendosi disattendere ogni principio normativo nazionale divergente da tale assetto'".
Rassegna stampa su il personale Ata non è figlio di un dio minore: dimenticato dalla riforma, niente assunzioni, supplenze brevi e concorsi
ANSA - Scuola: Anief, personale Ata non è figlio di un dio minore
(ANSA) - ROMA, 17 SET - Il personale Ata "non è figlio di un dio minore: dimenticato dalla riforma, niente assunzioni, supplenze brevi e concorsi". Lo afferma l'Anief annunciando ricorsi contro il mancato turn over di amministrativi, tecnici e ausiliari. Il sindacato chiede "l'immissione in ruolo sui 28 mila posti vacanti" e ricorda al Governo che "in Italia esistono circa cento Convitti, dove il 20% di educatori, cuochi, infermieri e guardarobieri è precario". Inoltre, rivendica l'avvio di un bando di concorso per i Direttori dei servizi generali e amministrativi, "il cui ruolo - osserva - continua a essere ricoperto in tante scuole dagli assistenti amministrativi. I quali vanno stabilizzati, come tutto il personale che ha svolto 36 mesi di servizio. A complicare la situazione c'è poi - aggiunge - lo stop ai presidi di sostituire gli Ata assenti per pochi giorni, salvo situazioni particolari. A questo punto, per difendere la categoria non rimane che la via del tribunale". "Il paradosso è - afferma Marcello Pacifico (presidente Anief) - che le procedure di infrazioni aperte dalla Commissione europea nei confronti dell'Italia, che rischia sanzioni stratosferiche per via dell'abuso di stipule di contratti a tempo determinato, sono partite proprio da alcuni ricorrenti che figurano tra il personale non docente della scuola. Dimenticarli nella riforma, salvo citarli all'interno degli organici del potenziamento degli istituti, è stato un grave errore. Che ora potrebbe costare davvero caro allo Stato italiano".
Italpress - SCUOLA: ANIEF "PERSONALE ATA NON E' FIGLIO DI UN DIO MINORE"
ROMA (ITALPRESS) - "La riforma della scuola e' stata approvata da quasi due mesi, il Governo ha assunto 38mila docenti e nel corso dell'anno ne dovrebbero arrivare altrettanti: sul personale Ata,pero', continua a permanere il silenzio. Dovevano essere immessi in ruolo, per coprire il turn over, circa 6.200 amministrativi, tecnici e ausiliari. Invece il paventato passaggio del personale soprannumerario delle province su quei posti ha bloccato tutto. Facendo passare per un successo anche le supplenze annuali, illegittimamente limitate al 30 giugno perche' effettuate su posti sono vacanti, e costringendo il sindacato ad avviare una class action - contro Mef e Miur - finalizzata a salvare le immissioni in ruolo". Lo afferma in una nota l'Anief. "L'obiettivo del ricorso e' ottenere dai Tribunali l'assunzione per tutti coloro che, operando all'interno delle strutture pubbliche da oltre 36 mesi di servizio, anche non continuativi, risultano ad oggi esclusi senza alcuna motivazione valida dal piano straordinario di assunzioni - prosegue il sindacato -. Il contenzioso prevede, inoltre, adeguati risarcimenti per la perdurante ed immotivata condizione di precarieta'. Ai giudici di competenza verra' poi chiesto per quale motivo tutto il personale amministrativo, tecnico, ausiliario ed educativo non risulta ad oggi compreso nei meccanismi premiali della Legge di riforma 107/15".
Scuola Press: Il personale Ata non è figlio di un dio minore
On line news: SCUOLA/ Anief, il personale Ata dimenticato dalla riforma