Pubblichiamo alcuni articoli su maxirisarcimento a preside incaricato, mancate supplenze Ata che stanno mettendo in ginocchio gli istituti ma Miur li dimentica, Anief scrive ai presidi e card da 500 euro che è un atto dovuto per formare i docenti: il ministro Giannini non la camuffi da aumento di stipendio.
Rassegna stampa su maxirisarcimento a preside incaricato
ANSA - Scuola: Anief, risarcimento per preside incaricato. Deciso dal Tribunale di Torino
(ANSA) - ROMA, 30 SET - Il Miur è stato condannato dal giudice del lavoro a risarcire 35 mila euro per adeguamento dello stipendio di una docente che ha svolto tra il 2005 e il 2012 l'incarico a tempo determinato di dirigente scolastico. Lo rende noto l'Anief che ha promosso il ricorso aggiungendo che il tribunale di Torino ha ordinato anche il pagamento di 4 mila euro di spese processuali e il risarcimento del contributo unificato. A trovarsi in questa posizione, secondo il sindacato, sono migliaia di docenti, che anche per lunghi periodi hanno assunto l'incarico superiore di dirigenti. "Il Tribunale di Torino ha confermato l'attribuzione delle mansioni superiori ex art. 52, comma 5 del d.lgs n. 165/2001 riconoscendo il trattamento economico spettante al dirigente di ruolo, stante la persistenza della vacanza del posto in organico per diversi anni. L'attribuzione di mansioni dirigenziali con pienezza delle relative funzioni e con l'assunzione delle responsabilità inerenti al perseguimento degli obiettivi propri delle funzioni di fatto assegnate, non può che comportare, anche in relazione al principio di adeguatezza sancito dall'art. 36 della Costituzione, la corresponsione - osserva l'Anief - dell'intero trattamento economico, compresi gli emolumenti accessori". "La decisione s'inserisce nel solco un orientamento confermato dalla stessa Corte d'Appello di Torino sul tema risarcitorio legato ai contratti a termine: pertanto, dopo i docenti e gli Ata, ora il Miur dovrà risarcire pure i presidi. In Piemonte, centinaia sono i docenti e gli Ata, ormai stanchi, che si sono rivolti all'Anief per ricorrere contro il Miur: negli ultimi mesi - commenta il presidente dell'Anief, Marcello Pacifico - sono stati depositati tantissimi ricorsi e sulla scia della giurisprudenza segnata in questi mesi, un terzo dell'intero fondo per i pagamenti in esecuzione di provvedimenti giurisdizionali aventi a oggetto il risarcimento dei danni stanziato dal Miur per il 2015 con il comma 132 della Legge n. 107 del 13 luglio 2015 basta appena a colmare le condanne nella regione". (ANSA).
I
talpress - SCUOLA: ANIEF "RISARCIMENTI ANCHE AI PRESIDI INCARICATI"
ROMA (ITALPRESS) - Si apre una nuova breccia nei ricorsi risarcitori per i contratti a termine. A Torino, in un ricorso patrocinato per una preside incaricata, i legali Anief ottengono la condanna del Miur a corrisponderle la somma di 34.962,21 euro. La novita' che arriva dalla sentenza e' che la ricorrente e' una "preside precaria", cioe' una docente che, dall'anno scolastico 2005/2006 fino al 2011/2012, ha svolto l'incarico di dirigente scolastico, in forza di reiterati contratti a tempo determinato, senza pero' percepire la corrispondente retribuzione di dirigente scolastico onnicomprensivo delle relative indennita'. "La decisione s'inserisce nel solco un orientamento confermato dalla stessa Corte d'Appello di Torino sul tema risarcitorio legato ai contratti a termine - spiega il presidente Anief, Marcello Pacifico -: pertanto, dopo i docenti e gli Ata, ora il Miur dovra' risarcire pure i presidi. In Piemonte, centinaia sono i docenti e gli Ata, ormai stanchi, che si sono rivolti all'ANIEF per ricorrere contro il Miur: negli ultimi mesi sono stati depositati tantissimi ricorsi e sulla scia della giurisprudenza segnata in questi mesi, un terzo dell'intero fondo per i pagamenti in esecuzione di provvedimenti giurisdizionali aventi ad oggetto il risarcimento dei danni stanziato dal Miur per il 2015 con il comma 132 della Legge n. 107 del 13 luglio 2015 basta appena a colmare le condanne nella regione. Dopo i ricorsi per la stabilizzazione di docenti e Ata - conclude il presidente Anief - il risarcimento relativo al pagamento degli scatti di anzianita' e delle mensilita' estive, per il riconoscimento per intero del servizio pre-ruolo nella ricostruzione di carriera, l'indennita' di reggenza ai vicari, ora puo' trovare seguito anche il risarcimento per i presidi incaricati".
Torino Today: Scuola, il Miur deve un risarcimento a docente di 35mila euro
Virgilio.it: Scuola, il Miur condannato a risarcire una docente con 35mila euro
Orizzonte Scuola: Presidi incaricati: a Torino Miur deve risarcire 35mila euro a un docente
Geos news: Scuola, il Miur condannato a risarcire una docente con 35mila euro
Rassegna stampa su mancate supplenze Ata stanno mettendo in ginocchio gli istituti e Miur li dimentica: Anief scrive ai presidi
Italpress - SCUOLA: ANIEF "SENZA AMMINISTRATIVI, TECNICI E AUSILIARI NIENTE RIFORMA"
ROMA (ITALPRESS) - "Il personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola continua ad essere dimenticato dalle istituzioni: alla forte riduzione di personale degli ultimi anni, con 50mila posti cancellati assieme a quasi 4 mila istituti autonomi, si e' aggiunta la mancata considerazione nella riforma per la categoria, al punto che non e' stata prevista nemmeno un'assunzione. E le 6.200 annunciate in estate dal ministro Giannini sono state pure 'congelate, in attesa di essere dirottate al personale perdente posto delle province". Lo afferma in una nota l'Anief. "Come se non bastasse, gli unici riferimenti inclusi nella Legge 107/2015 - nei commi 7, 13, 14 e 64 si fa riferimento 'all'organico dell'autonomia su base regionale' comprendente anche 'il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario' per l'attuazione dell'autonomia scolastica e della sua offerta formativa calata sul territorio - non hanno trovato seguito nella Circolare Miur n. 30549. Dove non si fa riferimento ad organico potenziato anche per gli Ata - prosegue il sindacato -. Nessuno al ministero dell'Istruzione, in pratica, si e' chiesto come sara' possibile attuare il tempo scuola prolungato, fino alla sera e anche in periodi estivi, la didattica laboratoriale e tutte le attivita' progettuali a supporto della scuola autonoma, se non si incrementeranno gli organici di amministrativi, tecnici e collaboratori scolasticioggiin servizio nei nostri istituti. Perche' e' vero che le scuole in Italia sono poco piu' i 8.500, ma bisogna anche considerare che i plessi superano quota 40mila: un numero considerevole, che adoggiviene coperto da 48mila amministrativi, 16mila assistenti tecnici e circa 132mila collaboratori scolastici".
ANSA - Scuola: Anief, in ginocchio per mancata sostituzione bidelli. "Chiediamo a dirigenti scolastici di segnalarci casi difficili"
(ANSA) - ROMA, 25 SET - Sul personale non docente, fondamentale nelle scuole autonome, si sta operando una sorta di accanimento: a sostenerlo è il sindacato Anief, il quale fa notare che "la legge di Stabilità 2015 ha tagliato le supplenze dei primi sette giorni di assenza e sono bastati pochi giorni di lezione per mandare le scuole in difficoltà, in particolare quelle con meno personale, già ridotto all'osso dai 47mila tagli decisi dall'ultimo Governo Berlusconi". "Sono decisioni miopi, ideate da contabili che non conoscono la scuola. Perché mancando un impiegato o un collaboratore scolastico, possono diventare complicate pure le fasi di apertura e chiusura. Per non parlare dell'igiene. Non va meglio nelle segreterie, dove si bloccano le pratiche amministrative, il supporto al preside, ai docenti, agli studenti e alle famiglie", aggiunge il presidente di Anief, Marcello Pacifico. Su questi temi, Anief ha organizzato una conferenza organizzativa Ata per il prossimo 12 ottobre: l'incontro si svolgerà nei locali dell'università Unipegaso di Palermo, all'interno del Palazzo Mazzarino. Pacifico si rivolge ai presidi: "chiediamo ai dirigenti scolastici di segnalarci le situazioni di criticità, perchè il malfunzionamento va monitorato e segnalato con sollecitudine. Altrimenti con i primi malanni stagionali e le assenze in contemporanea di più unità di personale, la situazione potrebbe sfuggire di mano". (ANSA).
Italpress - SCUOLA: ANIEF "PERSONALE ATA, MANCATA SOSTITUZIONE ASSISTENTI E BIDELLI"
ROMA (ITALPRESS) - "L'anno scolastico e' appena iniziato ma giungono gia' diversi casi di istituti in seria crisi organizzativi: oltre ai ritardi per la mancata convocazione di una bella fetta dei 100mila docenti supplenti annuali, che stanno costringendo migliaia di istituti ad adottare un orario ridotto e spesso lasciano gli alunni disabili privi del sostegno di cui hanno diritto, in questi giorni gli istituti stanno sperimentando sulla loro pelle i tagli alle supplenze 'brevi', introdotti dal comma 332 della Legge di Stabilita' 2015 (L. 190/14 art.1)". Lo afferma in una nota l'Anief. "La norma, approvata in regime di spending review a fine 2014, prevede che 'a decorrere dal 1º settembre 2015, i dirigenti scolastici non possono conferire le supplenze brevi' nei confronti del 'personale appartenente al profilo professionale di assistente amministrativo, salvo che presso le istituzioni scolastiche il cui relativo organico di diritto abbia meno di tre posti' e va applicata anche nei confronti 'del personale appartenente al profilo di assistente tecnico' e del 'personale appartenente al profilo di collaboratore scolastico, per i primi sette giorni di assenza'. Nel comma successivo, il 333, il divieto riguarda pure le assenze del primo giorno dei docenti assenti, con immaginabili conseguenze per la sorveglianza e le attivita' dei bambini iscritti alla scuola dell'infanzia, dove e' gia' scoppiato il caos. In entrambi i casi di assenza del lavoratore, Ata o docenti, la mancata supplenza riguarda anche i frequenti permessi giornalieri di cui usufruiscono i dipendenti con invalidita' o che si fanno carico dell'assistenza esclusiva ad una persona non autosufficiente (Legge 104/92)".
Virgilio: Scuola, istituti in ginocchio per mancata sostituzione di assistenti e bidelli
Messaggero Veneto: Pochi bidelli e impiegati, scuole a rischio
Orizzonte Scuola: ATA: mancate supplenze mettono in ginocchio le scuole
Img press: Senza amministrativi, tecnici e ausiliari niente riforma, ma il Miur si dimentica di loro
Teleborsa: Scuola, istituti in ginocchio per mancata sostituzione di assistenti e bidelli
Orizzonte Scuola: Senza ATA niente riforma, ma il Miur li dimentica
Agenparl: Napoli, Anief, Scuola: Senza amministrativi, tecnici e ausiliari niente riforma
Responsabile Civile: Scuola, Anief: «istituti in ginocchio senza bidelli e assistenti»
Rassegna stampa su la card da 500 euro è un atto dovuto per formare i docenti: il ministro Giannini non la camuffi da aumento di stipendio
ANSA - Scuola: Anief,ministro non camuffi card da aumento stipendio
(ANSA) - ROMA, 24 SET - La card da 500 euro "è un atto dovuto per formare i docenti: il ministro Giannini non la camuffi da aumento di stipendio, quello continua a rimanere fermo dal 2009". Lo afferma l'Anief che reputa "scorretta e ingiusta l'operazione mediatica tentata dal titolare del dicastero di Viale Trastevere di far passare i finanziamenti per l'aggiornamento e la formazione professionale come un incremento stipendiale per tutti". "La verità - spiega il sindacato - è che le buste paga dei docenti italiani, tra i meno pagati dell'area Ocde, sono miseramente ferme da sette anni. E per come si sono messe le cose a livello legislativo, sono destinate a rimanere tali per chissà quanto tempo ancora. A meno che non si superi il decreto 150/09 che ha cancellato gli scatti automatici e contro cui i sindacati rappresentativi non potranno far nulla quando il ministro Marianna Madia li convocherà a breve per il rinnovo contrattuale della PA. Al momento, l'unica strada percorribile rimane quella di ricorrere al giudice del lavoro, come ha fatto l'Anief, per recuperare almeno quell'indennità di vacanza contrattuale che fino aoggiha fatto perdere a ogni lavoratore 7mila euro". "Gli adeguamenti sulle buste paga non c'entrano nulla - afferma il presidente dell'Anief, Marcello Pacifico - con i 200 milioni di merito introdotti con la riforma approvata a luglio 2015. Come non possono essere nemmeno lontanamente accostati ai 500 euro finalizzati alla formazione. Semmai, l'associazione va fatta con l'articolo 36 della Costituzione italiana, secondo cui ogni lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata al lavoro profuso e sufficiente a vivere con dignità. Per questo rilanciamo la via del ricorso al tribunale del lavoro". (ANSA).
Italpress - SCUOLA: ANIEF "GIANNINI NON CAMUFFI CARD IN AUMENTO DI STIPENDIO"
ROMA (ITALPRESS) - Per l'Anief "trasformare in un bonus annuale la card di 500 euro prevista dal comma 121 della legge di riforma della scuola, ai fini dell'aggiornamento e la formazione di tutti i docenti di ruolo, puo' essere una buona notizia, ma camuffare il finanziamento dell'aggiornamento professionale per un aumento stipendiale, come ha fatto di recente il ministro dell'Istruzione, e' scorretto e ingiusto. Perche' le buste paga dei docenti della scuola pubblica italiana sono miseramente ferme dal 2009. E percome si sono messe le cose a livello legislativo, sono destinate a rimanere tali per chissa' quanto tempo ancora. A meno che non si cambino le norme sugli incrementi stipendiali dei dipendenti pubblici. O si ricorra al giudice del lavoro, come ha fatto l'Anief, per recuperare almeno quell'indennita' di vacanza contrattuale che fino aoggiha rosicchiato ad ogni dipendente qualcosa come 7mila euro. Con la prospettiva, tra tre anni, di diventare 10mila euro indebitamente sottratti a docenti e Ata". "Ecco perche' - spiega Marcello Pacifico, presidente Anief – gli adeguamenti di stipendio di docenti e Ata non c'entrano nulla con i 200 milioni di merito introdotti con la riforma approvata a luglio 2015. Come non possono essere nemmeno lontanamente accostati ai 500 euro della card, la quale e' solo un atto dovuto per permettere la formazione del personale. Semmai, l'associazione va fatta con l'art.36 della Costituzione italiana, secondo il quale ogni lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata al lavoro profuso e comunque sufficiente a vivere con dignita'. Ed ecco perche' come Anief - conclude Pacifico - abbiamo intrapreso e rilancia la via del ricorso per il recupero di quell'indennita' deputata a salvaguardare tale principio, che nessuna legge puo' sopprimere".
Agenparl: Scuola, Anief: Card da 500 euro è atto dovuto per formare i docenti
Tecnica della Scuola: Card da 500 euro, Giannini si fida dei docenti: la useranno al meglio
Teleborsa: Scuola, sindacati scettici sul bonus ai docenti
Scuola press: Sindacati scettici sul bonus ai docenti
Repubblica.it: Scuola, sindacati scettici sul bonus ai docenti