Pubblichiamo alcuni articoli sulla maggioranza di docenti donne in Italia; la giornata mondiale degli insegnanti, che vede in Italia docenti precari, senza carriera e con stipendi più bassi dell'inflazione e il concorso per 90mila nuovi docenti e la polemica per l’esclusione dei laureati senza abilitazione.
Rassegna stampa su chi dice docente dice donna
ANSA - Scuola: giornata mondiale dell'insegnante, 81% è donna. Gilda, restituire dignità a prof. Anief, ancora tanto precariato
(ANSA) - ROMA, 5 OTT - Oggi, come ogni 5 ottobre, si celebra la Giornata Mondiale dell'Insegnante istituita dall'Unesco nel 1993 per segnalare a governi e opinione pubblica la necessità di valorizzare il ruolo dell'insegnante nel percorso di formazione, educazione e guida delle nuove generazioni. Il tema che l'Unesco ha proposto alla riflessione per il 2015, "Un personale docente forte per costruire società sostenibili", risulta quanto mai attuale per gli insegnanti italiani alla luce dei cambiamenti introdotti dalla cosiddetta "Buona scuola" renziana", secondo la Gilda che auspica per la figura del docente il recupero di "quella centralità e quella dignità professionale purtroppo offuscate da politiche miopi che hanno considerato la scuola solo come voce di spesa e non come investimento". Al Governo, il coordinatore della Gilda, Rino Di Meglio chiede fatti concreti, "a partire da un aumento delle retribuzioni che per gli insegnanti italiani sono tra le più basse d'Europa". "Auspichiamo che il Parlamento corregga le norme della legge 107/2015 che collidono con le raccomandazioni internazionali per la valorizzazione della professione docente e recepisca la proposta, da sempre cavallo di battaglia della Gilda degli Insegnanti e oggetto di una nostra proposta di legge, di istituire un'Area di contrattazione separata per i docenti. Al Governo, intanto, chiediamo che reperisca subito le risorse necessarie per riaprire il tavolo negoziale e rinnovare il contratto nazionale" conclude il sindacalista. Nel giorno della giornata mondiale degli insegnanti, l'Anief accende i riflettori sulle donne. "In Italia chi dice docente dice donna, alla materna c'è solo 1 uomo ogni 153 colleghe. In assoluto, le donne - sottolinea il sindacato - coprono l'81% delle cattedre; alle superiori sono il 65%; alla primaria diventano il 96%; nella scuola dell'infanzia il 99,3%. All'estero il divario c'è ma non di queste proporzioni. I motivi sono da ricercare nella bassa considerazione sociale della professione, negli stipendi da fame e nel lungo precariato. Che con la Buona Scuola - osserva l'Anief - è rimasto tale, perché quest'anno sono state conferite ancora 100mila supplenze annuali. Con l'aggravante che si aggiunto il nomadismo, con 10mila precari assunti a centinaia di chilometri da casa, costretti ad abbandonare genitori, coniugi e figli, senza conoscerne i motivi". "Se si volesse realizzare un profilo del docente italiano, questo - commenta Marcello Pacifico (presidente Anief) - non potrebbe che essere di una donna stanca dai capelli ingrigiti dal tempo. E andrà sempre peggio: perché nel 2018 la pensione di vecchiaia arriverà alle soglie dei 68 anni, con l'assegno di quiescenza destinato a trasformarsi in una pensione poco più che sociale. Ma a chi ci governa non importa che insegnare è un mestiere logorante e che in altri Paesi, come la Germania, si può andare in pensione con 24 anni di servizio". (ANSA).
La Discussione: SCUOLA: ANIEF "IN ITALIA CHI DICE DOCENTE DICE DONNA"
Virgilio: Scuola, in Italia chi dice docente dice donna
Agenparl: Napoli, Scuola, ANIEF : Oggi la giornata mondiale degli insegnanti
Img press: Oggi la giornata mondiale degli insegnanti: in Italia chi dice docente dice donna
9 Colonne: SCUOLA, IN ITALIA 81% DELLE CATTEDRE E’ ROSA
Teleborsa: Scuola, in Italia chi dice docente dice donna
Tecnica della Scuola: Centemero (FI): "squilibrio di genere va corretto"
Scuola Press: In Italia chi dice docente dice donna
Rassegna stampa su la giornata mondiale degli insegnanti: in Italia rimangono precari, senza carriera e con stipendi più bassi dell'inflazione
Italpress - SCUOLA: ANIEF "DOCENTI IN ITALIA RIMANGONO PRECARI E SENZA CARRIERA"
ROMA (ITALPRESS) - Domani si celebra la giornata mondiale degli insegnanti, istituita dall'Unesco, nata per attuare una riflessione sul ruolo dei professionisti dalla formazione: quest'anno lo slogan dell'evento, sempre finalizzato ad apprezzare, valutare e migliorare il lavoro degli educatori, sara' "Empowering teachers, building sustainable societies". E' la stessa Unesco a spiegarne il senso: "Gli insegnanti non sono solo un mezzo per attuare obiettivi educativi; essi sono la chiave per la sostenibilità e capacità nazionali nell'attuazione della formazione e creazione di società basate sulla conoscenza, valori e l'etica. Tuttavia, essi continuano ad affrontare sfide legate alla carenza di personale, scarsa formazione e uno stato sociale basso", sottolinea l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura.
"Purtroppo, il monito dell'Unesco non riguarda solo paesi e scuole del terzo mondo - spiega l'Anief in una nota -. Anche in Italia quella dell'insegnante risulta tra le professioni più in crisi, tra le più usuranti e con scarsa considerazione sociale. E' lunga la lista dei motivi del declino della professione. Perché tanti nostri docenti continuano a rimanere precari, senza prospettive di carriera e pagati con stipendi più bassi dell'inflazione. Addirittura l'indennità di vacanza contrattuale, il meccanismo creato per mantenere le buste paga almeno al livello dell'inflazione, dal 2008 e' stata bloccata: e con l'ultima Legge di Stabilità, la Legge 190/14, il blocco e' stato reiterato sino al 2018. E cio' malgrado la sentenza n. 178 della Consulta sull'inammissibilita' del blocco stipendiale del pubblico impiego abbia chiarito che non si puo'. Ecco perche' Anief ha fatto e continua a presentare ricorsi in tribunale: visto che lo Stato è sordo, è l'unico modo per recuperare, in media, 8.500 euro sottratti ad ogni docente".
La Discussione: Scuola, Anief "Docenti in Italia rimangono precari e senza carriera"
On line news: ANIEF/ Ancora insegnanti precari, stipendi più bassi dell’inflazione
Rassegna stampa su Il concorso per 90mila nuovi docenti ai nastri di partenza: a breve il bando, ma è già polemica per l’esclusione dei laureati senza abilitazione
ANSA - Scuola:Anief, laureati senza abilitazione esclusi da concorso
(ANSA) - ROMA, 2 OTT - Il concorso per 90mila nuovi docenti è ai nastri di partenza, a breve sarà pubblicato il bando, ma il Ministero dell'Istruzione sarebbe intenzionato a escludere i laureati senza abilitazione, decine di migliaia di giovani che hanno tarato il loro corso di laurea proprio per diventare insegnanti: è quanto denuncia l'Anief. Secondo il sindacato, in questo modo si calpesta il principio di affidamento, a tutela dei candidati al ruolo di insegnanti, derivante dalle procedure sino a oggi adottate dalla Pubblica Amministrazione. Procedure che hanno indotto gli stessi aspiranti docenti a realizzare precise scelte accademiche. Tra i danneggiati, sottolinea l'Anief, ci sono pure gli specializzati sul sostegno, a cui si chiudono le porte per l'accesso al nuovo profilo professionale. Già in passato, il Miur ha tentato la stessa strada, ma il Consiglio di Stato ha sempre dato ragione ai ricorrenti. "Se si decide di cambiare le modalità di accesso al concorso pubblico per diventare docenti - afferma il presidente di Anief, Marcello Pacifico - è chiaro che la novità va applicata dall'entrata in vigore della norma. Quindi, non prima del prossimo anno accademico. Cambiare le regole in corsa è un'operazione scorretta e illegittima. È chiaro che, se le cose andranno così, il nostro sindacato presenterà apposito ricorso, a tutela di tutti i laureati esclusi". (ANSA).
Italpress - SCUOLA: ANIEF, CONCORSO PER 90 MILA NUOVI DOCENTI AI NASTRI DI PARTENZA
ROMA (ITALPRESS) - E' imminente il bando di concorso attraverso cui il Ministero dell'Istruzione intende selezionare 90mila nuovi insegnanti della scuola pubblica italiana: nelle "prossime tre stagioni - scrive oggi La Repubblica - andranno ad aggiungersi agli 87mila (secondo le ultime proiezioni) stabilizzati con le prime quattro fasi della Buona scuola". La novita', che farebbe riportare l'Italia indietro di 20 anni, e' che "si potra' diventare maestri e prof solo se in possesso di un'abilitazione professionale, possibile per ora con i vecchi percorsi". Secondo Anief "quella di limitare agli abilitati l'accesso alla selezione pubblica per diventare docenti, sarebbe una decisione affrettata e ingiusta. Perche' se applicata in questo momento, violerebbe il principio di affidamento, a tutela dei candidati al ruolo di insegnanti, derivante dalle procedure sino ad oggi adottate dalla pubblica amministrazione. Procedure che hanno indotto gli stessi aspiranti docenti, a realizzare delle scelte accademiche per ottenere il conseguimento del loro obiettivo professionale". "La possibilita' di far accedere al concorso solo candidati gia' abilitati all'insegnamento era stata prevista nel Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297, il cosiddetto Testo Unico della Scuola, a partire dall'articolo 399. Pero' cinque anni dopo, in occasione del 'concorsone' del 1999, questo paletto fu eliminato: una successiva sentenza del Consiglio di Stato, infatti, stabili' che potevano partecipare anche tutti i laureati sino all'emanazione del bando di concorso - sottolinea il sindacato -. E tale pronunciamento, favorevole al libero accesso di coloro che sono in possesso del regolare titolo accademico richiesto per l'accesso al concorso, e' stata di recente ribadita, sempre dal Consiglio di Stato attraverso la sentenza 15/2015, in occasione dell'ultimo concorso a cattedre con D.D.G. per il Personale Scolastico n. 82 del 24 settembre 2012".
Qui Finanza: Scuola, il concorso per nuovi docenti escluderà migliaia di laureati
La Discussione: Anief ; concorso per 90mila nuovi docenti ai nastri di partenza
Repubblica.it: Scuola, il concorso per nuovi docenti escluderà migliaia di laureati
Orizzonte Scuola: Concorso a cattedra. Anief: sbagliato escludere docenti senza abilitazione
Teleborsa: Scuola, il concorso per nuovi docenti escluderà migliaia di laureati