Pubblichiamo alcuni articoli sul rinnovo dei contratti e salario minimo "beffa" per 3 milioni di lavoratori; piano triennale rinviato di un anno che comporta l'assunzione di 48mila docenti della Fase C assunti senza sapere cosa andranno a fare; mercato delle abilitazioni facili; prof italiani ultimi in Europa e in Italia, pagati peggio degli impiegati.
Rassegna stampa su rinnovo dei contratti, il Governo pensa al salario minimo: per 3 milioni di lavoratori sarebbe una beffa
ANSA - Contratti: Anief, salario minimo beffa per 3 mln di persone
(ANSA) - ROMA, 7 OTT - Il salario minimo? "Per 3 milioni di lavoratori sarebbe una beffa". Ne è convinta l'Anief. "Per sfuggire alla sentenza della Consulta sul blocco illegittimo dei contratti e degli stipendi della Pubblica amministrazione, ormai perdurante da oltre sei anni, il Governo ha pronte le contromosse: ridurre i comparti e le aree contrattuali, anche per favorire la mobilità intercompartimentale; fare spazio ai premi di produttività, abolendo una volta per tutte scatti di anzianità e indennità di vacanza contrattuale; introdurre il salario minimo legale. Con l'attuale titolare della Funzione Pubblica, Marianna Madia, che proseguirebbe in tal modo - osserva il sindacato - la strada avviata nel 2009 dal berlusconiano Renato Brunetta". "Noi non ci stiamo - afferma Marcello Pacifico (presidente Anief) - perché il reddito minimo nel pubblico impiego dovrebbe partire dalla rivalutazione del 4% degli stipendi negli ultimi sette anni. Intanto, lo Stato ridia i 6mila euro a dipendente, in totale fanno 18 miliardi, risparmiati con il blocco dell'indennità di vacanza contrattuale. E poi discutiamo per il futuro".
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Rassegna stampa su piano triennale rinviato di un anno: 48mila docenti della Fase C saranno assunti senza sapere cosa andranno a fare
ANSA - Scuola: Anief, Piano triennale rinviato di un anno '48 mila docenti fase C saranno assunti come tappabuchi'
(ANSA) - ROMA, 6 OTT - "Brutte notizie per i 48mila docenti di discipline che il Ministero dell'Istruzione si accinge ad assumere attraverso la Fase C del piano straordinario di immissioni in ruolo": a lanciare l'allarme è l'Anief, che cita "la pubblicazione della Nota 2157 del Ministero dell'Istruzione, attraverso cui si annuncia che il Piano triennale dell'Offerta Formativa potrà 'essere definitivamente concluso entro il 15 gennaio 2016', il che implica che saranno assunti senza sapere cosa andranno a fare". "Rinviare a dopo le assunzioni la definizione del nuovo Pof triennale, propedeutico anche per realizzare l'organico potenziato - spiega l'Anief in una nota - significa che verranno assegnati, in prima battuta, decine di migliaia di docenti senza alcun 'portafoglio' alle scuole. E senza riferimenti ai ruoli professionali da coprire, che saranno definiti successivamente". In pratica, secondo il sindacato "il Miur sconfessa la scadenza di fine ottobre, prevista dalla Legge 107/15, e indica agli Uffici scolastici regionali di posticipare di due mesi la definizione dell'offerta formativa per realizzare l'organico potenziato: largo ad una tempistica dai 'tempi distesi', reputata necessaria per permettere 'di garantire lo svolgimento delle successive procedure per l'avvio dell'anno scolastico 2016/17'". Ma rinviare a dopo le assunzioni la definizione del nuovo Pof triennale, propedeutico anche per realizzare la scuola autonoma con nuove "forze", significa per l'Anief che verranno inizialmente assegnati alle scuole dei docenti senza "portafoglio" e senza riferimenti ai ruoli professionali da coprire. "Presto i Collegi dei docenti - dice Marcello Pacifico, presidente Anief - dovranno indicare al Miur solo le preferenze di organico rispetto alle sette macro aree di intervento. Rinviando ogni decisione sulla modifica del piano offerta formativa del triennio successivo al nuovo anno. In tal modo, da settembre i neo-assunti finiranno negli ambiti territoriali, da cui il dirigente potrà nominarli nel suo istituto per tre anni, in primis per coprire le supplenze brevi fino a 10 giorni e quelle annuali. Spesso, pur non possedendo nemmeno l'abilitazione all'insegnamento della cattedra priva di titolare. E ai 48mila docenti da assumere con la Fase C, la destinazione e il ruolo da svolgere verranno comunicati solo la prossima estate" conclude Pacifico.
Italpress - SCUOLA: ANIEF "48MILA DOCENTI FASE C ASSUNTI SENZA SAPERE COSA FARE"
ROMA (ITALPRESS) - Brutte notizie - secondo l'Anief - per i 48mila docenti di discipline che il ministero dell'Istruzione si accinge ad assumere attraverso la Fase C del piano straordinario di immissioni in ruolo. Per il sindcato, infatti, la pubblicazione della Nota Miur 2157, attraverso cui l'amministrazione annuncia in queste ore che il Piano triennale dell'offerta formativa potra' "essere definitivamente concluso entro il 15 gennaio 2016", implica che saranno assunti senza sapere cosa andranno a fare. Eppure, il nuovo piano pluriennale doveva essere approvato dalle scuole entro il mese di ottobre "dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa". "Cosa accadra' ora e' facile da spiegare - dice Marcello Pacifico, presidente Anief -, perche' nelle prossime settimane le istituzioni scolastiche, tramite i pareri espressi dai Collegi dei docenti, dovranno indicare al Miur solo le preferenze di organico, rispetto alle sette macro aree di intervento. Rinviando quindi ogni decisione sulla modifica del piano offerta formativa del triennio successivo al nuovo anno. Intanto, i docenti neo-assunti sono sempre piu' destinati a fare i tappabuchi delle cattedre vuote o dei colleghi malati".
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Rassegna stampa su mercato abilitazioni facili
Italpress - SCUOLA: ANIEF "TORNA MERCATO ABILITAZIONI FACILI, MIUR INTERVENGA"
ROMA (ITALPRESS) - Le scorciatoie per conseguire all'estero le abilitazioni all'insegnamento hanno ripreso vigore: negli ultimi mesi, si e' allargato a dismisura il mercato organizzativo che porta i giovani italiani, desiderosi di fare il docenti, a conseguire master abilitanti attraverso l'iscrizione a fantomatici atenei esteri. In cambio di impegni di studio a dir poco limitati. E cifre che variano tra i 7mila e gli 8mila euro. Lo rende noto l'Anief, secondo cui il fenomeno e' diventano ancora piu' preoccupante, dopo che negli ultimi giorni il sindacato e' venuto a conoscenza di alcuni atenei italiani che rilascerebbero attestati abilitanti all'insegnamento a costi minimi, se non addirittura in modo gratuito. Anief, pertanto, invita il Miur a verificare la fondatezza delle crescenti indiscrezioni sulla presenza di corsi agevolati. "In particolare, chiediamo al Miur - dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief - di fare luce e di vigilare su questi pseudo corsi offerti all'estero, che promettono via web il conseguimento dell'abilitazione attraverso la frequenza di corsi lampo. La stessa chiarezza, inoltre, va fatta su quei corsi nazionali che, a costo zero o quasi, portano al medesimo risultato e sempre con il minimo sforzo. Se cosi' fosse, si tratterebbe di un'ingiustizia verso coloro che investono fatica e soldi, dal momento che i corsi abilitanti di norma richiedono tra i 3mila e i 4mila euro".
Qui Finanza: Scuola, torna a fiorire il mercato delle abilitazioni facili
Scuola Press: Torna a fiorire il mercato delle abilitazioni facili
Teleborsa: Scuola, torna a fiorire il mercato delle abilitazioni facili
Repubblica.it: Scuola, torna a fiorire il mercato delle abilitazioni facili
Rassegna stampa su prof italiani ultimi in Europa e in Italia: pagati peggio degli impiegati invecchiano dietro la cattedra
Italpress - SCUOLA: ANIEF "DOCENTI ULTIMI IN EUROPA E IN ITALIA PER STIPENDI"
ROMA (ITALPRESS) - "Sul fronte degli stipendi degli insegnanti e del personale della Scuola, l'Italia e' nella lista nera dei paesi che non concedono aumenti: tra i 36 paesi europei esaminati nel rapporto 'Teachers' and School Heads' Salaries and Allowances in Europe, 2014-2015', la nostra Penisola si colloca mestamente nel gruppetto - assieme a Grecia, Cipro, Lituania, Slovenia e Liechtenstein - che nel 2014 ha negato incrementi in busta paga rispetto all'anno precedente. In ben 23 paesi, invece, sono state attuate riforme salariali e aggiustamenti stipendiali al costo della vita". Lo afferma l'Anief in una nota. "Quindi - commenta Marcello Pacifico, presidente Anief - i nostri docenti risultano i meno pagati, a livello nazionale ed europeo, e sempre piu' avanti negli anni. Con prospettive di peggioramento. Perche' lo sciagurato accordo interconfederale del 4 febbraio 2011 (non firmato da Flc-Cgil e Confedir) e il successivo atto di indirizzo all'ARAN del 15 febbraio 2011 hanno di fatto bloccato l'anzianita' di servizio maturata dai neo-assunti per realizzare gli obiettivi di invarianza finanziaria. E i 200 milioni l'anno, previsti dalla Buona Scuola per incentivare il merito professionale, figli del Decreto Legislativo 150/09, non sono altro che un aumento per pochi intimi da assegnare solo a chi sfoderera' nel corso dell'anno scolastico particolari performance professionali, in perfetto stile aziendale".
Orizzonte Scuola: Stipendio. Anief: prof italiani ultimi in Europa, invecchiano dietro la cattedra
Lente pubblica: Gli insegnanti italiani sono i più poveri d’Europa?