Pubblichiamo alcuni articoli su Venerdì 13 sciopero generale Anief e sindacati di base: docenti, dirigenti, educatori, Dsga, Ata chiedono aumenti veri e norme eque e su mai così tanti Neet, il vero dramma è al Sud.
Rassegna stampa su Venerdì 13 sciopero generale Anief e sindacati di base: docenti, dirigenti, educatori, Dsga, Ata chiedono aumenti veri e norme eque
TMNEWS - Scuola, venerdì 13 sciopero sindacati base
Docenti, dirigenti, educatori, Dsga, Ata chiedono aumenti
Roma, 10 nov. (askanews) - Venerdì 13 novembre sciopero generale Anief e sindacati di base: docenti, dirigenti, educatori, Dsga, Ata chiedono aumenti veri e norme eque. "La protesta - spiega il sindacato Anief - è contro le forti incongruenze e ingiustizie contenute nella Legge di riforma 107/2015. Perché quella che doveva essere la riforma della Buona Scuola si è trasformata in una sequela di commi che burocratizzano il sistema d'istruzione nazionale" e "trasformano sempre più i docenti in impiegati, concentrano poteri e responsabilità ai presidi, consegnano deleghe in bianco al Governo su temi delicatissimi come la revisione dei nidi e della scuola dell'infanzia o del sostegno, precarizzano il personale e negano l'immissione in ruolo ad oltre 100mila docenti abilitati, quasi 30mila Ata, migliaia di educatori e Dsga". Il sindacato punta l'indice anche "contro la Legge di Stabilità 2016 approvata in CdM: i 300 milioni inseriti nella Legge di Stabilità, pari a meno di 8 euro lordi a dipendenti, rappresentano un oltraggio alla dignità del personale"."In estate la Consulta - ha detto il presidente dell'Anief Marcello Pacifico - ha emesso una sentenza chiara che sconfessa il blocco imposto dal 2009: il Governo non può sedersi al tavolo del rinnovo contrattuale senza proporre almeno 110 euro di aumenti e 5mila euro di arretrati per l'illegittimo stop all'indennità di vacanza contrattuale.La protesta non si ferma qui: sabato 12 dicembre i sindacati hanno già fissato una manifestazione Cisal che stavolta accumunerà dipendenti pubblici e privati.
ADNKRONOS - SCUOLA: VENERDI' SCIOPERO GENERALE ANIEF E SINDACATI DI BASE
Roma, 10 nov. (AdnKronos) - Venerdì 13 novembre il mondo della scuola si ferma e manifesta a Roma, davanti a Miur e Parlamento, "per dire no alla Legge di riforma 107/2015 e per opporsi agli ulteriori tagli previsti dalla Legge di Stabilità 2016 già approvata dal Consiglio dei Ministri ed in questi giorni al vaglio delle Camere". Lo annuncia l'Anief precisando che lo sciopero, proclamato "da Anief e dai sindacati di base della scuola, riguarda tutto il personale scolastico - docenti, educatori, Ata, dirigenti e Dsga - che intende mandare l'ennesimo segnale di opposizione a Governo e parlamentari su una serie di commi che penalizzano il lavoro, la professione e la didattica". Perché quella che doveva essere la riforma della Buona Scuola, evidenzia il sindacato, si è trasformata in una sequela di novità che burocratizzano il sistema d'istruzione nazionale, trasformano sempre più i docenti in impiegati, concentrano poteri e responsabilità ai presidi, consegnano delle deleghe in bianco al Governo su temi delicatissimi come la revisione dei nidi e della scuola dell'infanzia o del sostegno, precarizzano il personale e negano l'immissione in ruolo ad oltre 100mila docenti abilitati, quasi 30mila Ata, migliaia di educatori e Dsga. Il sindacato, prosegue l'Anief, si oppone con fermezza, pertanto, alla chiamata diretta del nuovo personale assunto, compresi gli oltre 100mila docenti e Ata che ogni anno chiedono trasferimento, anche loro collocati negli albi territoriali che gestiranno direttamente i presidi; ad un merito professionale, che sulla base del comma 126 della Buona Scuola, riguarderà pochissimi lavoratori, verrà gestito dal nuovo comitato di valutazione sul quale il dirigente scolastico avrà comunque l'ultima parola decidendo anche l'entità dei compensi da assegnare; alla mancata stabilizzazione di oltre 100mila docenti precari (magistrali, con Tfa, Pas, Scienze della formazione primaria, estero e altri ancora) tutti abilitati ma lasciati illegittimamente fuori dalle GaE, e decine di migliaia di amministrativi, tecnici e ausiliari, ai quali viene negato pure il turn over con oltre 6mila posti tenuti ''in caldo'' per i lavoratori in uscita dalle province.
ITALPRESS - SCUOLA: VENERDÌ SCIOPERO GENERALE ANIEF E SINDACATI DI BASE
ROMA (ITALPRESS) - Venerdi' 13 novembre il mondo della scuola si ferma e manifesta a Roma, davanti a Miur e Parlamento, per dire "no alla Legge di riforma 107/2015 e per opporsi agli ulteriori tagli previsti dalla Legge di Stabilita' 2016 gia' approvata dal Consiglio dei Ministri e in questi giorni al vaglio delle Camere: lo sciopero, proclamato da Anief e dai sindacati di base della scuola, riguarda tutto il personale scolastico - docenti,educatori, Ata, dirigenti e Dsga - che intende mandare l'ennesimo segnale di opposizione a Governo e parlamentari su una serie di commi che penalizzano il lavoro, la professione e la didattica". Lo afferma l'Anief in una nota. "Perche' quella che doveva essere la riforma della Buona Scuola si e' trasformata in una sequela di novita' che burocratizzano il sistema d'istruzione nazionale, trasformano sempre piu' i docenti in impiegati, concentrano poteri e responsabilita' ai presidi, consegnano delle deleghe in bianco al Governo su temi delicatissimi come la revisione dei nidi e della scuola dell'infanzia o del sostegno, precarizzano il personale e negano l'immissione in ruolo ad oltre 100 mila docenti abilitati, quasi 30mila Ata, migliaia di educatori e Dsga - prosegue il sindacato -. Il sindacato si oppone con fermezza, pertanto, alla chiamata diretta del nuovo personale assunto, compresi gli oltre 100mila docenti e Ata che ogni anno chiedono trasferimento, anche loro collocati negli albi territoriali che gestiranno direttamente i presidi; ad un merito professionale, che sulla base del comma 126 della Buona Scuola, riguardera' pochissimi lavoratori, verra'gestito dal nuovo comitato di valutazione sul quale il dirigente scolastico avra' comunque l'ultima parola decidendo anche l'entita' dei compensi da assegnare; alla mancata stabilizzazione di oltre 100mila docenti precari (magistrali, con Tfa, Pas, Scienze della formazione primaria, estero e altri ancora) tutti abilitati ma lasciati illegittimamente fuori dalle GaE, e decine di migliaia di amministrativi, tecnici e ausiliari, ai quali viene negato pure il turn over con oltre 6mila posti tenuti 'in caldo' per i lavoratori in uscita dalle province".
LABITALIA - SCUOLA: VENERDI' SCIOPERO GENERALE ANIEF E SINDACATI DI BASE
Roma, 10 nov. (Labitalia) - Venerdì 13 novembre il mondo della scuola si ferma e manifesta a Roma, davanti a Miur e Parlamento, "per dire no alla Legge di riforma 107/2015 e per opporsi agli ulteriori tagli previsti dalla Legge di Stabilità 2016 già approvata dal Consiglio dei Ministri ed in questi giorni al vaglio delle Camere". Lo annuncia l'Anief precisando che lo sciopero, proclamato "da Anief e dai sindacati di base della scuola, riguarda tutto il personale scolastico - docenti, educatori, Ata, dirigenti e Dsga - che intende mandare l'ennesimo segnale di opposizione a Governo e parlamentari su una serie di commi che penalizzano il lavoro, la professione e la didattica". Perché quella che doveva essere la riforma della Buona Scuola, evidenzia il sindacato, si è trasformata in una sequela di novità che burocratizzano il sistema d'istruzione nazionale, trasformano sempre più i docenti in impiegati, concentrano poteri e responsabilità ai presidi, consegnano delle deleghe in bianco al Governo su temi delicatissimi come la revisione dei nidi e della scuola dell'infanzia o del sostegno, precarizzano il personale e negano l'immissione in ruolo ad oltre 100mila docenti abilitati, quasi 30mila Ata, migliaia di educatori e Dsga. Il sindacato, prosegue l'Anief, si oppone con fermezza, pertanto, alla chiamata diretta del nuovo personale assunto, compresi gli oltre 100mila docenti e Ata che ogni anno chiedono trasferimento, anche loro collocati negli albi territoriali che gestiranno direttamente i presidi; ad un merito professionale, che sulla base del comma 126 della Buona Scuola, riguarderà pochissimi lavoratori, verrà gestito dal nuovo comitato di valutazione sul quale il dirigente scolastico avrà comunque l'ultima parola decidendo anche l'entità dei compensi da assegnare; alla mancata stabilizzazione di oltre 100mila docenti precari (magistrali, con Tfa, Pas, Scienze della formazione primaria, estero e altri ancora) tutti abilitati ma lasciati illegittimamente fuori dalle GaE, e decine di migliaia di amministrativi, tecnici e ausiliari, ai quali viene negato pure il turn over con oltre 6mila posti tenuti ''in caldo'' per i lavoratori in uscita dalle province.
Radio 24 – Il Sole 24 Ore - Buonascuola. Scattata la fase C. Assunta anche la moglie di Renzi
RAI NEWS - SCUOLA: VENERDÌ 13 SCIOPERO GENERALE DI ANIEF E SINDACATI DI BASE
Borsa Italiana - LA SCUOLA TORNA IN PIAZZA PER CHIEDERE AUMENTI VERI E NORME EQUE
Leonardo - Sciopero scuola 13 novembre: proteste contro la Buona Scuola
ANSA.IT - Partigiani scuola aderiscono a sciopero
Iran Italia RADIO - Italia/scuola, il 13 sciopero sindacati base
Img press – Scuola, venerdì 13 sciopero generale Anief e sindacati di base
Scuola Press - La scuola torna in piazza per chiedere aumenti veri e norme eque
Notizie Yahoo - Scuola, venerdì 13 scioperso sindacati base
Info Oggi - I Partigiani della scuola pubblica alla riscossa il prossimo 13 novembre
Teleborsa - La scuola torna in piazza per chiedere aumenti veri e norme eque
Agenparl - Roma, Scuola: Venerdì 13 Sciopero generale Anief e Sindacati di base
All news 365 - NOTIZIE: LA SCUOLA TORNA IN PIAZZA PER CHIEDERE AUMENTI VERI E NORME EQUE
Rai News - SCUOLA, IL 13 SCIOPERO SINDACATI BASE
Top Notizie: Sciopero Scuola 13 novembre 2015: personale contro la Riforma della Buona Scuola
Controcampus: Sciopero Scuola 13 novembre 2015 – Anief e sindacati contro la Buona Scuola
Cosenza Post: Scuola, venerdì 13 sciopero generale in tutta la Calabria
La prima pagina: Scuola, venerdì 13 novembre sciopero di docenti, dirigenti e Ata
Cn 24: Scuola. Continua la protesta di studenti e docenti, venerdì sciopero in tutta la regione
Lucca in diretta: Scuola, bus da Lucca e Viareggio per la manifestazione di Roma
Droppergen: Sciopero scuola venerdì 13 novembre 2015: protesta contro tagli al settore, le info
Blasting news: SCIOPERO SCUOLA 13 NOVEMBRE 2015: VALE COME ASSENZA PER GLI STUDENTI?
Nati per lavorare: Scuola: venerdì 13 sciopero generale di Anief e sindacati di base
Il Post: Lo sciopero della scuola di venerdì 13 novembre
Radio Onda d'Urto: SCUOLA: VENERDÌ #13N SCIOPERO GENERALE DI COBAS, CUB, ANIEF E UNICOBAS
Il Tirreno: Scuola, lettera di Renzi ai 49mila neo assunti. Venerdì sciopero generale
Rassegna stampa su Mai così tanti Neet, il vero dramma è al Sud
Italpress - LAVORO: ANIEF "MAI COSÌ TANTI NEET, IL VERO DRAMMA E' AL SUD"
ROMA (ITALPRESS) - "L'Italia e' diventata la piu' grande 'fabbrica' europea di Neet, di giovani fino a 24 anni privi di un'occupazione e che non seguono un percorso di formazione o educazione. E' soprattutto nel Meridione che la situazione ha assunto toni drammatici: il tasso di disoccupazione e' altissimo, la produzione industriale e' modesta e i servizi socio-culturali latitano. E' la Sardegna a detenere il record nazionale di giovani che lasciano la scuola in eta' di obbligo formativo, prima dei 16 anni, con punte del 40%; ci sono delle province, come Palermo e Caltanissetta, dove il tasso di abbandono scolastico e' oltre il doppio della media nazionale e quattro volte maggiore rispetto al 10%, indicato dall'UE. Il dato e' confermato quando si va a verificare il tasso di conseguimento del diploma di scuola media superiore: al Centro-Nord e' pari al 59%, al Sud si ferma al 48,7%. Sempre al Meridione, i Neet - i giovani che non studiano e non lavorano - rappresentano il 32%. Mentre al Nord sono meno della meta'". Lo afferma l'Anief in una nota. Eppure, nell'indagine di Alessandro Rosina, demografo e sociologo dell'universita' Cattolica di Milano, pubblicata da Repubblica, si parla indistintamente di giovani italiani. Come se queste differenze fossero minime. "La quantita' di giovani lasciati in inoperosa attesa era gia' elevata prima della crisi - si legge nel volume Neet - ma e' diventata una montagna sempre piu' elevata e siamo una delle vette piu' alte d'Europa". L'autore spiega che si muovono, indistintamente, "in questo labirinto il 26 per cento dei giovani italiani fra i quindici e i trent'anni. La media europea e' del 17 per cento, di nove punti piu' bassa. Ma ci sono Paesi come la Germania e l'Austria dove i ragazzi in questa condizione non superano il 10 per cento".
New Sicilia - Giovani e lavoro: l’Anief denuncia l’eccessiva presenza di Neet al meridione