Pubblichiamo alcuni articoli su Commissione UE che chiude la procedura d’infrazione per abuso di precariato in Italia, ma per il sindacato la partita non è chiusa: pronto un nuovo ricorso; scaduto il termine per assumere 48mila docenti, ma è un pasticcio.
Rassegna stampa su Commissione UE chiude la procedura d’infrazione per abuso di precariato in Italia, ma per il sindacato la partita non è chiusa: pronto un nuovo ricorso
ADNKRONOS - SCUOLA: ANIEF, DOPO DECISIONE UE SU PRECARI NOI PRONTI A NUOVO RICORSO
Roma, 20 nov. (AdnKronos) - Anche l'Unione europea chiude la procedura d'infrazione per abuso di precariato in Italia, per il sindacato la partita non è chiusa e Anief annuncia un nuovo ricorso. "Il direttivo Anief ha deciso di impugnare, per le stesse motivazioni e sempre alla Commissione Europea, la parte della Legge 107/15 relativa alla stipula dei contratti a tempo indeterminato che espelle, anziché stabilizzare, decine di migliaia di docenti precari e Ata che hanno svolto oltre 36 mesi di servizio" ha affermato Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario confederale Cisal, in apertura, oggi a Salerno, del Consiglio nazionale Cisal dedicato al tema del 'Lavoro che non c'è'.
Il sindacalista ha ricordato che "a sostenere questa tesi sono ormai anche i giudici del lavoro, come quelli di Lanciano che in questi giorni hanno condannato il Miur a risarcimenti superiori a mezzo milione di euro nei confronti di 54 docenti e Ata non stabilizzati, proprio per l'abuso dei contratti a termine".
"E sono migliaia ancora oggi i ricorsi pendenti al giudice del lavoro - per ottenere il risarcimento del danno, scatti anzianità ed estensione dei contratti - in attesa della sentenza della Consulta. I nostri legali -ha annunciato Anief- sono pronti ad una nuova battaglia in ogni grado di giudizio. Sino a costo di arrivare di nuovo alla Corte di Giustizia di Lussemburgo".
ANSA - Scuola: Anief, impugneremo davanti Ue Legge 107 su "36 mesi"
(ANSA) - ROMA, 20 NOV - La Commissione Ue ha chiuso la procedura d'infrazione per abuso di precariato in Italia, ma per l'Anief la partita non è chiusa: "é pronto - annuncia - un nuovo ricorso". Il direttivo Anief ha, infatti, deciso di impugnare, per le stesse motivazioni e sempre alla Commissione Europea, la parte della Legge 107/15 relativa alla stipula dei contratti a tempo indeterminato "che espelle, anziché stabilizzare, decine di migliaia di docenti precari e Ata che hanno svolto oltre 36 mesi di servizio". Lo ha annunciato oggi a Salerno Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario confederale Cisal, in avvio del Consiglio nazionale Cisal dedicato al tema del "Lavoro che non c'è". Il sindacalista ha ricordato che "a sostenere questa tesi sono ormai anche i giudici del lavoro, come quelli di Lanciano che in questi giorni hanno condannato il Miur a risarcimenti superiori a mezzo milione di euro nei confronti di 54 docenti e Ata non stabilizzati, proprio per l'abuso dei contratti a termine. E sono migliaia ancora oggi - prosegue - i ricorsi pendenti al giudice del lavoro per ottenere il risarcimento del danno, scatti anzianità ed estensione dei contratti, in attesa della sentenza della Consulta". "I nostri legali sono pronti a una nuova battaglia in ogni grado di giudizio. Sino a costo di arrivare di nuovo - ha concluso - alla Corte di Giustizia di Lussemburgo".
Italpress - SCUOLA: PRECARIATO, ANIEF PRONTA A RICORSO SU DECISIONE COMISSIONE UE
ROMA (ITALPRESS) - "Sull'abuso del precariato non e' stata la Buona Scuola approvata in estate, ma la sentenza Mascolo emessa nel novembre scorso dalla curia europea, che ha permesso di archiviare la procedura d'infrazione avviata nel 2010 a Bruxelles a seguito dell'intervento del sindacato. Comunque la partita non e' chiusa, perche' il direttivo Anief ha deciso di impugnare, per le stesse motivazioni e sempre alla Commissione Europea, la parte della Legge 107/15 relativa alla stipula dei contratti a tempo indeterminato". Lo ha detto oggi Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario confederale Cisal, a margine del Consiglio nazionale Cisal a Salerno. "Poiche' nelle legge di riforma della scuola manca la previsione della stabilizzazione del personale Ata e sono addirittura espulsi i precari dalla scuola dopo 36 mesi di servizio - ha spiegato Pacifico -, per noi la procedura d'infrazione non puo' essere considerata chiusa. Francamente, con la pubblicazione della sentenza Mascolo del 26 novembre 2014, che ha dichiarato incompatibile con il diritto della Unione Europea la legislazione italiana vigente sino a quella data, ci saremmo aspettati un adeguamento normativo e di fatto da parte dello Stato italiano. Il quale, pero', a distanza di un anno, e' arrivato solo parzialmente".
LABITALIA - SCUOLA: ANIEF, DOPO DECISIONE UE SU PRECARI NOI PRONTI A NUOVO RICORSO
Roma, 20 nov. (Labitalia) - Anche l'Unione europea chiude la procedura d'infrazione per abuso di precariato in Italia, per il sindacato la partita non è chiusa e Anief annuncia un nuovo ricorso. "Il direttivo Anief ha deciso di impugnare, per le stesse motivazioni e sempre alla Commissione europea, la parte della legge 107/15 relativa alla stipula dei contratti a tempo indeterminato che espelle, anziché stabilizzare, decine di migliaia di docenti precari e Ata che hanno svolto oltre 36 mesi di servizio", ha affermato Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario confederale Cisal, in apertura, oggi a Salerno, del Consiglio nazionale Cisal dedicato al tema del 'Lavoro che non c'è'.
Il sindacalista ha ricordato che "a sostenere questa tesi sono ormai anche i giudici del lavoro, come quelli di Lanciano che in questi giorni hanno condannato il Miur a risarcimenti superiori a mezzo milione di euro nei confronti di 54 docenti e Ata non stabilizzati, proprio per l'abuso dei contratti a termine".
"E sono migliaia ancora oggi i ricorsi pendenti al giudice del lavoro - per ottenere il risarcimento del danno, scatti anzianità ed estensione dei contratti - in attesa della sentenza della Consulta. I nostri legali -ha annunciato Anief- sono pronti ad una nuova battaglia in ogni grado di giudizio. Sino a costo di arrivare di nuovo alla Corte di Giustizia di Lussemburgo".
Il Manifesto: Scuola, Bruxelles chiude la pratica sull’abuso dei precari ma la realtà è diversa
Qui Finanza: Scuola e precari, Bruxelles archivia la procedura d’infrazione contro l’Italia
Tuttoscuola: Anief: nuovo ricorso alla UE per i precari
Img press: Commissione UE chiude la procedura di infrazione per abuso di precariato in Italia
Blasting news: ARCHIVIATA INFRAZIONE SUI PRECARI, ULTIME AL 20/11, GIANNINI-GOZI: RIFORMA VINCENTE
Teleborsa: Scuola e precari, Bruxelles archivia la procedura d'infrazione contro l'Italia
Agenparl: Roma: UE chiude la procedura d’infrazione per abuso di precariato in Italia
Blasting News: SUPPLENTI: ANCORA NIENTE STIPENDI, ECCO I MOTIVI DEL RITARDO TRA PROTESTE E DISAGI
Tecnica della Scuola: Infrazione archiviata? Non è così
Rassegna stampa su scaduto il termine per assumere 48mila docenti, ma è un pasticcio
ANSA - Scuola: Anief, metà assunti non sono quelli richiesti
(ANSA) - ROMA, 20 NOV - La metà degli assunti non sono quelli chiesti dalle scuole e 3 neo-assunti su 4 non andranno nella sede indicata. Lo sottolinea l'Anief che parla di "pasticcio" commentando l'ultima tranche delle assunzioni (fase C) previste dalla Buona Scuola. "Da Torino ad Agrigento giungono notizie che confermano i timori del sindacato: il 50% degli insegnanti assegnati in organico potenziato non sono quelli richiesti dagli istituti con la prima preferenze. E il 75% - afferma il sindacato in una nota - rimarrà nell'istituto di appartenenza (dove stanno svolgendo una supplenza annuale) per raggiungere la sede indicatagli dall'ufficio scolastico regionale forse nella prossima estate. Così lo Stato dovrà provvedere a coprire decine di migliaia di posti creati con la Fase C con nuove supplenze, generando altro precariato, con conseguenze non irrilevanti per il bilancio pubblico. Particolarmente urgente è l'assegnazione dei supplenti sul sostegno, perché ci sono migliaia di alunni disabili che ne hanno bisogno. E c'è ancora chi parla di fine della 'supplentite'". Per Marcello Pacifico (presidente Anief) è "tutta colpa del Governo, che ha fatto scelte sbagliate escludendo gli abilitati delle graduatorie d'Istituto, i maestri d'Infanzia dalla Fase C e ha bloccato i numeri del sostegno".
ADNKRONOS - SCUOLA: ANIEF, META' ASSUNTI NON SONO QUELLI RICHIESTI DA ISTITUTI
Roma, 20 nov. (AdnKronos) - La metà dei docenti assunti non sono quelli chiesti dalle scuole e 3 neo-assunti su 4 non andranno nella sede indicata. Lo denuncia l'Anief. "Da Torino ad Agrigento giungono notizie che confermano i timori del sindacato - si legge in una nota del sindacato - il 50% degli insegnanti assegnati in organico potenziato non sono quelli richiesti dagli istituti con la prima preferenza. E il 75% rimarrà nell'istituto di appartenenza (dove stanno svolgendo una supplenza annuale) per raggiungere la sede indicatagli dall'Usr forse nella prossima estate".
"Così lo Stato dovrà provvedere a coprire decine di migliaia di posti creati con la Fase C con nuove supplenze, generando altro precariato, con conseguenze non irrilevanti per il bilancio pubblico - aggiunge -
Particolarmente urgente è l'assegnazione dei supplenti sul sostegno, perché ci sono migliaia di alunni disabili che ne hanno bisogno. E c'è ancora chi parla di fine della 'supplentite'".
Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, è "tutta colpa del governo, che ha fatto scelte sbagliate escludendo gli abilitati delle graduatorie d'Istituto, i maestri d'Infanzia dalla Fase C e ha bloccato i numeri del sostegno".
Corriere della Sera: Assunzioni della scuola, conclusa la fase C: il 97,3% dei prof ha detto sì
Repubblica.it: La scuola e il grande pasticcio delle assunzioni
Il Lametino: Scuola: fase C, accettate 2.064 proposte in Calabria
Tgr Media: Buona scuola, in Umbria 974 nuovi assunti
On line news: Anief, la metà degli assunti non sono quelli richiesti
Agenparl: Roma, Scuola: Scaduto il termine per assumere 48mila docenti
Teleborsa: La scuola e il grande pasticcio delle assunzioni