Rassegna stampa

Recensioni dalla Stampa al 3 giugno 2011

 

www.la Repubblica.it – 26 maggio 2011
Gli stipendi dei laureati: la disfatta degli umanisti
░ Un articolo di Federico Pace, sulla base di dati ricavati da un’inchiesta USA e quella recente di Almalaurea: decretano impietosamente che questi sono tempi duri per gli umanisti.
Chi si laurea in un corso di ingegneria o informatica, nell'arco di una vita professionale guadagna il 50 per cento in più degli umanisti. … Considerati di frequente, spesso a torto, portatori di saperi non più necessari ai moderni organismi delle aziende, non vengono quasi mai preferiti a un tecnico o a un ingegnere. Quasi sempre guardati con sospetto dai direttori del personale, fanno i conti anche con una retribuzione sempre più bassa….. I dati più recenti, che arrivano dagli Stati Uniti, sono impietosi…. I numeri, riportati qualche giorno fa anche dal Washington Post, sono quelli dell'indagine "What's it worth" realizzata dai ricercatori del Center on Education and the Workforce, della Georgetown University, un istituto indipendente che analizza il legame tra percorsi di studio, competenze e occupazione… Secondo lo studio, la retribuzione media annua per chi si è laureato in ingegneria è pari a 75 mila dollari (circa 53 mila euro) mentre chi si è laureato in una facoltà umanistica rimane a 47 mila dollari (circa 33 mila euro. Ovvero il 58 per cento in più. … Ma in Italia? I dati, seppure non rilevati sull'intero arco della vita professionale, non si discostano molto da quelli rilevati negli Usa. Secondo quanto elaborato da Almalaurea a marzo 2011, un laureato in ingegneria che ha terminato il 3+2, dopo tre anni che si è laureato, guadagna in media 1.532 euro netti al mese. Il 55 per cento in più di chi esce da un corso umanistico e che si deve accontentare di 985 euro al mese. Chi ha conseguito una laurea in ambito economico-statistico, con una media pari a 1.461 euro netti al mese, supera del 48 per cento la retribuzione media degli umanisti. Più attenuate sono le differenze per i laureati brevi. Dopo cinque anni di lavoro, un laureato di primo livello in ingegneria prende 1.529 euro al mese contro i 1.142 euro di chi è uscito da un corso letterario (circa il 34 per cento in più). Anche per chi è uscito dall'università prima delle riforma ci sono evidenti divari. Un laureato in ingegneria, dopo cinque anni di lavoro, prende circa 1.642 euro netti al mese contro i 1.087 euro di un laureato di un corso del gruppo letterario.

 
La Repubblica Ed.Palermo – 27 maggio 2011
Troppe assenze, è allarme bocciature”
░ La maggior parte dei dd.ss. sono orientati a computare le assenze per scioperi studenteschi ed occupazioni come rientranti nel calcolo delle assenze individuali (superate le 50 annue non si passa alla classe successiva), ed hanno inviato ai genitori degli iscritti le lettere di avviso con il conteggio dei giorni di assenza. Gli studenti si dicono pronti a ricorrere alla giustizia amministrativa.
L’avviso è arrivato anche ai genitori degli alunni che superano il tetto delle 50 assenze: dovranno ripetere l’anno…. Fra le deroghe previste dalla circolare del ministero, arrivata nelle scuole soltanto ai primi di marzo, non si trova alcuna giustificazione per la mobilitazione dello corso autunno…. L’ultima parola, come prevede la circolare, spetta ai collegi dei docenti. In attesa del verdetto, gli studenti si organizzano per rispondere a eventuali bocciature con una pioggia di ricorsi.

 
L’Eco di Bergamo – 30 maggio 2011
Esami alle media. A 20 giorni dal via aggiunto un test”
░ Il ministero: test obbligatorio per la seconda lingua (che può essere Francese, Spagnolo o Tedesco), distinto rispetto a quello per l’Inglese e che sarà formulato dalla commissione e valutato a parte (concorrendo autonomamente nella valutazione finale). Per determinare il voto finale complessivo, la commissione effettuerà il calcolo della media aritmetica (arrotondata all’unità superiore per frazioni pari o superiori a 0,5) dei voti, in decimi, ottenuti dai candidati nelle singole prove e nel giudizio di idoneità.
Si aggiunge una nuova prova per l’esame della terza media: i ragazzi dovranno affrontare anche lo scritto della seconda lingua straniera…. Non si può dire che l’esame che chiude il triennio sua una passeggiata… Ci sarà la certificazione delle competenze, con la descrizione dei risultati raggiunti dagli allievi e la valutazione in decimi… La prova “aggiunta” non sarà sostenuta dalle classi in cui le ore della seconda lingua sono state utilizzate per il potenziamento dell’Inglese o dell’Italiano….

 
www.Superando.it – 30 maggio 2011
Anche l'ANFFAS dice no al sostegno privatizzato
Questo articolo e quello che riportiamo come successivo (entrambi già pubblicati in Press In, ANNO IIINN.1531 e 1547) trattano dello stesso tema: numerose associazioni delle persone con disabilità e dei loro familiari si oppongono al Disegno di Legge n. S 2594 che, anche rispetto agli alunni con disabilità, coinvolge i capitali privati nella scuola.
«Il Disegno di Legge n. S 2594, presentato dai senatori Bevilacqua e Gentile, costituisce un serio rischio per la fruizione del sostegno scolastico degli alunni con disabilità»: così Roberto Speziale, presidente nazionale dell'ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), commenta il disegno di legge “Disposizioni per favorire il sostegno di alunni con disabilità” assegnato in sede referente alla VII Commissione Permanente del Senato.
«Nel testo in questione - sottolinea Speziale - si parla genericamente della possibilità per i dirigenti scolastici, nell'ottica dell'autonomia scolastica, di attivare collaborazioni con i privati per il sostegno ad alunni con disabilità, ma a nostro avviso è assolutamente necessario che il sostegno resti di competenza degli organi pubblici, come gli Uffici Scolastici Provinciali, il MIUR, ASL, Comuni e Province, anche perché non riusciamo a comprendere chi siano questi "privati", quali apporti di ulteriore miglioramento, di risparmio e razionalizzazione possano dare al sistema scolastico e quali possano essere i benefìci per gli alunni e gli studenti con disabilità…. si corre il rischio che la redazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI) sia appaltata a un soggetto privato? Si corre il rischio che, in virtù dell'intervento dei privati, all'alunno con disabilità non siano più garantiti gratuitamente quei servizi fino ad oggi erogati? Il pericolo concreto, quindi, è che questo Disegno di Legge porti a ritenere che anche quanto oggi attuato dagli organismi pubblici venga delegato alla capacità organizzativa e manageriale dei dirigenti scolastici, togliendo le responsabilità e le competenze finora saldamente in mano a più istituzioni pubbliche».

 
www.Superando.it – 31 maggio 2011
Inclusione scolastica: la Fand dice no al ddl che affida il sostegno ai privati
ROMA. "No al disegno di legge del Pdl che vuole affidare ai privati il sostegno agli alunni disabili". La Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità (Fand) rispedisce al mittente con una certa preoccupazione la proposta legislativa dei Senatori Bevilacqua e Gentile del Pdl che prevede interventi di "personale esterno alla scuola" per l'attività didattica degli alunni disabili … Secondo la Fand, infatti, la proposta contenuta nel Ddl in questione "sembra più orientata a dare risposte ai bisogni del privato, piuttosto che all'integrazione. Infatti in essa è contemplata la possibilità, per le scuole, di definire progetti con la collaborazione di personale o consulenti privati esterni alla scuola a favore del sostegno degli alunni con disabilità, per la elaborazione e l'attuazione del piano educativo individualizzato, e per gli alunni con Dsa, misure educative e didattiche di supporto". Un provvedimento che, secondo Pagano, permetterebbe "al privato di effettuare interventi rivolti al singolo alunno, contraddicendo quanto contemplato dalla normativa, e quanto elaborato dalla pedagogia e dalla didattica, in merito al processo di integrazione"… Quel che secondo la Fand "appare singolare e rischioso" del testo presentato dai senatori del Pdl è "il tentativo di ipotizzare interventi di personale esterno alla scuola anche per l'attività didattica". Una situazione che secondo la federazione rilancia lo spettro del ritorno alle classi differenziali con "la creazione di gruppi di alunni classificati in virtù del loro funzionamento. Il che equivale a consolidare, nella scuola dapprima e nella società poi, lo stigma del diverso: un diverso che deve stare appartato dal gruppo dei coetanei"….

 
Italia Oggi – 31 maggio 2011
Bilanci sotto osservazione, Tremonti manda gli ispettori”
░ Ai revisori dei conti nominati, saranno affidate consegne più stringenti del solito; occorre fare chiarezza, perché il Mef lamenta la presenza, nei bilanci degli istituti, di troppi residui (attivi e passivi).
Controlli a tappeto, scuola per scuola, per capire quanti soldi hanno in cassa le istituzioni scolastiche e a quanto ammontano i debiti che devono ancora pagare. Il ministero dell’economia vuole vederci chiaro su come spendono i soldi i d.s. e dunque ha sguinzagliato i revisori dei conti per svolgere un’indagine accurata per rilevare i residui delle istituzioni scolastiche, perché se è vero che le scuole sono piene di debiti, è anche vero che in cassa hanno soldi non spesi. E’ quanto si evince da una circolare N.20 emanata da Ragioneria generale il 23 maggio scorso (sito http://www.rgs.tesoro.it:80/versione-i/circolari/2011)...

 
Italia Oggi – 31 maggio 2011
Più laboratori per i nuovi tecnici”
░ Le richieste degli imprenditori al Miur, per l’avvio degli Its dal prossimo settembre
Didattica laboratoriale, quote rosa e aggiornamento dei docenti. Questi i punti di forza del rapporto scuola-impresa con cui il Club dei 15 network di associazioni di categoria di Confindustria sta contribuendo a rilanciare l’istruzione tecnica in 17 province italiane… per i58 nuovo ITS che partiranno da settembre in 16 regioni…… Mariastella Gelmini ha presentato il piano ITS: fondazioni di scuole, università e imprese che, in un biennio post universitario formeranno giovani supertecnici nelle 6 aree tecnologiche previste dall’intervento “Industria 2015”..

 
Italia Oggi – 31 maggio 2011
Priorità al procedimento penale”
Il Miur precisa l’iter da adottare in presenza di una serie di casi giudiziari che eventualmente vedano coinvolti dipendenti della Scuola; solo se ci sono elementi circostanziati si farà ricorso all’azione disciplinare (di Antimo Di Geronimo).
Il procedimento disciplinare, concomitante al procedimento penale, può andare avanti solo se l’amministrazione dispone di elementi sufficientemente circostanziati. In caso contrario il procedimento va sospeso fino all’accertamento penale. E’ quanto si evince da una nota emanata il 6 maggio scorso (prot. Aoo Dpit n.570) dal nucleo di assistenza procedimenti disciplinari del personale scolastico, costituito
presso il Dipartimento per l’istruzione del dicastero di via Trastevere.

 
Italia Oggi – 31 maggio 2011
Priorità al procedimento penale”
Il bando per 2386 posti è imminente; si pensa che potranno presentarsi 100 mila candidati. (di Alessandra Ricciardi)
Dai dati emersi dall’anagrafe del Miur, i docenti laureati e con almeno 5 anni di servizio, requisiti minimi per la partecipazione al prossimo concorso, sono meno di 240 mila. Secondo le stime più prudenti, parteciperanno alla selezione che sta per essere bandita (il decreto è atteso entro il 15 giugno) almeno in 100mila…. Una professione, quella del d.s., al centro di polemiche: troppo invasiva dell’attività del docente, anzi no, poco dirigista….

 
Italia Oggi – 31 maggio 2011
La mina di Brunetta sulle scuole”
(di Alessandra Ricciardi)Il Ministro è orientato a chiudere il capitolo della contrattazione decentrata in materia di fondi dell’istituto e di utilizzo del personale: è il d.s. che deve decidere, in autonomia.
La guerra nelle scuole tra presidi e sindacalisti sta per esplodere. A riaccendere la miccia il decreto del ministro Brunetta che interpreta e rafforza la sua riforma, sottraendola alle spallate di magistrati e sindacalisti…. Il decreto As n.364, interpretativo del d.lgs. n.150/2009 è approdato nei giorni scorsi al senato…. I sindacalisti, Cisl e Uil in testa, pensavano di averlo stoppato con l’intesa di Palazzo Chigi del 4 febbraio scorso. Intesa che demandava l’applicazione della riforma Brunetta a un successivo passaggio all’ARAN.

 
Il Messaggero – 1 giugno 2011
Maturità: addio lode facile: servono due anni di otto”
E’ il primo anno di applicazione delle regole più severe in fatto di crediti. Sul web, il Miur ha pubblicato le commissioni d’esame. 28 mila le classi terminali dell’istruzione secondaria di secondo grado (vi hanno insegnato 85mila professori); quasi mezzo milione i candidati; 14mila i presidenti di commissione e 40mila i commissari che lunedì 20 giugno si riuniranno per la “preliminare”. Sette giorni dopo, lunedì 27, si concludono gli scritti, con la Terza prova.
Chi non ha in tasca un curriculum scolastico da superbravo può dire addio alla lode. Stavolta, infatti, per arrivare alla votazione top non basterà aver ottenuto otto, o voti superiori in tutte le materie (comportamento compreso) nei quadri finali dell’ultimo anno di corso. Occorrerà aver avuto una pagella simile anche al penultimo anno e aver conseguito sempre il massimo dei crediti… Va a regime il giro di vite sulle lodi…

 
www.larepubblica.it – 1 giugno 2011
Oms, verdetto su cellulari e wireless:
Potrebbero causare il cancro
L'Agenzia internazionale per la ricerca sui tumori mette sotto accusa campi magnetici e radiofrequenze in quanto fattori di rischio per il glioma al cervello. Ma avverte: "E' il risultato degli studi portati avanti finora, servono ancora accertamenti"
ROMA - L'uso dei telefoni cellulari e di altri apparati di comunicazioni wireless "potrebbe causare il cancro negli essere umani". E' il "verdetto" annunciato oggi dall'Agenzia internazionale per la ricerca contro i tumori, organismo di consulenza specializzato dell'Organizzazione mondiale della sanità. Il rischio accertato, a parere dell'Agenzia, riguarda in generale i campi elettromagnetici di radiofrequenza e include i telefoni portatili. Il team, composto da 31 esperti dell'International agency for research on cancer (Iarc), si è incontrato nei giorni scorsi a Lione e, ha spiegato Jonathan Samet, presidente del gruppo di lavoro, "ha raggiunto questa conclusione basandosi sull'analisi degli studi epidemiologici effettuati sugli esseri umani", ma anche su test sugli animali…. "La nostra classificazione implica che ci può essere qualche rischio - ha aggiunto l'esperto - e che tuttavia dobbiamo continuare a monitorare con attenzione il link tra i cellulari e il rischio potenziale. Nel frattempo è importante prendere misure pragmatiche per ridurre l'esposizione, come l'uso di auricolari o il preferire i messaggi di testo alle telefonate ove possibile". … Nella lunga polemica sulla tesi della pericolosità delle radiofrequenze, che l'industria ha sempre contestato, il verdetto odierno dell'Agenzia, che sarà sottoposto all'Oms, non mette dunque un punto fermo, ma si limita a rilanciare l'allarme: "Le prove, che continuano ad accumularsi - ha aggiunto Samet - , sono abbastanza da giustificare una classificazione al livello 2b", uno dei cinque livelli che definiscono i prodotti possibilmente cancerogeni. Il livello 2b identifica, nella fattispecie, il principio di pericolosità dovuto all'abuso, cioé ad un utilizzo intensivo - in questo caso - del telefono cellulare o del wi-fi in ambienti ristretti…… Quello che è certo è che sul rapporto tra cellulari e tumori la scienza in questi anni si è divisa: alcuni studi hanno ritenuti i telefonini potenzialmente cancerogeni, altri li hanno assolti e altri ancora, come la ricerca Interphone, finanziata dall'Organizzazione mondiale della sanità e i cui risultati erano stati diffusi lo scorso dicembre, non erano arrivati ad alcuna certezza che l'utilizzo dei cellulari, anche prolungato, potesse aumentare il rischio di tumori al cervello…. In questi ultimi mesi non sono mancati altri studi sull'argomento, spesso con risultati contraddittori. Secondo una ricerca pubblicata lo scorso febbraio le telefonate lunghe modificano l'attività del cervello nelle zone limitrofe alla posizione dell'antenna, ma non è chiaro se questo cambiamento di attività abbia dei significati dal punto di vista della salute, e anzi per un'altra ricerca l'uso del telefonino aumenterebbe la memoria. Un'altro studio aveva messo in luce invece alcuni effetti negativi sulla fertilità. Tuttavia, nonostante le poche certezze, lo scorso 27 maggio il Consiglio d'Europa ha deciso di dire no ai telefonini nelle scuole e far utilizzare nelle classi i collegamenti fissi per internet invece del wi-fi per ridurre i pericoli derivanti dell'esposizione ai campi elettromagnetici, sulla base del principio di precauzione.

 
www.la Repubblica.it – 1 giugno 2011
Tam tam in Rete e nelle piazze. Pressioni sulle tv: - Informate i cittadini"
░ Dopo il via libera della Cassazione anche al quesito sul nucleare, l'attenzione si sposta sull'informazione televisiva. L'Agcom ha già richiamato la Rai per aver collocato gli spot negli orari di minor ascolto. Su Facebook, lettera aperta da sottoscrivere, redatta da Valigia Blu e indirizzata a Rai e Mediaset.
La Cassazione l'obiettivo è il quorum, ovvero, che voti almeno il 50% più uno degli aventi diritto, la percentuale che dà validità all'esito della consultazione popolare. Italiani bene informati, il punto è esattamente questo. E il rischio è che la Rai su pressione dell'esecutivo e Mediaset perché di proprietà del premier oscurino ad arte la doverosa e necessaria informazione….