Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 29 giugno 2011
“Ministro intervenga contro chiusura osservatori contro la dispersione scolastica”
░ Riportiamo notizia di una nota stampa diramata dall’On.Siragusa (PD), relativa alla scuola siciliana.
"Il Ministro intervenga con la massima urgenza per evitare la soppressione del sistema degli Osservatori contro la dispersione scolastica e dell'Ufficio che li coordina: occorre mettere al riparo un'esperienza che ha dato negli ultimi 20 anni risultati eccellenti e lustro alla scuola siciliana!". Lo dichiara in una nota la deputata palermitana del Pd, Alessandra Siragusa, che sulla vicenda ha presentato una interrogazione. "Stupisce la proposta del dirigente incaricato di coordinare l'attività amministrativa dell’USR Sicilia di smantellare il sistema degli Osservatori in una regione, che da lungo tempo affronta una difficile battaglia contro le fenomenologie della dispersione scolastica (abbandoni, evasioni, ripetenze), il disagio infanto-giovanile e l’insuccesso scolastico". "Ed è proprio grazie agli Osservatori, autentici presidi nella tutela degli alunni con disagio, che in questi anni si sono raggiunti risultati importanti nella lotta al fenomeno della dispersione, come evidenziato nella relazione finale della Commissione di indagine sulla dispersione scolastica svolta dalla Camera dei Deputati nella XIII Legislatura. Mi chiedo -conclude la deputata Pd- se il Ministro sia a conoscenza di una tale, scellerata, volontà".
Ufficio Stampa Miur - 30 giugno 2011
“Manovra, Miur: Nessun taglio alle risorse per il sostegno”
░ La ministro assicura: resta il tetto di 20 alunni nelle classi con disabili. Riportiamo il comunicato stampa.
Le interpretazioni di alcuni organi di stampa secondo cui la manovra economica determinerebbe una riduzione della spesa per gli studenti disabili sono totalmente prive di fondamento. La manovra si limita a definire i seguenti aspetti: - E’ confermato, come stabilito dal governo di centrosinistra, il rapporto di un insegnante ogni due studenti disabili. Tuttavia, in caso di bisogno, viene concessa una deroga a questa norma, così come disposto dalla Corte Costituzionale. Si tratta dunque di un provvedimento reso indispensabile dopo la sentenza, che non toglie, ma garantisce nuovi servizi. - Più rigore nella certificazione della disabilità da parte delle Asl. Verrà inserito un membro dell’Inps nelle commissioni per la certificazione. In passato si sono definite disabilità in maniera disinvolta e non corretta. Non è prevista inoltre l’abrogazione del tetto per il numero degli alunni nelle classi con studenti disabili. Il limite era, e resta, di 20 alunni per classe.
www. la Repubblica.it - 30 giugno 2011
“Legittimi o naturali: semplicemente figli"
░ Approvate le modifiche al diritto di famiglia; alla Camera passano all'unanimità 4 articoli che modificano il codice civile. "Tutti i figli hanno lo stesso stato giuridico", recita il primo articolo. Il provvedimento passa ora all'esame del Senato.
Solo figli. La distinzione tra figli naturali e figli legittimi cade. Con voto unanime la Camera ha approvato la proposta di legge che modifica il diritto di famiglia: ora i figli, compresi quelli adottati, avranno tutti gli stessi diritti e pari dignità. Così, nel codice civile le parole: "figli legittimi" e "figli naturali" saranno sostituite, ovunque ricorrano, dalla parola: "figli". "Tutti i figli hanno lo stesso stato giuridico", recita il primo articolo. Su 477 presenti, in Aula hanno votato in 476, c'è stato un solo astenuto, maggioranza 239, 476 i sì. Nessun voto contrario. La proposta "Modifiche al Codice civile in materia di riconoscimento e di successione ereditaria dei figli naturali", relatrice Alessandra Mussolini, è bipartisan e ora è pronta a passare all'esame del Senato. Con un emendamento del Pd si è inoltre stabilito che il figlio naturale può assumere il cognome del padre aggiungendolo a quella della madre, se la paternità è stata riconosciuta successivamente. Il cognome della madre, comunque, non potrà mai essere sostituito da quello del padre. La nuova legge si compone di quattro articoli che modificano il codice civile. Il primo articolo concerne "disposizioni in materia di filiazione" e propone di sostituire l'articolo 74 del codice civile con il seguente: "la parentela è il vincolo tra le persone che discendono da uno stesso stipite, sia nel caso in cui la filiazione … Per i matrimonialisti si tratta di un passo avanti in grado di cancellare "secoli di arretratezza culturale, sociale e giuridica del nostro Paese", ha detto Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell'associazione avvocati matrimonialisti Italiani. "Il 20% dei bambini in Italia nasce fuori dal matrimonio (circa 100mila all'anno). Occorre perciò cancellare definitivamente ogni discriminazione anche di carattere terminologico abolendo la categoria di figli naturali e figli legittimi", ha concluso.
Il Tempo – 1 luglio 2011
“Figli illegittimi e naturali: tutti uguali”
░ Via libera alla camera sulla legge bipartisan
L’aula della Camera ha dato il via libera (476 si nessun contrario, un astenuto) alla legge (relatrice Alessandra Mussolini del PDL) che elimina ogni distinzione tra figli legittimi e naturali. Il testo, frutto dell’unificazione delle diverse proposte, passa ora al Senato per l’approvazione definitiva.
left – 1 luglio 2011
“Un pc al posto del prof”
░ La scuola che non c’è: sensori, open space, orari a piacere. Non è fantapedagogia, è ciò che avviene in USA. Giuseppe Benedetti ne riferisce nell’attualità degli USA, ma c’era già nel modello della De-schooling society e della Open school.
…In una congiuntura economica depressa siamo obbligati, direi, ad andare oltre il sistema scolastico tradizionale. Per esempio, dobbiamo superare l’idea che noi mandiamo i nostri figli a scuola per imparare le idee degli altri. E badate, quest’idea crea tanti conflitti che non hanno ragione d’essere… Ci dovrebbe essere una sola scuola, nella quale ciascuno apprenda a trovare le proprie idee in sé: questo è il nuovo ma semplice concetto fondamentale su cui si basa il nuovo sistema educativo… Ecco la realizzazione di un’autentica democrazia. I ragazzi si recheranno nella scuola auto formativa senza orari stabiliti, in modo che sia rispettata la personalità di ciascuno. I muri saranno abbattuti: i ragazzi svolgeranno attività in gruppo o singolarmente in “open space”, ambienti adeguatamente attrezzati con apparati tecnologici che consentiranno di moltiplicare le attività… In un portfolio saranno registrate tutte le esperienze dei ragazzi…
www.senatoripd.it – 1 luglio 2011
“L’Italia non è un Paese per giovani”
░ Riportiamo, dal sito dei senatori PD, passi del Piano nazionale per la libertà e l’autonomia delle nuove generazioni, a firma Anna Finochiaro.
L’Italia è il Paese ad economia industriale avanzata a più alto tasso di iniquità generazionale, con un grado di svantaggio giovanile addirittura crescente negli ultimi anni. A dimostrarlo sono tutti gli indicatori
socio-economici: da quelli relativi alla qualità e accessibilità del sistema di istruzione e formazione, agli indici di apertura del mercato del lavoro e delle professioni; dal livello delle retribuzioni di primo ingresso, al grado di copertura pensionistica attesa per il futuro; fino
alle condizioni di accesso alla casa e al risparmio. Su ciascuno di questi fattori la crisi economica in corso ha inciso pesantemente e con intensità selettiva, approfondendo il solco generazionale. Un intervento legislativo a sostegno delle nuove generazioni - cioè della parte forte e trainante di ogni società – si giustifica solo in nome di un’emergenza:
contrastare il declino economico e sociale dell’Italia, abbattendo le rendite di posizione e le barriere che limitano la libertà di autodeterminazione e di realizzazione personale e professionale dei giovani e ne impediscono la piena partecipazione alla vita civile, sociale ed economica del Paese. …. Le politiche pubbliche possono e devono concorrere a questo obiettivo, rimuovendo gli ostacoli che si frappongono alla piena emancipazione economica dei giovani dalle loro famiglie di origine, alla realizzazione delle loro aspettative di crescita culturale e professionale e, in prospettiva, alla possibilità di accedere ad una pensione dignitosa. Le proposte di legge che il Gruppo del PD ha presentato al Senato in materia di economia e welfare interpretano questa esigenza proponendo un insieme di misure tutte riconducibili, a vario titolo, ad un patto intergenerazionale, ad un travaso di risorse dalle vecchie alle nuove generazioni, secondo un investimento distribuito su tutto l’arco della vita: dalla nascita alla
vecchiaia. Da qui la scelta di racchiudere gli interventi proposti entro la cornice di un “Piano nazionale per l’autonomia e la libertà delle nuove generazioni” che a partire dal riconoscimento della titolarità
fin dalla nascita di una “Dote personale di cittadinanza” - che concorra a livellare le condizioni economiche di partenza di ciascun giovane al compimento della maggiore età - arrivi da ultimo a garantire a tutti la certezza di una copertura pensionistica sufficiente. E tutto ciò
passando attraverso un ampliamento delle opportunità di accesso: alla casa (in affitto e in proprietà) , allo studio (attraverso un massiccio investimento in un programma nazionale per il diritto allo studio), al
lavoro e alle professioni (aggravando i costi di utilizzo dei lavoratori precari, riducendo il costo del lavoro stabile e regolare e “aprendo” alle nuove generazioni il mercato delle professioni e del lavoro … In aggiunta a questo, è opportuno garantire anche un canale “automatico”
di finanziamento, che possa quantomeno concorrere alla copertura integrale degli oneri, che noi individuiamo nel recupero annuale di risorse dalla lotta all’evasione fiscale. Valutate dall’Agenzia per le entrate in 25 miliardi di euro per il solo anno 2010, le maggiori entrate tributarie ascrivibili al contrasto all’evasione e all’elusione fiscali
costituiscono un giacimento di risorse ancora dotato di un elevato potenziale di sfruttamento.
AIPD ONLUS – 1 luglio 2011
“Ancora un tentativo di bliz contro l’integrazione scolastica
contenuto nella nuova manovra finanziaria”
░ Riportiamo la seconda parte di un comunicato stampa della direzione nazionale Associazione Italiana Persone Down. E’ firmato: Avv. S.Nocera, Responsabile dell'area Normativo‐Giuridica dell'Osservatorio dell’AIPD sull’integrazione scolastica; M.Berardi Presidente AIPD Nazionale.
… Continua a suscitare perplessità, non fugate, la nuova norma che prevede la nomina a titolo gratuito di un rappresentante dell’INPS nelle “commissioni mediche di cui all’art. 4 della legge n. 104/92, nei casi di valutazione della Diagnosi Funzionale costitutiva del diritto alla assegnazione del docente di sostegno”. La norma è incomprensibile in quanto, senza tener conto delle commissioni di accertamento dell’handicap ai fini scolastici di cui al DPCM n° 185/06, confonde le commissioni di accertamento dell’handicap (di cui all’art. 4 legge n. 104/92) con le unità multidisciplinari della ASL che redigono la Diagnosi Funzionale (di cui all’art. 3 comma 2 del DPR del 24/02/1994) e con il gruppo di lavoro che valuta la diagnosi funzionale per la formulazione del PEI (di cui all’art. 12 comma 5 legge n. 104/92). Inoltre risulta errata l’affermazione che sia la diagnosi funzionale, redatta dalla sola ASL, a precostituire il diritto alla nomina di insegnanti di sostegno, dal momento che invece tale diritto risulta dalla valutazione collegiale che confluisce nel PEI (Piano Educativo Individualizzato), come espressamente indicato dalla Legge n° 122/10 all’art. 10 comma 5. Si confida che in sede di approvazione parlamentare del Decreto Legge questa confusione venga fugata. Quanto alla norma del provvedimento che ribadisce in organico di diritto il rapporto di un insegnante ogni due alunni con disabilità, doverosamente il Governo ha dovuto esplicitare il diritto alla deroghe ristabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale n° 80 del 2010. Interessante, ma ambigua sembra invece la norma che prevede la “priorità agli interventi di formazione di tutto il personale docente sulle modalità di integrazione degli alunni disabili”. A parte l’uso del termine “alunni disabili” e non di quello ufficiale di “alunni con disabilità” previsto dalla convenzione ONU del 2006 e ratificata dal Governo italiano nel 2009, la norma è ambigua dal momento che prevede tale aggiornamento allo scopo di ridurre la richiesta di ore eccessive di sostegno. Tale norma sembra dettata più dalla necessità di ridurre la spesa per il sostegno che da quella di una effettiva, seria ed obbligatoria formazione iniziale e ricorrente in servizio dei docenti curricolari per una vera presa in carico da parte loro del progetto di integrazione scolastica, da sempre auspicata dall’AIPD e dalle altre associazioni aderenti alla FISH. Perché la norma risponda alle richieste delle associazioni e non tanto a quelle del Ministro Tremonti, occorrerà verificare in concreto quale tipo di aggiornamento verrà predisposto, per quale durata formativa, con quali operatori esperti e con quale piano organizzativo che raggiunga tutti i docenti di tutte le classi che accolgono alunni con disabiltà. A tale sforzo imponente il Ministero non ha saputo far fronte in tanti anni, sarebbe miracoloso che ci riuscisse nei due mesi prima dell’apertura del prossimo a.s.
www.ilfattoquotidiano.it – 2 luglio 2011
“La notte della Rete contro il bavaglio imposto dall’Agcom: appuntamento il 5 luglio”
░ Riportiamo passi di due articoli sullo stesso tema: la decisione dell’AGCOM e la reazione che ha suscitato nel popolo del web.
A Roma l'iniziativa promossa per protestare contro la delibera dell'Autorità garante per le Comunicazioni che, in presenza di violazioni del copyright, prevede l'oscuramento dei siti italiani e stranieri. L'evento sarà trasmesso in streaming da ilfattoquotidiano.it… Il 5 luglio, a Roma, alla Domus Talenti, andrà in scena la “Notte della Rete”, una no-stop che coinvolgerà giornalisti, esperti, netizen, associazioni, esponenti politici contro quello che è stato definito “il bavaglio alla Rete… L’autorità, in presenza di violazioni al copyright, si arroga il diritto di rimuovere contenuti da siti italiani, o inibire l’accesso ai siti stranieri, in modo arbitrario e senza passare da un giudice. Il provvedimento, pensato per “contrastare la pirateria”, rischia di portare alla “censura” di contenuti (per esempio video) che, pur violando il diritto d’autore, risultano ugualmente di pubblico interesse. Un nuovo potere che si auto-assegna l’Agcom che ha chiaramente una valenza politica. Alla luce del fatto che il Parlamento non si è mai preannunciato sull’argomento e che l’Autorità per le comunicazioni è solo un organo amministrativo. ….
www.ilsole24Ore.com – 3 luglio 2011
“Nuove regole contro la pirateria online: le proteste di blogger e politici frenano l'Agcom”
░ Frenano le nuove regole contro la pirateria online: nel Consiglio Agcom di mercoledì 6 luglio non ci sarà, infatti, l'approvazione definitiva del provvedimento(delibera 668/2010/Cons) che dà all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni la possibilità di intervenire sui contenuti illegali, in violazione del diritto d'autore, senza passare da un giudice ma attraverso provvedimenti amministrativi. Il testo era stato approvato all'unanimità il 17 dicembre scorso dopo una difficile mediazione che mise tuttavia d'accordo falchi e colombe all'interno dell'Authority.
Ma adesso che la protesta si è allargata dal popolo della rete (il sito Agcom ha subito anche attacchi informatici) ai blogger, dagli artisti ai leader politici, la frenata: «L'articolato dello schema di regolamento sarà sottoposto a una pubblica consultazione nella quale tutte le parti interessate potranno pronunciarsi con le loro proposte e i loro suggerimenti», si apprende in ambienti Agcom…. «L'Agcom si fermi e consenta una riflessione più ampia. La libertà della rete è ossigeno vitale per le nostre democrazie». Queste le parole del segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani. «In particolar modo nel nostro Paese – ha detto Bersani – catalogato delle agenzie internazionali agli ultimi posti quanto a libertà e pluralismo dell'informazione e gravato da un conflitto d'interessi esasperante. Per questo chiediamo con forza che venga fugato ogni dubbio che il varo imminente della nuova disciplina sul diritto d'autore, in relazione alle tecnologie dei nuovi media, da parte dell'Agcom possa interferire in alcun modo con la libertà di espressione dei cittadini della rete. Il diritto d'autore - ha concluso il leader del Pd – deve essere difeso e tutelato, la democrazia italiana non può permettersi bavagli di alcun genere, e vigileremo sui tentativi diretti o surrettizi di introdurli». In campo anche il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che sul suo profilo Facebook ha scritto che «la Rete è l'ultimo baluardo per la libera informazione e non deve subire censure. Per questo, abbiamo già presentato un'interrogazione parlamentare contro la delibera dell'Agcom». …
TuttoscuolaNEWS n. 497 – 4 luglio 2011
“Quei docenti premiati...”
░ Giovedì scorso il ministro dell’istruzione Gelmini ha incontrato a Roma una rappresentanza dei 276 insegnanti premiati (una mensilità lorda di stipendio) nell’ambito del progetto Valorizza. Una nota da Tuttoscuola.
Il ministro, pur esprimendo soddisfazione per la realizzazione della sperimentazione, svoltasi dopo una partenza difficoltosa tra febbraio e maggio, è stata cauta sugli sviluppi futuri: il progetto, ha detto, “è uno dei tanti che stiamo proponendo all’interno della scuola italiana per capire le criticità della scuola e pensare le possibili modifiche che si possono apportare per migliorarla”. Per la verità, l’unico altro progetto premiale di cui si ha notizia è quello di durata triennale, promosso dallo stesso Ministero contestualmente al primo, riguardante 77 scuole di quattro province, finalizzato a valutare e incentivare la qualità del lavoro da esse svolto. Qualità che sarà misurata anche sulla base del miglioramento dei livelli di apprendimento degli studenti risultante dall’esito di test nazionali predisposti dall’Invalsi. La cautela del ministro, che ha parlato di una “via italiana” per valorizzare il lavoro degli insegnanti, è giustificata perché il dibattito internazionale e nazionale sui test come indicatori della qualità professionale degli insegnanti è in pieno sviluppo, il ‘merit pay’ basato sui test non ha funzionato quasi mai dove è stato tentato e i sindacati, nella cui memoria storica sta ancora il fallimento dell’esperimento meritocratico di Berlinguer (che in buona misura fu anche il loro), sono diffidenti o contrari. Ma il ministro sembra intenzionata ad andare avanti sulla strada dei test e della customer satisfaction, come mostrano i questionari sulla professionalità dei docenti affidati ai genitori e agli studenti. L’alternativa di un sistema di differenziazione delle retribuzioni legato alla diversificazione dei compiti, da collegare a sua volta a titoli e competenze certificate dei docenti che li svolgono, non sembra al momento oggetto di attenzione.
ItaliaOggi Sette – 4 luglio 2011
“La laurea si riscatta sul web”
░ Informazioni e presentazione della domanda dal sito Inps: nella circolare Inps 77 dello scorso 27 maggio, i chiarimenti sulla procedura telematica e sul pagamento dei contributi. V’è un nuovo canale telematico già operativo sul sito dell’Inps (seppur ancora alternativo al sistema tradizionale), per chi intende riscattare il corso di studi degli anni universitari: sia chi ha un’occupazione sia chi non l’ha; riportiamo la procedura predisposta per questi ultimi.
I periodi riscattabili: E’ ammesso il riscatto del corso legale di laurea a condizione che sia stato conseguito il titolo di studio… diplomi universitari, diplomi di laurea e di specializzazione che si conseguono dopo la laurea e con una durata non inferiore a due anni, dottorati di ricerca e titoli accademici e titoli accademici introdotti dal decreto 509/99, vale a dire laurea triennale e laurea specialistica.
Presentazione mediante canale telematico. Innanzitutto sarà necessario dotarsi di un pin, tramite accesso al sito www.inps.it nella sezione “Servizi on line”. Ottenuto il pin, l’utente dovrà accedere all’area “Per tipologia di utente > Cittadino > Riscatti laurea”, per potere giungere alla modulistica di sua competenza. … Una volta inserite le informazioni necessarie, quali il tipo di laurea, il corso di studi, l’università, la durata legale e l’anno di iscrizione, la simulazione fornirà come risultato l’onere complessivo da pagare, oltre che l’indicazione dell’importo di ciascuna rata (max rateizzazione 120 mensilità senza applicazione di interessi). Una volta impostata la simulazione, l’utente acconsente tutte le dischi razioni di responsabilità, potrà compilare il modulo proposto dalla procedura, i cui dati anagrafici sono impostati e non modificabili. Andrà specificata la sede Inps, almeno un recapito tra quelli proposti, ed alcuni dati relativi al corso di studi allegando il proprio documento d’identità in formato elettronico, il certificato di laurea o, alternativamente, una dichiarazione sostitutiva di certificazione attestante tipologia del titolo, data di conseguimento, università che lo ha rilasciato e durata legale degli studi… l’utente potrà inviare la domanda per poi ricevere telematicamente una ricevuta in pdf con relativo numero di protocollo…
ItaliaOggi – 5 luglio 2011
“Concorso a preside. Eppur si muove”
░ All’o.d.g. del vertice (5 luglio tra Miur e OO.SS.) v’è all’odg la tanto attesa indizione del corso-concorso a 2386 dirigenze scolastiche: sarà questo luglio il mese del bando di concorso. (di Carlo Forte)
Il bando, atteso da un anno e più, ha ottenuto il placet degli organi di controllo e oggi i sindacati sono stati convocati a Viale Trastevere per ricevere le ultime informazioni prima dell’avvio della procedura…… Al bando è allegata anche una tabella sulla valutazione dei titoli che valorizza prevalentemente i servizi prestati come collaboratore del preside. Dunque il rischio è che la selezione per merito si trasformi, di fatto, in una sorta di meccanismo di cooptazione… La procedura prevede una preselezione basata su test il cui oggetto è descritto in modo assai generico…. Se da una parte si fa riferimento a un contesto di ampio respiro internazionale, pretendendo che l’aspirante dirigente conosca il funzionamento delle scuole a livello europeo, dall’altro si pretende che sia in grado di risolvere casi pratici. In ultima analisi, si intuisce che l’aspirante dirigente dovrà dimostrare di conoscere l’ordinamento giuridico, al fine di gestire l’istituzione scolastica nel pieno rispetto della legge. Ma al tempo stesso dovrà anche essere in grado di conferire sul funzionamento del sistema scolastico europeo. E dovrà dare prova anche di conoscere la pedagogia e la didattica…. La prova preselettiva, univa su tutto il territorio nazionale, si svolgerà nella stessa data che sarà comunicata almeno 15 giorni prima dello svolgimento.
Avvenire – 6 luglio 2011
“Gelmini: 15 milioni destinati all’Invalsi”
░ Nella manovra finanziaria, una risorsa per l’Invalsi.
“Il sistema di valutazione è indispensabile per la scuola, l’università, la pubblica amministrazione; non è un elemento punitivo ma consente di cogliere le criticità intervenire per superarle”. Lo ha ribadito il ministro Gelmini, nel suo intervento conclusivo di ieri al convegno “La valutazione nella scuola italiana, risultati e sfide”, annunciando che con grande fatica il governo ha recuperato 15 milioni di euro che serviranno per stabilizzare il personale e per dare continuità all’INVALSI… “la valutazione è un processo che non può essere arrestato”.
Il Sole 24Ore – 6 luglio 2011
“Pronto il concorso per 2386 presidi”
░ Il testo in G.U. la prossima settimana; i posti sufficienti appena a coprire le reggenze (saranno 2200 circa, nel prossimo settembre). I concorrenti potrebbero essere un numero spropositato (300mila) malgrado che il MEF e il Miur abbiano avviato, con la finanziaria, una politica di accorpamento delle dirigenze delle scuole del primo ciclo, in IICC. Le graduatorie dei futuri vincitori avranno validità triennale.
Il concorso per presidi dribbla la manovra Tremonti. I tagli al pubblico impiego e le previste riduzioni di dd.ss. di ruolo nelle piccole scuole (con meno di 500 alunni) e nei nuovi istituti comprensivi non frenano il cammino del bando di concorso, che la prossima settimana (martedì 12 o forse venerdì 15 luglio)sarà pubblicato in GU. … Il numero uno dell’Anp, l’associazione nazionale presidi, Giorgio Rembaudo si dice sicuro che tutti i posti messi a concorso saranno coperti nel prossimo triennio…. per effetto dei pensionamenti (in media, 600/800 l’anno). Entro fine settimana, Tesoro e Istruzione metteranno a punto la ripartizione regionale dei posti. Secondo le prime indiscrezioni, la fetta più consistente di posti messi a concorso toccherà alla Lombardia…. La domanda di partecipazione dovrà essere fatta entro 30 giorni dalla pubblicazione in G.U. e dovrà essere rivolta (a pena di esclusione) in una sola regione…. Il corso concorso partirà con una prova preselettiva: 100 domande da risolvere in 100 minuti… Confermata la ferma prolungata del neopreside: dovrà restare in servizio nell’ambito regionale prescelto per almeno 6 anni.