░ La pubblicazione delle GaE della provincia cuneense ha innescato polemiche. Riportiamo parte dell’articolo in cui la redattrice Lorenza Boratto ne riferisce, intervistando anche Filomena Palermo, la locale coordinatrice ANIEF. Precisiamo che la nostra Filomena Palermo, ravvisando che nell'articolo si è semplificato un po' troppo su quanto da lei dichiarato, ha opportunamente inviato un comunicato stampa nel quale precisa la linea dell'ANIEF in riferimento a quanto detto dalla presidente della provincia, Gancia, con le note improvvide parole sui docenti meridionali trasferitisi al nord.
La speranza di un posto di lavoro per chi ha scelto di “emigrare” nella Granda, spesso dal Sud. Tutti dicono: “Guerra tra i poveri”. Agevolata dalla legge. Con l’invito “a controllare i punteggi di chi viene da fuori”. La graduatoria definitiva dei quasi 2mila precari sarà pubblicata ad Agosto. Quella provvisoria ha creato polemiche. Perché, soprattutto in materie letterarie e inglese, chi nel 2010 aveva posizioni alte in classifica (quindi, la speranza di un posto, precario o di suolo) ora si è visto “rispedito” in fondo alla lista. Per la “graduatoria a pettine”. … Nel cuneese, gli abilitati sono meno di quanti servirebbero (malgrado tre anni di tagli), e i “nuovi arrivati” hanno scombussolato graduatorie consolidate. … L’Anief, associazione non presente nelle RSU scolastiche, ma molto attiva sul piano legale e della tutela giuridica, in Piemonte ha 400 aderenti. La referente cuneese, Filomena Palermo: “Nel 2007 ci furono le graduatorie bloccate con la promessa, mai mantenuta, di 150 mila immissioni in ruolo. Tutti scelsero di restare vicini a casa. Poi sono state inventate le “code”: inserirsi, ma in fondo alla graduatoria, in 3 province, oltre che nella propria. Vogliamo sia applicata la legge: graduatorie meritocratiche, quindi chi ha più punti va assunto prima, come ha stabilito la Corte Costituzionale. Nella Granda, in passato, sono entrate in ruolo persone con pochi punti, a fronte di chi, in coda, ne aveva a centinaia. Tanti, stanchi di aspettare, si sono mossi sapendo che dovranno restare nella provincia scelta per 5 anni. Non è una questione Nord-Sud, ma una scelta di vita”. Polemiche anche su una circolare Anief contro chi vuole controlli sui punteggi dei prof che arrivano da fuori: “Si può accedere agli atti (di altri in graduatoria ndr) solo se la richiesta è motivata”. Ci sono cose da nascondere ) Il dirigente dell’USP Franca Giordano: “L’accesso agli atti è un diritto. Lo garantiremo. Poi ci sono i controlli a campione sul 2-3% di chi fa domanda, verificando che le autocertificazioni siano vere”. La Palermo replica: “Ribadiamo che cosa dice già la legge: le graduatorie indicano chiaramente i punti per servizio, curriculum, figli. Non basta essere stati scavalcati per chiedere i documenti di altri candidati ma serve un motivo legittimo. Esempi ? Se, a parità di età, il curriculum appare esagerato”.
“Università, Gelmini e Decleva firmano Protocollo d'intesa per Polo universitario di Edolo”
░ Si dà notizia del protocollo d’intesa firmato dal ministro Mariastella Gelmini e dal Rettore dell'Università di Milano Prof. Enrico Decleva, per il potenziamento, nei prossimi 5 anni, del Polo di Edolo dell'ateneo, destinato a Centro di eccellenza nello studio delle aree montane.
Il Centro sarà sede di ricerca e di sperimentazione nello studio delle caratteristiche, delle complessità e delle esigenze delle aree montane e sarà dotato di una qualificata e diversificata offerta formativa, collegata ad un'intensa attività di ricerca. … Il Polo universitario collaborerà con altri atenei che studiano questo settore e diverrà un punto di riferimento nazionale per l'analisi e lo studio di questi temi.
Il Centro inoltre instaurerà stabili rapporti di cooperazione con altre istituzioni europee ed internazionali che trattano la stessa materia e si proporrà come interlocutore privilegiato degli organismi europei per lo sviluppo e la valorizzazione della catena alpina. … La realizzazione del progetto, che prenderà il nome di "Università della Montagna", sarà seguita da un Comitato di Monitoraggio costituito dall'Ateneo di Milano, del quale farà parte anche un rappresentante del Miur.
Newsletter di Alessandra Siragusa, 28 luglio 2011
░ Con un’interrogazione parlamentare, l’On.Siragusa (PD) adombra, attribuendola a responsabilità del Miur, una disparità di trattamento tra la Sicilia e le regioni del Centro-Nord, per quanto riguarda le prossime immissioni in ruolo: a fronte dei 30.600 posti complessivi da assegnate, alla Sicilia ne toccherebbero solo 125 mentre 7.000 sarebbero i posti di ruolo previsti in Lombardia, a parità di densità di popolazione scolastica. Pubblichiamo, di seguito, parte dell’interrogazione.
…. la scuola siciliana continua a pagare un prezzo incomprensibilmente
maggiore rispetto ad altre regioni; sulla base dei dati diffusi dalle organizzazioni sindacali, riguardo alle assegnazioni di immissioni in
ruolo, si prevede che a fronte dei 30.600 posti promessi dal Ministero, alla Sicilia ne toccherebbero solo 125: cifra assolutamente insufficiente se si considera che per l’anno prossimo, ci sono 2884 pensionamenti e 1773 posti vacanti disponibili, numero che supera di molto i 125 posti di ruolo previsti nella manovra; quanto sopra illustrato, a fronte di ben altri numeri previsti in regioni del centro nord, come ad esempio i ben 7.000 posti di ruolo previsti in Lombardia, a parità di densità di popolazione scolastica; tagliare le classi significa colpire realtà già estremamente difficili come quelle delle città metropolitane siciliane, e non solo, che registrano tassi di dispersione scolastica tra i più alti in Italia e significa anche condannare i genitori a vagare di scuola in scuola per capire dove iscrivere i figli; le misure sulla scuola inserite nella Manovra finanziaria, sono state presentate come una semplice
razionalizzazione organizzativa ed economica; essa introduce, in realtà, elementi di disarticolazione del sistema scolastico con gravi conseguenze
sia sul piano della qualità dell’istruzione – diritto costituzionale a tutti garantito -, sia sul piano delle prospettive di lavoro per il personale docente e non docente; la decisione di applicare tale presunta riforma, a poco più di un mese dall’inizio del nuovo anno scolastico con la macchina amministrativa già avviata nell’organizzazione delle classi e
dell’assegnazione dei docenti, getta nel caos gli USP e l’USR che si trovano ad affrontare tale emergenza insieme alle conseguenze prodotte dalle precedenti ‘riforme’ (organici sottodimensionati, codici sballati di corrispondenza docenti, graduatorie, locali adeguati); si segnala inoltre che la competenza sulla razionalizzazione in Sicilia, Regione a Statuto speciale, è in capo appunto alla Regione Siciliana - per sapere,
quali siano i motivi che hanno portato all’ennesima e palese disparità di trattamento tra la Sicilia e le altre regioni del Nord Italia con particolare riguardo alle prossime immissioni in ruolo; se non ritenga opportuno, almeno, far slittare l’attuazione delle norme contenute nella Manovra Finanziaria in Sicilia per consentire alla Regione Siciliana di predisporre e organizzare per l’a.s. 2012/2013 la razionalizzazione della rete in modo da evitare il caos e rispondere alle esigenze di qualità organizzativa; se non intenda predisporre un piano straordinario di costruzione di nuove scuole e/o di ammodernamento di quelle esistenti, anche attraverso l’utilizzo dei fondi FAS non spesi e di quelli europei.
“Gelmini e Cota firmano Intesa a favore dell'Università e della Ricerca in Piemonte. Stanziati 90 milioni di euro”
░ Si dà notizia del protocollo d’intesa firmato dal ministro Mariastella Gelmini e dal Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, per il potenziamento dell'offerta formativa universitaria e post-universitaria e della ricerca in Piemonte: l'obiettivo è di sviluppare e consolidare le competenze professionali e manageriali sui settori di maggiore interesse territoriale come aerospazio, energia (in particolare fonti rinnovabili), nanotecnologie, biotecnologie. Riportiamo alcune parti della nota stampa.
Per sostenere lo sviluppo e la diversificazione dell'economia del Piemonte, l'intesa prevede il rafforzamento della programmazione regionale per le sedi e i corsi universitari di diretto interesse territoriale. L'obiettivo è incentivare il trasferimento di conoscenze e la collaborazione tra università e imprese. A tal fine, Miur e Regione Piemonte si impegnano a: - promuovere la competitività del sistema universitario della regione e ad attuare le disposizioni della Riforma universitaria, attraverso iniziative dirette a promuovere in particolare l'eccellenza e il merito; - sostenere l'edilizia universitaria per adeguare, anche sotto il profilo energetico, le strutture dedicate alla didattica e ai laboratori di ricerca; - favorire l'internazionalizzazione del sistema universitario e la capacità di attrarre studenti, ricercatori e docenti dall'estero, anche attraverso la partecipazione a programmi di ricerca internazionali e attivazione di contratti di visiting professor; - promuovere l'informatizzazione degli atenei piemontesi, con particolare riguardo alla didattica e all'introduzione delle biblioteche digitali.
░ Qualche particolare sul nuovo statuto dell’ateneo.
Si chiude oggi il tempo concesso dalla legge Gelmini alle università, per approvare gli statuti. E in quello di Udine fa capolino la parità di genere. Particolari meccanismi di voto e di sanzioni sono stati, infatti, introdotti allo scopo di portare al 30% la presenza femminile nel senato accademico e nel consiglio di amministrazione… Per l’elezione del Senato accademico è prevista una seconda preferenza solo se riguarda un candidato di sesso diverso rispetto alla prima preferenza, pena l’annullamento della scheda. E le liste devono presentare almeno il 30% di candidature del sesso meno rappresentato, pena l’inammissibilità della lista. Lo stesso principio, almeno un terzo dei soggetti nominati e designati dal rettore, e almeno il 30% delle candidature dei rappresentanti degli studenti – vale per il Consiglio di amministrazione.
“Studenti italiani e strane differenze fra le regioni”
░ Sono stati pubblicati i risultati dei test INVALSI: test standard nelle diverse regioni, ma risultati un pò differenti. Riportiamo qualche dato.
In seconda elementare i bambini più bravi in Matematica sono quelli delle Marche e della Basilicata, mentre in Italiano vanno bene quelli del Lazio e dell’Umbria. Passando alle medie e alle superiori, i risultati migliori li raggiungono gli studenti di Veneto e Friuli Venezia Giulia, quelli peggiori, i ragazzi siciliani e quelli della Calabria…. Le ragazze vanno meglio in Italiano, e i ragazzi meglio in Matematica. …. Gli immigrati di seconda generazione, cioè nati in Italia, raggiungono un livello abbastanza vicino a quello dei loro compagni di classe con cittadinanza italiana …
“Immigrati, si al soggiorno ma soltanto con i crediti”
░ Lo ha stabilito il CdM. La strategia finalizzata all’integrazione è stata caldeggiata dal Ministro Maroni, che se ne dichiara soddisfatto. Per ora sono previsti solo dei corsi di formazione civica della durata di 5 ore. Gli stranieri – dai 16 anni in su - dovranno conseguire un certo punteggio imparando l’Italiano e iscrivendo i figli a scuola.
Un accordo in crediti tra Stato e immigrati. Obiettivo l’integrazione. Il Consiglio dei Ministri ha dato l’ok definitivo ieri, sul tavolo del governo… E’ il permesso di soggiorno “a punti”… Per gli stranieri che giungono in Italia e vogliono stabilirvisi è obbligatorio sottoscrivere un patto con lo Stato. Che consiste nel raggiungere 30 crediti in due anni, da cumulare partendo da un bonus di 16. La “buona condotta” accresce il monte punti e le mancanze li fanno perdere. A zero punti scatta l’espulsione… Lo straniero si impegna ad acquisire una conoscenza dell’Italiano (almeno al livello a2 del Consiglio d’Europa), una sufficiente conoscenza della Costituzione italiana e della cultura civica (da dimostrare con un test), dichiarare di aderire alla “Carta della Cittadinanza e dell’Integrazione” emanata nel 2007 dal Viminale, e di far frequentare la scuola ai figli….(perde 15 punti chi non manda i figli a scuola).
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Newsletter - 29 luglio 2011
“Discriminazione continuata ed aggravata verso la scuola e i docenti del meridione”
░ L’On. Tonino Russo commenta la sentenza n. 4286 con cui il Consiglio di Stato ha annullato i decreti ministeriali relativi alle immissioni in ruolo degli ultimi 3 anni limitatamente alla ripartizione del contingente fissato di assunzioni tra regioni e province. La motivazione dell'annullamento sta nella iniqua distribuzione, tutta a favore del Nord, dei posti per le assunzioni in ruolo. Il centrosinistra guidato da Prodi, con la legge finanziaria n.296 del 2006 predispose un piano di assunzioni per un totale di 150.000 docenti in tre anni (2007/2009).
Con la sentenza n. 4286 del Consiglio di Stato della settimana scorsa, sono stati annullati i decreti ministeriali relativi alle immissioni in ruolo degli ultimi tre anni, limitatamente alla ripartizione del contingente fissato di assunzioni tra regioni e province. La motivazione dell'annullamento sta nella iniqua e sproporzionata distribuzione, tutta a favore del Nord, dei posti per assunzioni in ruolo. Il centrosinistra guidato da Prodi, con la legge finanziaria n.296 del 2006 predispose un piano di assunzioni per un totale di 150.000 docenti in tre anni (2007/2009). Dal Miur successivamente, vennero realizzate solo poco più della metà delle immissioni in ruolo (83.000 assunzioni nel triennio) distribuendole, per di più, in modo apparentemente irrazionale, ma con un evidentissimo ed ignobile trattamento di favore per le province del Centro–Nord e, quindi, a danno di quelle meridionali. Adesso, anche per non aggravare una situazione ingiustificata e non più tollerabile, sarebbe necessario che si individuassero criteri oggettivi che non provochino ulteriori torti a nessun docente e a nessuna area territoriale del Paese. Per tale ragione il ministro Gelmini dovrebbe mostrare responsabilità e fare chiarezza riequilibrando i contingenti di immissioni, risarcendo le regioni e le province che sono state penalizzate. Per questo ci auguriamo che i soli 125 posti previsti ad oggi vengano moltiplicati al più presto. Altrimenti, non resterà che assistere ad una nuova ondata di ricorsi che ormai sono soliti accompagnare i provvedimenti della Gelmini. Premesse di una nuova sicura soccombenza del ministero.
“Altro che merito. Tolgono ai poveri per dare ai ricchi”
░ Un commento di Walter Tocci, deputato PD, in materia di riforma universitaria
La politica della Gelmini ha messo in pratica il principio espresso da Roger Abravanel: “si premiano i migliori indipendentemente dal reddito”… la retorica sulla meritocrazia è stata usata come pretesto per creare un altro carrozzone pubblico: la Fondazione per il Merito, con relativo presidente e consiglio di amministrazione, e soprattutto per demolire il diritto allo studio…. Stiamo ai fatti. Il sistema attuale assegna le borse ai meritevoli anche se privi di mezzi. La misura del merito per avere la borsa è accertata dagli esami sostenuti fin dal primo anno … Applicare esclusivamente … la valutazione del merito con un test standardizzato di ingresso, cosa molto diversa dalle prove di orientamento, sarebbe un’ingiustizia sociale … Il figlio della famiglia povera che arriva all’università ha già superato ostacoli difficili per l’assenza di borse di studio nelle medie superiori e non può essere inchiodato ai risultati della precedente formazione scolastica, anzi va aiutato con un sussidio, proprio per avvicinarlo alle stesse opportunità del figlio di papà. Poi manterrà quest’aiuto solo meritandoselo con buoni risultati negli studi. … Oggi in Italia la soglia di credito per ottenere la borsa è più restrittiva che in Europa, e ciò nonostante neppure tutti gi aventi diritto la ottengano effettivamente. Il diritto allo studio è garantito solo al 9% della popolazione studentesca – ben lontano dal 25% della Francia e della Germania… Il fondo statale è di 100 milioni… e nei prossimi anni tenderà a scomparire, con 26milioni nel 2012 e 13milioni nel 2013… In questa drammatica penuria di risorse, la ministra, raccogliendo il suggerimento del suo ispiratore, vuole estendere il sussidio anche ai figli di papà diminuendoli di conseguenza agli studenti privi di mezzi… Il sussidio pubblico andrebbe invece concentrato sui meritevoli che non ce la fanno a sostenere i costi degli studi. Almeno, questo di ce la nostra Costituzione. E il buon senso….
░ Riportiamo alcuni passi da un articolo redazionale di “Vita, La voce dell’Italia responsabile”; tratta del progetto, in discussione alla Camera, di “privatizzazione del sostegno scolastico ai disabili”.
È giunto alla Camera il Ddl 4405. Come se nulla fosse. Malgrado le rassicurazioni del sottosegretario del Ministero dell'Istruzione, Giuseppe Pizza, all'indomani di un incontro chiarificatore tra il governo e le due maggiori federazioni (FAND e FISH) del mondo della disabilità, eccolo lì: è giunto alla camera il progetto di “privatizzazione del sostegno scolastico ai disabili”, al secolo il Ddl 4405 (in allegato la proposta parlamentare). L’iniziativa fa capo all’onorevole Giovanni Dima (Pdl) e da altri nove parlamentari del gruppo di maggioranza e prende le mosse dal disegno di legge (atto Senato 2594) presentato dai senatori Pdl, Bevilacqua e Gentile. «In sintesi viene riproposta la volontà di affidare gli alunni con disabilità a personale privo di competenze pedagogico-didattiche» scrive il presidente nazionale FAND, Giovanni Pagano. Che aggiunge: «Sorge spontaneo, allora, chiedersi: perché affidare a “soggetti privati” la formazione degli alunni disabili? Perché impedire loro un cammino comune, che fra l’altro è stato riconosciuto anche da importanti provvedimenti internazionali, non ultima la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità?». Secondo i suoi firmatari, il Ddl n. 4405 intenderebbe favorire il sostegno di alunni con disabilità nel rispetto del dettato costituzionale «mentre sembra, invece, ben più orientato a dare risposte urgenti ai “bisogni propri” del privato» rincara Pagano. Che precisa: «dal momento che contempla la possibilità, per le scuole, di “definire progetti” con la collaborazione di “personale o consulenti privati esterni alla scuola”»…. FAND richiede il ritiro del disegno di legge e promette battaglia per contrastare questa iniziativa parlamentare.
“Se il gambero di Mazara è del Mozambico Il pesce due volte su tre è "taroccato"
░ Un servizio del quotidiano riferisce di un sequestro effettuato dai NAS. Secondo l'Istituto di ricerche economiche per la pesca e l'acquacoltura, nel 2010 in Italia sono state commercializzate 900mila tonnellate di pesce per un ricavo di circa 1.167 milioni di euro. Di queste solo 231mia sono state pescate nel "nostro" mare. Tutto il resto arriva dall'estero. La qualità è scarsa; il prodotto non tracciato.
Non potevano credere ai loro occhi gli uomini della Capitaneria di porto di Mazara quando, sulle bancarelle della marina più grande d'Italia, hanno trovato i gamberetti rossi che arrivavano direttamente dal Mozambico. E nonostante questo spacciati dai pescatori per italianissimi. A Gallipoli, invece, la Finanza in mezzo al mercato del pesce all'interno del porto - meta di pellegrinaggi di turisti da tutta Italia per il folclore e la poesia dei pescatori che rientrano in porto dopo una giornata in mare e vendono il prodotto appena tirato su con le reti - ha sequestrato una bancarella che vendeva esclusivamente pesce taroccato: di fresco aveva soltanto alici e sarde fresche, i prodotti cioè che costano di meno. Tra i falsi più diffusi c'è poi il pangasio, un pesce pescato nel Mekong, un fiume che si trova tra la Thailandia e il Laos, che viene abitualmente venduto come fosse un filetto di cernia. Oppure nelle fritture servite nei ristoranti di casa nostra, il polpo non è polpo. O meglio, non è del Mediterraneo ma arriva direttamente dal Vietnam. Era asiatico per esempio anche il polpo venduto lo scorso anno nella sagra di Mola, in provincia di Bari, che per rendere l'idea è come comprare il tartufo di Avellino ad Alba. Frequente anche il caso del merluzzo fresco, o del presunto tale: dicono i sequestri dei Nas che spesso si tratta di pollak stagionato. Tra i pesci più "copiati" c'è poi il pesce spada che invece altro non è che trancio di squalo smeriglio. Poi c'è anche il caso di baccalà, in realtà filetto di brosme oppure del pagro fresco venduto come dentice rosa. E ancora il pesce serra al posto delle spigole, il pesce ghiaccio al posto del bianchetto, la verdesca al posto del pecespada, l'halibut atlantico al posto delle sogliole. Infine, gli spaghetti con le vongole: 75 per cento di possibilità che sono state pescate in Turchia.
░ Una sentenza del Consiglio di Stato in merito all’appello presentato dal Miur contro le sentenze del Tar che aveva dichiarato illegittimi i tagli agli organici della scuola.
La Flc-Cgil e le atre associazioni ricorrenti cantano vittoria, ma Viale Trastevere fa notare che Palazzo Spada ha soltanto bocciato la mancanza di un parere, quello delle Regioni, necessario per la legge. Il Tavolo regionale per la difesa della scuola regionale, tra i promotori del ricorso al Tar, fa notare: “Il Consiglio di Stato ha riconosciuto il pieno diritto dei genitori e dei lavoratori della scuola, e dei comitati della scuola, a impugnare gli organici anche per fare valere le prerogative delle Regioni…”.
░ Nuova grana, per la Gelmini, in vista delle immissioni: con 8 mila prof di ruolo in eccesso, non c’è posto per assumere. E resta sempre aperto il fronte graduatorie. Entro fine agosto, le operazioni di immissione in ruolo devono essere chiuse. (di Alessandra Ricciardi).
I numeri, sulla carta sono impietosi. A fronte di circa 8mila posti disponibili, alle superiori si contano altrettanti docenti in ruolo in esubero. Secondo alcune fonti sindacali, i prof in eccedenza rispetto alle esigenze della classe di concorso di appartenenza oscillano, infatti, tra i 7500 e oltre 8mila. Se i dati saranno confermati, alle prossime immissioni in ruolo… i precari delle secondarie dovrebbero saltare un giro… Per i prof in esubero sono previsti appositi piani di riconversione professionale utili a trasferirli su classi di concorso affini e con carenze in organico. … E’ impensabile, dicono da Viale Trastevere, che nel piano di immissioni 2011/2012 non vi siano nuovi assunti per le secondarie. Anche perché gli esuberi per tipologia di classi di concorso non corrispondono alle discipline dove c’è carenza di titolari. Ecco allora che si sta facendo largo l’ipotesi che il numero degli esuberi possa essere spalmato tra superiori e medie, che sono più simili per articolazione delle discipline, in modo da attenuare il danno…
La situazione migliore è alle medie: circa 15mila posti vacanti, quasi nessun esubero. E poi c’è il fronte delle graduatorie. Il dicastero di viale Trastevere non ha ancora deciso se utilizzare, per le immissioni in ruolo, le graduatorie aggiornate oppure quelle dell’anno scorso. Con le nuove graduatorie ci sono 30mila docenti che hanno spostato il loro punteggio in altre province (le più ricche in quanto a disponibilità di posti in organico), e che mirano a strappare, in virtù di punteggi più alti, l’agognato posto fisso a chi prima era in testa alla lista. Con l’utilizzo delle graduatorie dello scorso anno, i nuovi arrivati certamente faranno ricorso non potendo fare valere un diritto, quello dell’aggiornamento, che pure la legge gli riconosce. I primi in lista delle vecchie graduatorie, invece, possono contestare che il prossimo settembre si va ad assumere su posti che erano vacanti già lo scorso anno; per cui è a quell’anno che va fatto riferimento anche per le liste da cui assumere. Comunque la si metta, il contenzioso è dietro l’angolo.
░ Il Miur non intende rivedere le proprie decisioni dopo la bocciatura subita con la sentenza del CdS.
Il Miur non rifarà il decreto sugli organici. Anche se il CdS ha respinto l’appello del dicastero di viale Trastevere contro una sentenza del Tar Lazio, con la quale il decreto sugli organici era stato dichiarato (illegittimo, perché emanato senza attendere il parere della Conferenza Stato-Regioni. Ma l’amministrazione non intende rifare tutto da capo… semplicemente si limiterà ad acquisire il parere che manca e che, per altro, non è vincolante…
░ Domani, vertice al Miur, sul destino di 5mila professori “inidonei” all’insegnamento. Se li immettesse nei ruoli degli amministrativi, lo Stato risparmierebbe 110milioni (di Franco Bastianini)
Giorni decisivi per i docenti inidonei. Domani, faccia a faccia tra vertici ministeriali e sindacati per decidere il destino dei circa 5mila prof inidonei, alla luce della stretta prevista dalla manovra correttiva. La prima decisione da prendere riguarda il possibile slittamento dei termini entro i quali i professori in questione devono presentare domanda di riutilizzo: il 16 agosto, ad oggi…. Le disposizioni contenute, in particolare, nei commi 12,13 e 14 del decreto legge n.98/2011 hanno colto di sorpresa le migliaia di docenti dichiarati inidonei… Sorpresa che si subito trasformata in grande preoccupazione… la maggiore sembra essere quella vi venire a trovarsi, da un giorno all’altro, inseriti negli organici degli assistenti amministrativi o tecnici, di dover prestare servizio negli uffici di segreteria e di dovere abbandonare attività svolte per molti anni…. Per esempio, quella della gestione delle biblioteche scolastiche: E di vedersi assegnare a nuove e diverse sedi…
“Chiamata impossibile per i docenti sprovvisti di pec o di altra e-mail”
░ Il Miur dà chiarimenti sull’aggiornamento delle graduatorie di istituto
Lo scorso 28 luglio, il Miur ha diffuso le prime risposte ai quesiti più ricorrenti(Faq)in materia di graduatorie di istituto… Ecco una sintesi.
La pec non è obbligatoria ma è consigliata. Infatti, il sistema Vivifacile, con cui si fanno le convocazioni, qualora non dovesse trovarla, utilizzerà quella istituzionale o quella privata… Non è previsto che l’aspirante venga contattato tramite telefono o telegramma.
Scelta delle scuole. Si spiega come devono comportarsi i possessori di posta certificata, per fare la scelta delle scuole, per le graduatorie di istituto. Se hanno presentato il modello B nel 2009, erano presenti nelle graduatorie di istituto del personale docente valide per il biennio 2009/11. La loro casella di posta è stata già creata e possono ricevere le credenziali Polis, e attivarla su www.postacertificata.gov.it. Se invece si tratta di nuovi inclusi nelle graduatorie, possono direttamente registrarsi sul sito www.postacertificata.gov.it e seguire la procedura prevista per la creazione della casella. Dopo l’attivazione possono accedere a Polis e comunicare il proprio indirizzo di pec con la funzione “gestione indirizzo di posta certificata”, in modo da renderlo disponibile per la funzione di convocazione.
Strumento musicale. Il Miur ha chiarito che il modello A1 è sbagliato nella parte che non consente ai titolari dei diplomi accademici di II livello di strumento musicale di presentare la domanda. Gli abilitati negli anni successivi al primo corso abilitante possono iscriversi alla seconda fascia delle graduatorie di istituto. In più l’amministrazione ha spiegato che chi passa dalla terza alla seconda fascia, per strumento musicale, non deve ripetere l’inclusione nella graduatoria.
Lauree non previste per l’insegnamento. Le lauree che non costituiscono titolo di accesso all’insegnamento di alcuna materia non possono essere fatte valere ai fini delle graduatorie di istituto…
Indicazione della fascia di appartenenza. Il modello B, per la scelta delle sedi, non richiede più l’indicazione della fascia di appartenenza…
Conferma e nuova iscrizione. Il dicastero di Viale Trastevere ha chiarito, inoltre, che l’aspirante presente nel 2007, ma non nel 2009, è da considerarsi nuovo iscritto perché la normativa prevede la biennalità.
Aspiranti esclusi. Anche gli aspiranti esclusi dalle graduatorie, inclusi con riserva o con altre tipologie di sospensione condizionale, possono presentare il modello A2 oppure A2bis alla scuola scelta…
░ Le norme emanate con l’art.16 del Dl 98/2011 sono state ieri puntualizzate dalla Funzione pubblica, con la circolare n.10/2011; sono da applicarsi a tutto il personale della P.A.
Anche le strutture private possono giustificare l’assenza per malattia del dipendente pubblico, quando siano loro ad erogare il servizio (dalla visita, all’esame diagnostico) che lo tiene lontano dall’ufficio. I controlli anti-assentismo riguarderanno anche docenti universitari, militari polizia, vigili del fuoco e magistrati (ma su quest’ultima categoria vigilano gli organi di autogoverno…. Le nuove regole generali, comunque, sono più flessibili, e lontano di giorni festivi lasciano alle amministrazioni maggiori margini di scelta se disporre o meno la
visita fiscale al dipendente in malattia.
“Giovani prof in cattedra ? Strada sbarrata fino al 2015”
░ Cresce il dissenso per i criteri delle graduatorie che saranno adottati
Quale futuro per i giovani insegnanti nella scuola ? Numerosi ed autorevoli esponenti della società civile stanno condividendo, in questi giorni, una medesima preoccupazione, quella delle migliaia di laureati dopo il 2008 (anno di chiusura delle SSIS), e quella di tutti coloro che si stanno per laureare e hanno fatto tutti gli esami richiesti per abilitarsi all’insegnamento.... Il piano di assunzione per 67mila precari – docenti e non docenti – varato dal governo li vede discriminati… Il documento, diffuso a partire dal 30 giugno negli atenei di tutta Italia, evidenzia crudamente i numeri dei posti comunicati dal Miur agli UU.SS.RR. per l’avvio dei nuovi percorsi per la formazione iniziale degli insegnanti, numeri che ammontano sostanzialmente a zero, fino al 2015….
░ Malcostume: nelle università italiane, siamo ancora all’epoca pre rivoluzione francese. Una ricerca dell’University of Chicago, condotto sul corpo docente universitario italiano, da Stefano Alesina, documenta il ricorrere insolitamente alto degli stessi cognomi, indicando un diffuso nepotismo.
Da troppo tempo si sapeva che il nepotismo è una peculiare patologia dell’università italiana, ma ora questo vizio viene addirittura certificato su una rivista internazionale…. Non si tratta di pochi casi isolati, finiti magari sulle cronache dei giornali: cattedre, dottorati e ruoli di spicco si tramandano di generazione in generazione. Confrontando la frequenza dei cognomi tra oltre 61mila docenti in medicina, ingegneria, giurisprudenza e in altri campi, Alesina ha rilevato che i risultati sono “incompatibili” con e imparziali opportunità di assunzione e con una vera meritocrazia…. In un’altra analisi, Alesina ha indagato sulla distribuzione geografica del nepotismo in Italia….. Il modello ha scoperto un forte gradiente da Nord a Sud, con la probabilità crescente di incappare in casi di nepotismo nel Meridione e con un picco in Sicilia…