www.republica.it – 18 ottobre 2011
“L’ultimo poeta guerriero: tra il linguaggio e l’impegno ”
░ Stefania Parmeggiani su Andrea Zanzotto, il grande poeta morto.
Maestro della poesia italiana del secondo Novecento, antifascista, attivo nella Resistenza veneta tra le file di Giustizia e libertà, candidato al Nobel nel 2008, intellettuale che vedeva nella poesia "la prima figura dell'impegno", Andrea Zanzotto non ha mai interrotto la sua riflessione sul mondo, sulle violenze della Storia, sulla società e sulla politica. Scriveva e il suo linguaggio, a volte difficile, affondava nella realtà e nei grandi interrogativi della società occidentale per poi librarsi e trasformarsi in un messaggio di speranza, in una lode alla realtà e alla libertà. Non era una scelta, ma una vocazione. Cantilene, filastrocche, strofette avevano esercitato su di lui, fin dall'infanzia a Pieve di Soligno, un'attrazione fatale. … La sua vocazione, il suo talento era quello per la parola. Lo inseguì nei suoi studi: infatti, nonostante la scelta delle magistrali per le difficili condizioni economiche della famiglia, da privatista conseguì anche il diploma al liceo classico di Treviso. Nel '39 si iscrisse alla facoltà di Lettere dell'Università di Padova e scoprì Baudelaire e Rimbaud, rimase affascinato dal tedesco che cominciò a studiare fino a leggere in lingua originale, Hölderlin, Goethe e Heine. …. Partecipò alla Resistenza nelle file di Giustizia e Libertà occupandosi di stampa e propaganda del movimento. Dopo la guerra e un periodo in Svizzera e in Francia si dedicò all'insegnamento. Nel 1951 la svolta che lo consacrerà definitivamente alla poesia: l'anno precedente aveva partecipato al premio San Babila per la sezione inedita con un gruppo di componimenti che confluirono nella sua prima raccolta: Dietro il paesaggio, legata a una personale forma di elegia, un vivo senso della campagna veneta e a tarde suggestioni ermetiste. Nella raccolte successive, Vocativo (1957) e IX Ecloghe (1962), la poetica di Zanzotto ha una svolta: viene introdotto un io autobiografico pieno di ansie e interrogativi ma c'è anche uno spostamento formale con una lingua simile al sogno, che imita i meccanismi dell'inconscio e si avvicina alla neoavanguardia. Il mondo, tutto intorno a lui sta cambiando: l'Italia è ormai immersa in una nuova realtà industriale e consumistica che a Zanzotto, poeta e intellettuale impegnato, sembra invadente e nevrotizzante. Nel '68 un'ulteriore svolta. Esce infatti La beltà, considerata dalla critica uno dei maggiori risultati della poesia italiana della seconda metà del XX secolo: gli oggetti esterni, il paesaggio e la natura sono ancora presenti ma appiattiti perchè la realtà esterna è ora distrutta dalla società dei consumi. Tutto è posto in crisi e in discussione e in questo vertice l'unico appiglio è il linguaggio che diventa rarefatto, ammasso di fonemi e balbettii. E' il linguaggio dei bambini, fermo a uno stadio di semincoscienza. D'altronde in tutta la sua ricerca poetica, anche nelle tappe intermedie in lingua veneta, punto costante è il linguaggio che muta e si deforma ma sempre per riflettere sulla realtà e sull'individuo, soggetto di riflessioni filosofiche ed esistenziali. Al centro, fino al recentissimo Conglomerati, il silenzio della Natura e le violenze della Storia, l'ordine e il disordine. Accanto alla sua produzione poetica, vastissima e ripercorribile attraverso l'antologia che Mondadori gli dedica negli Oscar, il suo impegno civile.
Un esempio è In questo progresso scorsoio, conversazione con Marzio Breda pubblicato da Garzanti tre anni fa, in cui il poeta alza la voce per denunciare la fragilità del nostro sistema e delle azioni dei suoi protagonisti. Un ragionamento da poeta-guerriero…
“Consigli pratici per rappresentanti di classe”
░ Pubblicato sul periodico on line, a firma Genitori AGe Toscana
Rappresentanti di classe: a giorni il rinnovo degli organi collegiali della scuola vedrà ancora una volta celebrarsi un rito sempre capace di suscitare passioni. Peccato però che poi gli entusiasmi facciano presto a smorzarsi, non appena il neo eletto si accorge che la tanto ambita partecipazione si riduce ad ascoltare ciò che dicono gli insegnanti e ad approvare le loro proposte. Se qualche volenteroso poi azzarda qualche proposta, ecco che i docenti si fanno in quattro per spiegargli che proprio non è possibile, che è già stato fatto, che c’è la scuola per quello. Ogni anno assistiamo a delle falcidie di rappresentanti che non si ricandidano e la giostra continua. I più amareggiati sono i rappresentanti dei genitori delle scuole superiori, che già all’assemblea elettorale di ottobre si trovano in pochissimi e sono costretti ad accettare la nomina quasi per necessità. Eppure è proprio il rappresentante di classe la prima pietra di quella comunità educante che accoglie e sostiene i nostri figli e rende bella e appassionante la loro esperienza scolastica. Sta a lui (o più spesso a lei), che è responsabile del corretto dialogo fra scuola e famiglie, tessere proficui canali di comunicazione. Ecco alcune informazioni utili per vivere al meglio questa esperienza di volontariato puro e farne un’autentica missione da vivere al servizio dei ragazzi e dei bambini: -I Rappresentanti dei genitori nei Consigli di Intersezione/Interclasse/Classe sono rispettivamente: 1 alle materne e alle elementari, 4 alla scuola media e 2 (+2 alunni) alla scuola superiore; -Il Rappresentante dei genitori è membro a pieno titolo del Consiglio di classe: vota, fa proposte, si esprime sulla scelta dei libri di testo per il ciclo successivo appoggiandosi all’esperienza maturata accanto al figlio; - Il consiglio si riunisce in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni, sotto la presidenza del dirigente scolastico o di un docente da lui delegato, col compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione e con quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni; - Il consiglio di classe adotta anche le sanzioni e i provvedimenti disciplinari che comportano allontana-mento dalla comunità scolastica fino a quindici giorni; - Valutazione degli alunni, coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari si svolgono con la sola presenza dei docenti.
Così il Rappresentante di classe dovrà: creare una rete di rapporti interpersonali con i genitori della classe, utilizzando tutti i mezzi di comunicazione possibile: dal dialogo diretto a mezzi sempre più sofisticati come i social network, passando per le telefonate e le e-mail, in modo da coinvolgere tutti; affinare la sua capacità di ascolto e di mediazione; agire sempre con grande ponderatezza, in modo da sedare sul nascere gli inevitabili piccoli conflitti; partecipare alle sedute del Consiglio, avendo ben presente la situazione della classe; portare il contributo, le istanze e le proposte dei genitori; riferire ai genitori cosa è stato detto in Consiglio, meglio se con un semplice verbale; evitare di occuparsi dei casi singoli, anche per rispetto della privacy di ciascuno; evitare di entrare nel merito della libertà di insegnamento, che è tutelata dalla Costituzione; convocare l’assemblea dei genitori almeno una volta l’anno; promuovere e favorire momenti di aggregazione, anche semplici come feste, compleanni, cacce al tesoro e visite ai musei, o anche più complessi come uscite sul territorio con docenti e famiglie o progetti per la classe; essere informato su norme che reggono la scuola e competenze dei singoli organi; non raccogliere la ‘cassa scolastica’ che, gestione fuori bilancio, è vietata dalle leggi di contabilità di Stato.
Il Sole 24Ore – 24 ottobre 2011
“Verso la fusione 3.138 piccole scuole”
░ Gli effetti più rilevanti, in questa operazione di dimensionamento, saranno nel Sud Italia (specie in Campania e Puglia), dove più numerose sono, in atto, le piccole scuole.
La legge di Stabilità 2012, ora in discussione al Senato, decreta l’addio definitivo alle piccole scuole: gli istituti che contano meno di 600 alunni, o 400 nelle zone di montagna, nelle piccole isole e nei territori caratterizzati da particolarità linguistiche… Obiettivo, risparmiare sulla struttura amministrativa, a partire dal d.s. (ognuno di loro costa 80 mila euro all’anno), e dal DSGA (guadagnano 35000 euro lordi all’anno)
….Gli istituti obbligati a salire sulla giostra degli accorpamenti diventano 3138… Il processo cancella 1331 posti da preside e 1569 da DSGA
La Provincia Pavese – 24 ottobre 2011
“Scuola, precari. Gelmini condannata”
░ Il MIUR è stato condannato a pagare circa 100mila euro di risarcimento a favore di insegnanti e personale Ata precario.
Il ministro Gelmini dovrà pagare ai precari pavesi 100mila euro di danni. Lo ha deciso il tribunale di Pavia. Per 17 precari della scuola è stata depositata la sentenza con cui viene definito il danno subito per la loro condizione di lavoratori sospesi da un contratto all’altro, contratti rinnovati ogni anno… I contratti sono stati impugnati, come previsto dal Collegato Lavoro…. In tutta Italia le sentenze sono a favore dei precari… A Pavia, il giudice ha dato ragione ai prini 17 precari che hanno presentato ricorso…. Com’è calcolato l’indennizzo ? Viene valutata la differenza tra lo stipendio di un docente (o di un Ata) di ruolo, rispetto a quello di un precario, e si moltiplica per il numero di anni di precariato per cui si fa ricorso…. Per un insegnante, la differenza è di circa 5mila euro.
Press-IN, anno III n.2825 – 24 ottobre 2011
“Emergenza a scuola: si assumono docenti per gli alunni disabili”
░ Press-IN, iniziativa del Progetto Lettura Agevolata del Comune di Venezia, riporta un articolo di Vincenzo Brancatisano, apparso su Gazzetta di Modena, del 24-10-2011.
MODENA. Alunni disabili, se a Roma i governi tagliano sul sostegno, la periferia deve fare i conti con la gravità delle esigenze. Ed è così che ad anno scolastico ormai avviato da più di un mese l'Ufficio scolastico regionale autorizza nuovi 49 posti di sostegno nelle scuole modenesi. I nuovi posti, concessi “in deroga”, si aggiungono ai 926 già decretati con la nota n. 14356 dell'estate scorsa portando a 976 il totale dei posti dedicati agli alunni disabili. Anche le altre province emiliane hanno ottenuto analoghi provvedimenti per un totale di 303 posti in più, con Bologna al primo posto seguita da Modena. ….
Il Manifesto – 25 ottobre 2011
“Sempre più alunni stranieri”
░ I più numerosi sono i rumeni e gli albanesi
Vivono a Nord e frequentano preferibilmente le scuole professionali. Sono 711mila, gli studenti stranieri censiti nel Rapporto “Alunni con cittadinanza non italiano 2010/11” presentato ieri a Milano dal MIUR e dalla Fondazione Ismu, che frequentano per la maggior parte (85%) la scuola statale…. Rispetto ai loro coetanei italiani, tra gli stranieri alto è il numero dei bocciati (30%)…… pur essendo nati in Italia non possiedono la cittadinanza italiana…. La comunità più numerosa presente tra i banchi è quella rumena (oltre 126mila) seguita dagli albanesi e dai marocchini… Laregione che ne ospita il maggior numero è la Lombardia, mentre l’Emilia Romagna è quella dove la loro incidenza percentuale è più alta. Quanto alle province, in testa c’è Milano (64mila alunni), deguita da Roma (oltre 59mila) e Torino (33mila).
ItaliaOggi – 25 ottobre 2011
“Tempi stretti per le liste prioritarie”
░ Entro il 2 novembre, le domande dei professori che sono rimasti senza nomina (Antimo Di Geronimo)
I precari che intendono concorrere al conferimento delle supplenze dagli elenchi prioritari hanno tempo fino al 2 novembre per presentare la domanda…. Le domande dovranno essere presentate presso la scuola in cui si è prestato senrvizio nell’a.s. 2010/11, o nell’ultimo anno di servizio nel triennio 2008/11….. I precari che risulteranno inclusi negli elenchi prioritari saranno utilizzati con precedenza assoluta rispetto al personale inserito nelle graduatorie di circolo o di istituto, per le supplenze conferite dai dd.ss. per effetto dell’assenza del personale in servizio nella scuola, e per i posti che si vengano a rendere disponibili dopo il 31 dicembre….
ItaliaOggi – 25 ottobre 2011
“L’accesso alla graduatoria va sempre garantito”
░ La terza sezione bis del Tar del Lazio si è pronunciata (sentenza 7738 del 5 ottobre 2011) sul diritto dei ricorrenti a visionare i documenti.
L’aspirante assistente amministrativo, incluso nelle graduatorie di istituto, ha sempre diritto ad estrarre copia di tale graduatoria. Idem per quanto riguarda eventuali contratti di assunzione di altri assistenti, e degli atti di conferimento di analoghi incarichi. … Il ricorso era stato presentato da un assistente amministrativo precario, che riteneva di essere stato scavalcato da altri due colleghi che erano stati assunti al suo posto…. .Il collegio ha chiarito che per esercitare il diritto di accesso non è necessario che l’interesse fatto valere debba avere natura di diritto soggettivo o di interesse legittimo, atteso che tali situazioni soggettive sono compiutamente tutelabili in sede giudiziaria. E’ sufficiente, infatti, che l’accesso abbia funzione strumentale e propedeutica alla tutela, da esperirsi in qualunque sede e con qualunque mezzo, di situazioni anche diverse da quelle inerenti alla tutela giudiziaria del diritto soggettivo o dell’interesse legittimo, ma tali da comportare ripercussioni positive o negative nella sfera giuridica dell’istante.
ItaliaOggi – 25 ottobre 2011
“La Lega sfodera il Csd e il contratto unico per i professori”
░ Quello del contratto dei professori, separato dal contratto degli Ata è un tradizionale obiettivo della Gilda.
Un contratto solo per i docenti e un organo di autogoverno della professione. Lo prevedono due proposte di legge presentate da Mario Pittoni, capogruppo della Lega Nord alla Commissione istruzione del Senato. I progetti acoclgono due roposte della Gilda degli insegnanti, che erano state esposte dal sindacato in un convegno che si eratenuto a Roma il 5 ottobre scorso… La prima proposta di legge consiste di un articolo unico, con il quale viene istituita un’area specifica per il personale docente delle scuole statali, nell’ambito della contrattazione nazionale e integrativa…. La seconda proposta, sempre con un articolo unico, istituisce il Consiglio superiore della docenza, con funzioni consultive e disciplinari…
ItaliaOggi – 25 ottobre 2011
“L’esercito senza fine dei precari”
░ In dieci anni, il numero è rimasto costante: oltre 115mila: le 30mila assunzioni di docenti effettuate ad agosto hanno solo limato il numero.
Dalle statistiche che il Miur ha diffuso il 10 ottobre emerge che il numero dei precari è un’enormità ed è costante da almeno 10 anni. Nel 2010/11 erano 117.892, pari al 14,4% dell’organico, l’anno scorso in termini percentuali erano ancora di più, il 14,8%: 115mila su un totale di 778.736…. Si calcola di assumere con contratto a t.i. nei due anni scolastici 2012 e 2013 solo altri 22 mila docenti, per ciascun anno…. Il rapporto di 9,8 alunni per insegnante (a.s.2004/05) è via via peggiorato fino al 2007/08, per risalire nel 2008/09 al livello del 2004/05, ed è comunque migliore rispetto a quello di altri paesi europei….Dal 2009/10, il rapporto è sicuramente peggiorato mai dati non sono tutti disponibili…
ItaliaOggi – 25 ottobre 2011
“Stop a nuove graduatorie e via ai concorsi. Ecco come”
░ Il quotidiano ospita un articolo del consigliere della Gelmini, Max Bruschi. Niente di particolarmente innovativo.
…Che il metodo di scelta dei docenti italiani non sia buono, sia il lettore a giudicarlo. Nel 1999 si tenne l’ultimo concorso e per l’ultima volta fu data un’opportunità ai giovani e meno giovani di mettersi in gioco alla pari. Da quel giorno…. I docenti sono stati immessi in ruolo attraverso due graduatorie… La prima formata da chi, nel concorso 2009 o, per alcune discipline, in quello del 1990, avevano raggiunto anche solo la sufficienza. La seconda (le famose o famigerate Graduatorie permanenti, oggi “graduatorie ad esaurimento” GAE)formata anche dal personale reso variamente idoneo dal Parlamento, dagli abilitati attraverso le SSIS, il Corso di laurea in Scienze della Formazione primaria e i bienni accademici riservati ai docenti di materie artistiche e musicali. Quest’ultima graduatoria è stata chiusa nel 2008… Mi sono fatto alcune idee… Occorre muoversi nell’ambito della normativa vigente che assegna il 50% dei posti “vacanti e disponibili” alle GAE. E’ questo è un meccanismo criticabilissimo ma intoccabile… Il canale concorsuale dovrebbe essere aperto a tutti coloro i quali vantano i titoli di accesso: sia chi è nelle GAE, sia chi si è abilitato dopo la loro chiusura, sia chi si abiliterà con il nuovo sistema….
ItaliaOggi – 25 ottobre 2011
“Inidonei, il mistero del decreto”
░ L’80% dei docenti inidonei, per ragioni di salute, all’insegnamento, ha rifiutato di andare a fare l’assistente amministrativo e la mobilità verso altri comparti.
Non si delinea ancora quale potrà essere il futuro personale e professionale degli inidonei. Sia tratta sia degli oltre 4mila docenti che, dichiarati per motivi di salute inidonei allo svolgimento della funzione docente, sono collocati fuori ruolo e da anni sono utilizzati in altri compiti nell’ambito delle istituzioni scolastiche, che dei nuovi docenti che vengono dichiarati inidonei alla funzione ma idonei ad altri compiti. Il 16 ottobre doveva essere pubblicato il DM che chiariva le procedure per passare ad altra amministrazione. Ma niente da fare…. La non presentazione della domanda di inquadramento nei ruoli del personale ATA, da parte di quasi l’80% del personale interessato, non può che essere interpretata, da un lato come un fermo rifiuto ad essere inquadrati in un ruolo che potrebbe non valorizzare….. dall’altro come protesta…
Avvenire – 26 ottobre 2011
“Le scuole-bottega pronte al salto con il nuovo contratto di apprendistato”
░ Da Milano, un servizio di Giovanna Sciacchitano, in tema di scarsa formazione, a fronte dei posti di lavoro disponibili.
Apprendere attraverso la pratica: è l’esperienza delle scuole-bottega, fiorite in particolare in Lombardia, Veneto, Piemonte….. L’apprendistato, di cui ieri è entrata in vigore la riforma, rappresenta una formula efficace contro la difficoltà dei giovani a trovare una collocazione. A ronte, un bel paradosso, di migliaia di posizioni vacanti. Nel 2010, in Lombardia, lo ha ricordato Roberto Formigoni, sono risultate difficoltose 147mila assunzioni, circa il 27% del totale e una delle cause è la scarsa formazione.
LA STAMPA – 26 ottobre 2011
“Presidi, il concorso maledetto: i quiz infarciti di nuovi errori”
░ Il MIUR si era rivolto a una commissione esterna di 89 “esperti”, tra i quali personalità accademiche, eppure è stato necessario ritirare, per errori, inesattezze o formulazione inadeguata, quasi mille domande. Inesattezze e/o inadeguatezze sono state riscontrate perfino tra i cento quesiti supersicuri, sorteggiati e somministrati il giorno 12 ottobre a circa trentottomila candidati. E’ ridicolo: una operazione da dilettanti, spiega il nostro presidente Marcello.
Ora sembra crollare anche l’ultimo baluardo contro la probabile pioggia di ricorsi che minaccia di abbattersi, dalla prossima settimana, su una delle prove più tormentate della storia dei concorsi italiani. … Chi ha il potere di stabilire la data dell’elezione dei rappresentanti dei genitori al consiglio di classe ?.... Al ministero avrebbero dovuto saperlo e invece hanno dato per corretta la risposta sbagliata: il Consiglio di istituto. Peccato che invece il potere spetti al dirigente scolastico. I tecnici scelti dal Miur hanno sbagliato perfino il numero di alunni previsti nelle classi, il ruolo dei presidi nel preparare il POF…. Secondo i consulenti tecnici dell’Anief – uno dei sindacati più attivi nel raccogliere, in queste ore, i reclami scritti dei candidati esclusi – oltre un quesito su tre contiene errori tali da meritare di essere cancellato. In totale sono 38… “Questa volta è stato bocciato definitivamente il Miur, non i candidati”, commenta Marcello Pacifico, presidente dell’ANIEF. … mettendo ancora una volta in crisi gli organizzatori di questo incredibile concorso per dirigenti. Il Miur ha già da tempo preso le distanze, e si sa che qualche testa rotolerà, in caso di fallimento. Ha infatti diffuso la lista della commissione esterna di esperti: ben 24 docenti universitari; 17 dirigenti scolastici e 5 ispettori ministeriali. Più 11 ricercatori, 5 avvocati, 20 docenti e perfino un consigliere del ministro: Max Bruschi.