Rassegna stampa

Recensioni dalla Stampa al 2 dicembre 2011

 

ASASi - La Letterina n. 300 - 24 novembre 2011

Tra Tagli e dimensionamento”.

Riportiamo, in parte,le ben documentate riflessioni a firma del dirigente scolastico Pietro Perziani, pubblicate sul settimanale on line dell’ASASi,.

Molti si sono occupati in questi ultimi mesi del dimensionamento del primo ciclo, ma pochi si sono accorti che una spada di Damocle incombe sulla scuola: il prossimo anno, scolastico 3.138 scuole, il 30,5% del totale, saranno senza dirigente e senza DSGA… Già la manovra estiva (Legge 111/2011, art. 19, comma5) stabiliva che alle scuole sotto i 500 alunni, ridotti a 300 nelle zone montane, nelle piccole isole e nelle zone di lingua slovena, non fosse assegnato un Dirigente; la norma però è stata applicata in modo alquanto soft nel corrente anno scolastico, solo nelle scuole che avevano un dirigente con contratto in scadenza, per cui è un po’ passata nel dimenticatoio. Con la Legge di Stabilità (Legge 183/2001, art. 4, comma 69 e 70) la situazione è cambiata profondamente:

- i parametri di cui sopra sono stati elevati rispettivamente a 600 e a 400 alunni - a queste scuole non verrà assegnato non solo il Dirigente, ma anche il DSGA. I numeri…. sono pressi dalla Relazione Tecnica alla Legge di Stabilità…. Per quanto riguarda i dirigenti, naturalmente la

contrazione sarà pari all’aumento delle scuole sottodimensionate: 1.331 posti in meno rispetto al corrente anno scolastico…. Per quanto riguarda i DSGA, trattandosi di una norma in prima applicazione, la contrazione sarà pari alla metà delle scuole sottodimensionate, 1.569 posti in meno….

Che cosa succederà alle persone, ai dirigenti, ai DSGA e ai futuri vincitori del concorso a dirigente? …. Vediamo la situazione partendo dalle Regioni dove non ci dovrebbe essere esubero di dirigenti:

 

 

REGIONI

POSTI PER NOMINE VINCITORI CONCORSO

POSTI MESSI A CONCORSO

FABBISOGNO POSTI NEI DUE ANNI SUCCESSIVI

ABRUZZO

20

68

48

BASILICATA

14

42

28

EMILIA R.

128

153

25

FRIULI V. G.

40

46

6

LAZIO

31

215

184

LIGURIA

45

72

27

LOMBARDIA

312

355

43

MARCHE

9

53

44

PIEMONTE

105

172

67

PUGLIA

65

236

171

TOSCANA

61

112

51

UMBRIA

8

35

27

VENETO

79

55

0

 

Breve spiegazione della tabella: i posti rimasti vacanti dopo applicata la Legge di Stabilità sono naturalmente disponibili per la nomina dei vincitori di concorso sin dal prossimo primo settembre, le altre nomine verranno effettuate nei due anni successivi, sempre se ci sarà disponibilità di posti. La situazione migliore è quella del Veneto, dove il numero dei posti vacanti è superiore a quello dei posti messo a concorso, altre Regioni non dovrebbero avere problemi nell’arco dei tre anni, altre sono in sofferenza. Appare evidente che il dato problematico è quello dell’ultima colonna, sono quelli i posti che ad oggi mancano. Ci sono regioni in forte sofferenza, come Calabria, Campania e Sicilia, dove ad oggi è prevedibile un esubero di dirigenti non indifferente….

 

 

REGIONI

Esubero dirigenti dopo la legge di Stabilità

Posti messi a concorso

Fabbisogno posti in tre anni

CALABRIA

41

108

149

CAMPANIA

67

224

291

MOLISE

1

16

17

SARDEGNA

7

87

94

SICILIA

23

237

260

 

Se in alcune regioni sono prevedibili situazioni di esubero di dirigenti, vuol dire che in queste regioni il prossimo primo settembre non sarà possibile fare alcuna nomina di vincitori di concorso. In queste Regioni il fabbisogno di posti aumenta, perché bisognerà prima riassorbire l’esubero, poi si potrà procedere alle nomine dei vincitori di concorso.

Per i dirigenti in esubero si andrà alla mobilità interregionale coatta?

Comunque, la situazione non è proprio così nera, perché non abbiamo tenuto conto di un dato oggi non disponibile: i pensionamenti….

Per quanto riguarda i vincitori di concorso… la graduatoria rimane in vigore per tre anni; se il numero dei pensionamenti sarà superiore ai posti oggi mancanti, nulla quaestio, ma se questo non avverrà, alcuni vincitori non verranno nominati?...


 

Il Sole 24 Ore – 28 novembre 2011

Bonus extra alle imprese che assumono apprendisti”.

Il progetto AMVA offre fino a 5.500 euro a contratto; i potenziali interessati sono 16mila lavoratori con meno di 30 anni. Previsti anche incentivi da 10mila euro per start-up (imprese all’avvio)

Apprendistato e incentivi all’assunzione. Questi gli strumenti messi in campo dal progetto AMVA (Apprendistato e Mestieri a Vocazione Artigianale) – gestito da Italia Lavoro per conto del Ministero del Welfare – per creare nuova occupazione lungo il triennio 2011-13 puntando sulla scoperta e valorizzazione dei mestieri a vocazione artigianale…. Previsto un sistema di bonus alle imprese:5.500 euro per ogni assunto con contratto di apprendistato per l’espletamento del diritto-dovere all’istruzione e formazione;4700 euro per i contratti di apprendistato professionalizzante, o per il conseguimento di un titolo di studio di livello secondario. Il progetto individuerà, inoltre, in ogni provincia una “bottega”, in uno dei settori dell’economia artigianale locale amaggior rischio di estinzione, che diventerà una “scuola di mestiere” di 18 mesi, per insegnare ai giovani disoccupati il lavoro dell’artigiano. A ogni scuola verrà assegnato un contributo di 250 euro mensili per attività di tutoraggio per ciascun giovane da formare. Per 30 ragazzi in ogni provincia ci sarà la possibilità di inserirsi nelle scuole dei mestieri, e di formarsi in azienda per apprendere una professione a elevata componente manuale e ad altissima qualificazione. L’opzione individuata è quella del tirocinio: nei sei mesi di durata, i giovani beneficieranno di una borsa di studio di 500 euro mensili. Un altro asso nella manica del progetto Amva è quello degli incentivi per la crezione di nuove imprese giovanili: a 500 ragazzi sarà assegnata una dote di 10mila euro per avviare start-up nei campi produttivi tipici della tradizione italiana…. Per aderire al progetto, le imprese possono scaricare il bando pubblico da: www.italialavoro.it/amva oppure da:

www.cliclavoro.gov.it. Le domande di contributo vanno presentate unicamente attraverso il sistema informativo http//amva.italialavoro.it.

Il sito sarà operante dal 30 novembre al 31 dicembre 2011.


 

Domani – Arcoiris TV - 28 novembre 2011

Non possiamo misurare la nostra vita sui giochi delle borse e sul prodotto nazionale lordo

Il periodico on line “Domani” ripropone, sentendone l’attualità, una pagina della politica americana di mezzo secolo addietro: il giudizio preoccupato, sul capitalismo senza regole, pronunciato da Robert Kennedy quando era ministro delle giustizia durante la presidenza del fratello John, e si candidò alle elezioni presidenziali del 1968. Il 4 giugno gli spararono mentre festeggia la vittoria nelle primarie in California.

Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni. Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto nazionale lordo. Il prodotto nazionale lordo comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana. Il prodotto nazionale lordo mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende la distruzione delle sequoie e la morte della fauna nel Lago Superiore. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari… E se il prodotto nazionale lordo comprende tutto questo, non calcola però molte altre cose. Non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. E’ indifferente alla decenza del luogo di lavoro o alla sicurezza nelle nostre strade. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi. Il prodotto nazionale lordo non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull’America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani.”


 

ItaliaOggi - 29 novembre 2011

I tagli hanno distrutto le Medie

Alessandra Ricciardi e Giovanni Scancarello riportano alcuni dati del Rapporto che la Fondazione Agnelli ha preparato sulla Scuola secondaria di primo grado. Nell’anno in corso risulta essere l’anello debole del sistema della scuola pubblica in Italia. Occorre ringiovanire l’età media dei docenti, e dare loro una qualificazione professionale mirata allo specifico target degli alunni di questo segmento di istruzione.

. Il Rapporto, elaborato in base ai dati TIMSS, evidenzia come l’Italia sia il Paese con il calo di rendimento più netto tra elementari e medie…. Di chi è la colpa ? Mentre per la primaria e la secondaria si è intervenuti nel tempo, ragiona la Fondazione diretta da Andrea Gavosto, combinando le esigenze di riduzione delle piante organiche con maggiore disponibilità di professionalità a vantaggio della didattica, alle Medie sono rimasti tutti alla finestra… La classe docente della Media ha subito il processo di invecchiamento più marcato….


 

ItaliaOggi - 29 novembre 2011

Il Tar dice no a nuovi presidi”

Esito negativo, per un primo gruppo di ricorrenti da noi assistiti

Considerato che il bando del concorso in questione consente l’ammissione alle prove scritte previo superamento della prova selettiva per test a risposta multipla; considerato che parte ricorrente non ha superato detta prova propedeutica; pertanto non sussistono le condizioni per ottenere l’accoglimento dell’Istanza cautelare”: è con questa motivazione che il Tar Lazio ha respinto la richiesta di ammissione con riserva al concorso a preside, da parte di un gruppo di docenti che non aveva superato le prove preselettive. I ricorrenti, messi fuori non avendo centrato almeno 80 risposte giuste su 100, del quiz, non potranno partecipare alla prova scritta, del 14 e 15 dicembre.


 


 

Corriere della Sera - 30 novembre 2011

Pensionati, ma baroni inamovibili”.

Firmato Gian Antonio Stella: una garanzia !

I rettori di almeno quattro università, in carica dopo essere andati in pensione. E non parliamo di piccoli atenei locali. Tra i “magnifici” pensionati c’è Guido Fabiani, a riposo dal 2010 ma ancora rettore di Roma Tre, grazie a una legge del 1958 nel frattempo abrogata. C’è il rettore (per la quarta volta) della milanese Bicocca, Marcello Fontanesi… C’è Giacomo Deferrari rettore di Genova… Enrico Decleva (Statale di Milano) che… è in pensione dal primo novembre ma rimarrà in carica fino al settembre 2012… Evviva il rinnovamento; evviva la gioventù…


 

LA STAMPA – 2 dicembre 2011

Prof all’estero, il solito concorso all’italiana”.

Flavia Amabile riferisce dell’ultimo caso di concorso caotico. Il servizio è corredato da cifre; ne riportiamo due: nella scuola italiana, gli insegnanti precari sono il 16% del totale; la rete delle scuole italiane all’estero assomma a 183, più 111 sezioni staccate;

Ci si trova davanti al repertorio di sempre: una miscela diabolica di approssimazione, mancanza cronica di fondi, estenuazione, rinvii, paralisi di un sistema che sembra sempre destinato a finire in vicoli ciechi e, a volte, a produrre ricorsi e ingolfamenti di tribunali, invece che nuovi assunti. Definire concorso quello che si è svolto ieri è davvero impossibile. Se si pensa che si è andati avanti fino alle 21,30, e che tutto il giorno miglia di professori sono stati costretti ad aspettare nella confusione più totale, rinviando di ora in ora fino a sera l’inizio della loro prova senza alcuna certezza, mentre una parte di loro se ne stava accampata lungo la Via Aurelia, a Roma, con un librone in mano trafugato o ottenuto da chi aveva già finito il test…. La prova è iniziata ieri mattina, all’Hotel Ergife… la prima di quattro da tenersi nell’arco della giornata per selezionare professori, bidelli e amministrativi disposti ad andare a lavorare nelle scuole italiane all’estero…. Sono arrivate 36mila domande…. Mentre la commissione illustra le modalità del concorso, si alza uno dei professori presenti in aula. Si chiama Daniele, viene da Monreale ed è molto arrabbiato. Parla a voce ferma, scandisce bene; è l’inizio della rivolta. Pone diversi problemi: solo ora vengono a sapere di dover trovare 40 numeri, corrispondenti a 40 quesiti, in un librone di 4mila test.. Solo ora sono stati informati che vi sono anche 4 brani non inclusi nei 2mila test resi pubblici un mese e mezzo fa. E quindi chiede un poco di tempo in più dei 45 minuti previsti… La commissione rifiuta… A quel punto Daniele non è più solo. Decine di prof si alzano, altri applaudono. Alla fine, la commissione chiama i carabinieri. Daniele ed altri tre che avevano dato il via alla protesta vengono presi da parte e la loro posizione viene messa nero su bianco… La commissione annunzia che la prova è stata annullata, ma una parte dei libri con i test erano già stati distribuiti; qualcuno inizia ad aprirli; qualcun altro li mette in borsa. In tanti vanno via. Quando la commissione ci ripensa e decide che la prova si terrà comunque, a fine giornata, molti sono già in strada e stanno sfogliando il librone dei test…. Quando è pomeriggio inoltrato, nessuno sa che cosa ne sarà delle prove… E’ sera quando la Farnesina comunica di aver saputo dalle commissioni che le prove si terranno… Si sono tenute solo due prove, tedesco e inglese; per tutti gli altri il rinvio è a martedì….